VII

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Nathan p.o.v

Mi chiudo la porta alle spalle sbattendola più forte che posso, non posso accettare che una qualsiasi mi venga a dire che non ho onore!
E pensare che inizialmente ero dispiaciuto di lascirla, infondo è la mia compagna cazzo! Ma quando mi è venuta a dire che non potevo farlo e che non avevo onore ho perso il controllo, nessuno sa meglio di me il prezzo di esso, e nessuno sa meglio di me quanto può far male.
Una volta usvito dall'ospedale mi ritrovo in una piazza gremita di persone e a giudicare dall'odore sono tutti licantropi, ma siprattutto a giudicare dagli sguardi che mi lanciano sanno chi sono, o meglio chi dovrei essere.
Ignoro il mare di occhiate e mi dirigo verso il cancello alla fine del viale parallello alla piazza, una volta fuori mi trasformo e comincio a correre verso la città con un unico pensiero nella mente "non posso lasciarmelo scappare!"

Dopo circa una decina di minuti che correvo nel bosco arrivo al confine con la città, comincio a fiutare l'aria in cerca di quelche traccia che lui abbia potuto aver lasciato durante i suoi spostamenti ma niente, neanche l'ombra.
Sto per ululare per la frustrazione quando un fruscio alle mie spalle attira la mia attenzione, mi giro nella direrione del rumore cercando di fiutare qualcosa ma l'assenza di vento me lo impedisce, resto pronto a fronteggare qualunque cosa spunti fuori.
Resto in silenzio, con ogni singolo muscolo teso promto a balzare sul nemico, ma niente, nemmeno una foglia si muove.
Stavo per abbassare la guardia quando sento delle risate nella mia mente:
<Te lo avevo detto che era enorme.>
<Si ma non me lo aspettavo così enorme!>
Due voci femminili rieccheggiano nella mia testa, sicuramente appartenenti a due lupi.
Conintinua a cercare la loro posizione quando finalmente decidono di risparmiarmi la fatica, due lupi con il pelo ramato escono dalla boscaglia,mentre si avvicinano comincio a studiarle: non sono molto grandi, mi arriveranno sotto la spalla, il loro pelo è corto, e quella di destra ha una macchia bianca sulla zampa anteriore destra, mentre l'altra hauna macchia nera su quella posteriore sinistra, il loro odore è inconfondibile sono due givani cagne in calore.
Continuano ad avanzare ma quando sono a meno di due metri da me emetto un ringhio basso per fargli capire che non gli conviene avvicinarsi ancora.
Appena lo sentono si bloccano sul posto e abbassano le orecchie, e questo non può che farmi piacere,
-"Che volete?"- chiedo con voce fredda.
Le due si scambiano un'occhiata complice prima di rispondere.
<Abbiamo sentito dire che nel bosco si aggirava un lupo particolare, della grandezza di un Alpha...> quella di destra comincia il discorso.
<E volevamo vederlo di persona.> finisce quella a sinistra.
Riprendono ad avenzare ma questa volta sembrano studiare ogni mia reazione ai loro movimenti per capire le mie intenzioni, alla fine mi arrivano abbastanza vicine da potermi toccare con il muso.
<Il tuo odore....>
<è così buono!>
Le ignoro cominciando a correre lungo il confine del bosco, non posso perdere tempo con due cagne come loro.
Mi giro d'istinto per guardare alle mie spalle e rimango basito, quelle due mi stanno seguendo e malgrado io stia accellerando continuano a starmi dietro.
Ad un tratto una roccia decide di mettersi immezzo e andando a colpire la mia zampa ferita mi costringe a fermarmi.
Le due mi raggiungono in poco tempo e subito appena vedono il mio stato
cominciano a strusciarsi su di me.
<Il suo odore è così intenso che mi basta sentirlo una volta per farmi salire una certa fame...>
Dice quella con la macchia sulla zampa posteriore.
<Hai ragione, è così buono, e poi hai visto quanto è grande?> risponde l'altra.
<Sii, è enorme!>
La ferita alla gamba ormai si fa sentire e sono costretto a stendermi, ma subito loro ne approfittano per sistemarsi vicino a me:
una mi si mette fra le zampe anterori mentre mi lecca il muso, mentre l'altra mi si stende vicino al finco destro col il muso poggiato sulla mia zampa, da questa distanza riesco a sentire perfettamente il loro odore, è dolce, quasi stucchevole ma sotto di esso sento una traccia di un'altro odore che però è troppo debole perchè io riesca a riconoscerlo
Ad un tratto quella tra le mie zampe prova a spingersi più in dentro con la linga ricevendo in cambio solo un ringhio che ha l'effetto di fargli abbassare le orecchie e la testa in segno di sottomissione.
-"Che credevi di fare?"- chiedo acido, avere queste due è divertente, mi ricordano quando ero ancora a casa e le cagne bel branco facevano a gara per chi riuscisse a attirare l'atenzione mia o di mio "fratello".
Certo, partire mi ha costretto a rinunciare alle mie "amichette" e.....MERDA!
Come ho potuto scordarmelo! Ormai l'avevo trovata, perchè sono così stupido!?
Mi sono lasciato trasportare dalle emozioni e ho perso solo tempo.
Scatto in piedi facendo rotolare le due cagne che si ritrovano a gambe all'aria.
<Che succede?!>
<Perchè ti sei alzato?> chiedono le due con tono smielato provando a riavvicinarsi.
Con un ringhio le allontano ancora ma vengo bloccato quando una folata mi porta il loro odore alle narici, la traccia che prima non riuscivo ad identificare ora mi è chiara.
Mi alzo completamente sovrastandole e mi metto in posizione di attacco scoprendo le zanne.
-"Voi due...chi siete?"- un ringhio più forte dei precedenti esce dalla mia gola.
Le due arretrano di qualche passo portandosi ad una distanza di sicurezza,
<Siamo solo due lupe che cercano il loro padrone.> rispondono in coro sedendosi.
-"Smettetela di prendermi per il culo, lui dov'è!"- ringhio furioso.
<A quanto pare non sei così stupido come ci aveva detto.>
<E io che speravo di divertirci un po insieme.> sibilano le due portandosi anche loro in posizione di attacco.
-"Lui dove è!"- il mio controllo sta per essere spezzato.
<Non credo che siano questioni che riguardano un Bastardo gli affari del fratello dell'Alpha.> dice quella con la macchia biancha.
<Ma tranquillo, tuo zio ci ha ordinato di portarti da lui vivo.> questa volta a parlare è stata quella con la macchia nera.
<Hai ragione ha detto di portarlo vivo...ma non ci ha detto ninte per quanto riguarda arti mancanti.> detto questo mi saltano addosso, una prova ad azzannarmi al collo e l'altra mira alle zampe...povere illuse, non appena serrarono le mascielle sul mio corpo esso si dissolve in una nuvola di fumo nero per poi ricomparire alle loro spalle.
<C.cosa sei?>
<Non è possibile!> entrambe sono incredule per quello che hanno appena visto, ma infondo lo sarei anche io, fortunatamente i miei poteri sono tornati.
Gratto il terreno con gli artigli prima di balzare a mia volta ma adesso a differenza loro le mie zanne penetrano nella carne del collo della lupa con la macchia nera e con uno scatto la lancio contro il tronco di un albero, in quel momento l'altra prova a saltarmi sulla schiena ma la evito e la colpisco con gli artigli alla zampa ma nonostante questo è ancora inpiedi.
<Maledetto! Ti ucciderò!>
-"Ma non mi dovevate riportare vivo?"- la sfotto io prima di attaccare dinuovo puntando però alla gola, sfortunatamente la lupa salta poco prima evitando che le mie fauci raggiungano la sua pelle ma ha calcolato male le proporzioni e quindi la colpisco con il finco facendola cadere a terra.
Ora sono sopra di lei mentre la tengo immodilizzata al suolo con tutto il mio peso.
-"Ora mi dirai dove si nasconde."- ringhio.
<Credi che ti basti sottomettermi per poter sapere tutto cio che vuoi?> risponde mentre sputa un rivolo di sangue.
Aumento la pressione facendola guaire.
-"Allora?"-
<Tu non hai idea di cio in cui ti stai immischiando e non ne hai nemmeno il diritto, in fondo sei solo il figlio di una cagna pulcio...> la sua testa viene staccata di netto da un mio morso impedendole così di terminare la frase.
Alla fine mi risveglio da quella spece di trance fatta di puro odio e mi rendo conto di avere ancora la testa tra le fauci, mollo l'osso leccando il sangue rimasto sul mio muso.
"Bhe ora ci toccherà cercare da soli, grande idea idiota"
"Vedi di stare zitta oppure ti uccido maledetta parassita!"
"Quante volte devo spiegartelo che non puoi uccidermi, se ci provassi moriresti anche tu."
"Maledetta coscienza, prima o poi riuscirò ad avere la tua testa."
Dopo una breve riflessione interiore mi rendo conto dell'enorme cazzata appena fatta, ho appena ucciso l'unica persoma che mi era capitata che conosciesse la posizione di mio zio.
Torno in forma umana tornando dove ho incontrato le due, ma passando dove sarebbe dovuto essereci il cadavere della prima lupa, ma al suo posto trovo solo una scia di sangue che va verso il fitto del bosco.
Seguo la scia fino a trovare la 'fuggitiva', è a terra e sta provando a superare un tronco caduto, è riuscita a portare il toracie sopra l'ostacolo quando le afferro una spalla per poi scaraventarla a terra dietro di noi, nell'istande in cui tocca terra dei rivoli di sangue escono dallo squarcio che ha sul collo e dalla bocca.
<M.maledetto, come hai p.potuto ucciderla? Come hai potuto uccidere mia sorella?!> mi ringhia mentre cerca di rialsarsi ma glielo impedisco bloccandola a metà strada aferrando il suo viso con la mano.
-"Vedi di stare zitta, e vedi di dirmi cio che sai."-
La sua risata riempe l'aria intorno a noi.
<Tu...tu non avrai niente da me.>
Biasciaca cerdando di liberarsi.
-"Ne sei convinta?"- aumento la presa sul suo cranio sentendolo indebolirsi sotto la mia presa.
<Uccidimi...uccidimi!>
-"Non credere che ti renderò le cose così semplici, e poi siete state voi a venire de me in cerca di un padrone....quindi ora dimmi cio che sali lurida puttana."- sibilo vicino al suo orecchio.
<Va all'inferno bastardo.> la lascio andare.
-"Come vuoi..."- subito dopo la sento gemere per il dolore prima di accasciarsi a terra per il colpo appena subito.
Sta per svenire ma prima che avvenga mi inginocchi difianco a lei,
-"Sappi però che io vivo all'inferno da quando sono nato."-

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