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La sveglia suona, la prendo e la lancio a terra rompendola.

Mi alzo controvoglia e mi vesto, prendo la cartella e scendo in cucina《Buongiorno papà, vado a scuola. Ci vediamo alle tre》lo saluto.

《Va bene, presta attenzione alle lezioni》sbuffo e mi dirigo alla casa di Isabel.

Suono il campanello e la testa di Elena fa capolineo alla porta.

Le sorrido e lei ricambia《Oh ciao Alex, vieni accomodati Isabel si stava aggiustando i capelli》

Entro e mi siedo sul divano《Buongiorno anche a te Elena, va bene aspetterò qui Isa. Tanto manca ancora mezz'ora》

Annuisce e sparisce in cucina. Mi accascio sul divano e chiudo gli occhi, ma lo riapro subito quando sento canticchiare qualcuno.

Mi giro e trovo Isa che saltella mentre si infila una scarpa e canta contemporaneamente, si mette davanti allo specchio e si dà uno sguardo al viso.

Ma poi vedo che assottiglia lo sguardo per poi sgranare gli occhi e correre in bagno ritornando indietro mentre si spalma una pomata sulla fronte.

Sorride compiaciuta e grida un si stridulo che sobbalzo dallo spavento.

Prende la cartella e vieni verso il salone, quando punta lo sguardo su di me cade dallo spavento e io scoppio a ridere.

《Avvisare non esiste?》dice fulminandomi.

Mi avvicino a lei mentre sorrido e l'aiuto a sollevarla. Però inciampo su me stesso e mi ritrovo sopra di lei.

Ci guardiamo e dopo vari secondi arrossisce, il mio cuore accellera e sento anche il suo fare lo stesso.

Le sorrido per incoraggiarla e lei ricambia con timidezza e innocenza.

Avvicino di più la testa ma mi blocco subito perché il campanello suona.

Ci alziamo imbarazzati e apriamo la porta. Fuori dalla porta c'è il postino con una lettera, Isa la prende e quando afferra la mia mano, saluta il postino e ci incamminiamo a scuola senza spifferare nulla.

Questo silenzio sta diventando più che imbarazzante, così lo spezzo parlando《Oggi stai attaccata a me. Ti proteggerò da qui bastardi》annuisce a mi avvicino più a lei.

《Che orari hai oggi?》le domando.

Prende dalla cartella il foglio degli orari e me li pronuncia ad alta voce《Storia, educazione fisica, inglese, geometria, musica e scienze》

《Allora abbiamo gli stessi corsi tranne l'ultima, io al posto di scienze ho arte》le si illuminano gli occhi e mi fa sorridere per la sua innocenza.

La prendo per mano e lei rimane un pò scossa da questa cosa, sinceramente non so cosa mi stia succedendo.

Arrivati a scuola quel gruppo di mocciosi si avvicina a Isa, si nasconde dietro di me paurosa e io le faccio da scudo.

《Lachowski ti conviene spostarti》mi avverte Peter con faccia minacciosa, anche se sembra un pagliaccio.

《Altrimenti? 》gli rispondo.

《Ti rompo il naso》rido per la beffardaggine appena detta e lui si incazza ancora di più.

Cerca di sferrarmi un pugno ma lo blocco subito tirandogli un calcio allo stomaco si piega in due dal dolore e Luis si avvicina per soccorrerlo.

Prendo Isabel e la porto in classe, mi giro per guardarla e la trovo scioccata.

Ridacchio per la sua espressione e lei mi guarda accigliata《Ti dovrai abituare》la informo.

Sgrana gli occhi e annuisce, ci sediamo vicini e aspettiamo che la professoressa entri.

Quando arriva, io e Isa tutto facciamo tranne che ascoltare la lezione, così ci mettiamo a giocare a tris.

《Ho vinto di nuovo》sussurra felice e io sbuffo per la centesima volta in un'ora.

《Sono brava lo so》si porta la mano sul cuore a mo teatrale, roteo gli occhi scherzosamente e sorrido.

《Eh va bene hai vinto. E visto che sei così brava e oggi pomeriggio la tua famiglia non c'è, verrai a mangiare a casa mia》

Si gira per guardarmi e formula ogni parola che le ho detto《Non lo so Alex, tuo padre sicuramente n...》

《Sicuramente vorrà》dico bloccandola e lei scrolla le spalle.

《Non lo so...》dice insicura, faccio il labbruccio e aspetto che si convince, dopo minuti.

《E va bene vengo》sorrido vittorioso e prestiamo attenzione agli ultimi cinque minuti di lezione.

**

Finalmente l'ultima ora è suonata, io e Isa ci siamo dati l'appuntamento al bar in modo tale che la protegga.

Mi avvio verso lì e quando arrivo l'aspetto. Da lontano scorgo una chioma di capelli scuri, e un corpo al quanto attraente, avvicinarsi.

Quando è davanti a me le sorrido《Ey, andiamo》annuisce e le prendo la mano.

Usciamo dal cancello e andiamo a casa mia.

Arrivati alla porta prendo le chiavi e la apro. Entra anche lei è chiudo a porta, vado in cucina ma mio padre non c'è.

《Alex, tuo padre sta?》arriccio le labbra e lo chiamo dal telefono.

Dopo vari squilli parte la sua voce metallica per messaggio:《Ciao sono Francisco adesso non posso rispondere, vi richiamerò quando sarò disponibile.》

Chiudo la telefonata e mi giro verso a Iabel《No a quanto pare sarà stato chiamato per il lavoro, di solito capita spesso che lo chiamano》annuisce e lascia la cartella con il suo giacchettino sul divano e viene di nuovo in cucina.

Apre il frigorifero ed esce da esso la pancetta a cubetti, un uovo e dell'aglio. Prende una padella e ci fa riscaldare l'olio, taglia l'aglio e lo fa soffriggere, si gira e la guardo accigliato《Sai se stanno gli spaghetti?》gliela prendo e la metto sul lavandello.

Prende un'altra pentola più grossa dove vi mette l'acqua e la fa scaldare sul fuoco, poi alla padella più piccola mette la pancetta e la lascia cuocere a fuoco lento.

Poi mette il sale all'acqua mentre bolle e cala la pasta, mette i minuti e si siede sulla sedia.

La guardo confuso e lei quando alza lo sguardo scoppia a ridere.

《Non c'è niente da ridere, è la prima volta che vedo un piatto nuovo. Mio padre cucina sempre o la pasta al sugo o la pasta col pesto o col brodo.》cerca di trattenere le risate facendo diventare rosso il viso ma ride ancora più forte dove anche io mi unisco.

Mi siedo e la fisso, fisso il suo viso, le sue mani piccole e sottili, fisso il suo fisico minuto e fragile i suoi capelli scuri e i suoi occhi, oh i suoi occhi che mi attirano, blu come il mare, un blu che moriresti affogato ma almeno ti salva da tutto ciò che ti circonda.

Quando punta gli occhi su di me, si accorge che la stavo fissando così arrossisce e abbassa il volto verso il basso, non l'ho detto a nessuno però questa ragazza, mi ha fatto perdere la testa da quando abbiamo imparato a parlare.

Il time della pasta scatta, così si alza a mettere tutto nel piatto, prende il formaggio e ne mette un pò.

Nel frattempo apparecchio la tavola e quando mette i piatti iniziamo a mangiare《Wow, sei una cuoca fantastica》mi congratulo.

Lei arrossisce e sorride《Grazie》

Adoro troppo la sua innocenza, ma una cosa mi mette in dubbio.

Ho notato che con mio cugino parla di più ride di più stanno sempre più uniti, sarà innamorato di lui?

Qualunque esso sia mi devo dichiarare, il più presto possibile.

Dove Inizio Io Finisci Tu 3- A caccia di Miriam-Alex.Onde as histórias ganham vida. Descobre agora