Capitolo I

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La città sembra tranquilla, sarà che sono le 2:30 del mattino e che d'inverno anche gli umani dormono di più.
Mi ero incamminato per la città dopo essere tornato umano, sapete un lupo con il manto color mogano e gli occhi neri con i contorni rossi alto più di un uomo medio che passeggia spensierato per la città non passerebbe inosservato.
Ad un tratto la mia attenzione viene catturata da un rumore proveniente da un vicolo, mi avvicino per controllare e vedo un vampiro che sta attaccando una bambina, perchè mai quei maledetti esseri non se ne stanno mai buoini? E soprattutto devono sempre e solo rompere i coglioni a me?
-"Stupida mocciosa, non lo sai che di notte non si va in giro sola?"- sibila il vampiro.
La bambina è pietrificata, non riescie a muovere un solo muscolo e riesco perfettamente a percepire la sua paura, quando vedo il vampiro avvicinarsi ancora decido di inervenire, perchè non sono nato menefreghista?!
-"E tu lo sai che non è bello attaccare una bimba indifesa?"- esco allo scoperto attirando la sua attenzione.
-"Tu chi saresti?"- il vampiro si gira di scatto.
-"Uno che ti sta per ridurti il cranio in polvere."- ringhio io mostrando le zanne che si stavano allungando.
-"Provaci stupido rognoso!"- lo stronzo mi si avventa contro con un salto, prova a colpirmi al collo e al busto ma è troppo lento e non riesce nemmeno a sfiorarmi, il poveretto non sa che il mio branco era famoso per la caccia ai vamiri, non i vampiri comuni, ma quelli che avevano vissuto per centinaia di anni e che quindi erano molto più forti di lui, con un semplice gesto gli recido il braccio destro facendolo urlare dal dolore.
-"Maledetto!"-
-"Si si cero, 'Ti ucciderò, ti strapperò il cuore' ma sapete dire solo questo voi?"-
-"Ti farò pentire di essere nato!"-
-"Oh questa mi mancava, aspetta che me la segno."- lo prendo per il culo io.
-"Come osi?!"- si alza in piedi e mi corre in contro, io gli afferro la fiaccia con una mano e lasciando scoperto uno degli occhi, lo guardo serio e gli dico
-"E siete anche tutti uguali nello stile di combattimento...dimmi, ti ricordi cosa ti ho detto prima di iniziare?"-
Lo vedo sgranare gli occhi e da quella reazione capisco che si ricordava.
-"Bene."- comincio a stingere la presa e lui prova a liberarsi in ogni modo, alla fine con un ultima stretta sento le sue ossa rompersi sotto la pressine della mia presa, sento il suo corpo rilassarsi di colpo e allora decido di mollare l'osso.
Mi stavo ripulendo dal sangue che mi era schizato addosso, quando mi accorgo che la bimba di prima è ancora li, immobile, probabilmente ancora più spaventata di prima.
Mi avvicino a lei senza fare movimenti bruschi che potrebbero spaventarla, arrivato a circa un metro da lei mi inginocchio per poterla guardare negli occhi, lei fissa i miei che erano diventati neri durante lo scontro e poi mi salta in collo abbracciandomi e spettinandomi i capelli.
-"Grazie, grazie, grazie...."- la mocciosa non se la smetteva più di ringraziarmi,
-"Ok, ho capito, ora basta però."-
Lei si stacca subito e vedo comparire nei suoi occhioni marroni le lacrime.
-"Sei arrabbiato con Molly?"- mi chiede lei tirando su con il naso, aspetta allora è così che si chiama la mocciosa,e poi perchè dovrebbe parlare di se in tersa persona?
Io la guardo con lo sguardo più tenero che riuscissi a fare e gli rispondo,
-"No piccola, è solo che non bisogna mai svusarsi tanto, altrimenti si sembra deboli, capisci?"- le rispondo arruffandole i capelli color miele.
Lei mi sorride e comicia a ridere,
-"Ok piccola, dove sono i tuoi genitori?"-
Lei abbassa gli occhi e tirando su con il naso mi risponde,
-"Molly si è persa."-
Davvero? Ora mi tocca anche di riportarla a casa?
-"Ok, ascolta, potresti avvicinarti un momento?"-
Lei ubbidisce subito e io ne approfitto per sentire il suo odore, non è male, sa di sapone per bambini, ma ora posso trovare la sua famiglia e liberarmi della piccoletta.
-"Ok andiamo."-
Le afferro la mano per farmi seguire, l'odore dei genitori è vicino, forse qualche decina di metri, mentre lasciavamo il vicolo sento un odore che mi fa irrigidire per un secondo, un odore che non potrei mai confonde, dei licantropi si stavano dirigendo qui, probabilmente un branco, ma sensa l'Alpha, il che voleva dire che non si erano ancora accorti di me, che diavolo ma non posso mai stare tranquillo?
Arrivati davanti ad un bar la bambina lascia la mia mano e corre verso una coppia di umani che stava parlando con un poliziotto, trovati.
Resto li per un po sensa farmi vedere, a guardare la sciena, cio che io non posso più avere,vedo la piccola guardasi in torno, probabilmente per cercarmi, alla fine mi allontano e ritorno nel bosco per passare il resto della notte, almeno per ora non ho intenzione di incontrare il branco di qui.

P.o.v Alpha
Avevo appena lasciato andare i miei beta a divertirsi, almeno per una sera se lo meritavano, mentre io mi stavo rilassando con un bagno caldo per distendere i muscoli, in questo periodo con tutti i casini che succedono non faccio altro che lavorare, insomma, anche una lupa come me anche se Alpha ha il diritto di staccare la spina per un po.
Erano le 3:20 quando fui contattata telepaticamente da un mio beta,

-"Alpha abbiamo un problema."-

-"John,che succede?"- lui è il mio braccio destro, è un lupo con il manto marrone chiaro e gli occhi gialli, leale e utile in combatimento,spesso mi ha aiutata a tenere l'intero branco sotto controllo.

-"Bhe, per capirlo dovrebbe venire qui."-

-"Arrivo, dove vi trovate?"-

-" In un vicolo vicini allo Strawberrie."-

Esco dalla vasca e mi asciugo in fretta i capelli color neve che mi arrivano sotto le spalle e mi infilo dei vestiti a caso, corro fuori e dopo essere entrata nel bosco mi trasformo, la mia lupa è completamente binaca con gli occhi cremisi.
Il fatto che John mi abbia chiamata significa che è qualcosa di importante, quinti acellero il passo per fare più in fretta.
Li raggiungo poco dopo, loro appena arrivo abbassano il capo in segno di sottomissione, a quel punto ritorno umana e mi avvicino a John e Susy.

-"Allora volete spiegarmi?"-

-"Finalmente sei arrivata."-

Susy mi abbraccia forte a lei, in effetti era da un mese che non la vedevo visto che era andata a nord a trovare alcuni parenti.
Lei è la mia migliore amica ed è lei a comandare quando io non ci sono, John è forte ma senza di me non è in grado di tenerli sotto controllo, mentre Susy, per quanto mi ricordo l'ultimo lupo che ha provato a ringhiarle non è stato capace di sedersi per più di una settimana.

-"Insomma, che è successo di tanto importante da farmi chiamare?"-

John mi porta all'interno del vicolo, sgrano gli occhi a quella vista, un vampiro giace a terra con il cranio frantumato,

-"Un semplice beta non ci sarebbe mai riuscito, questo è certo, ma non sento nemmeno l'odore di un Alpha, quindi le cose sono due, o è un beta incredibilmente potente, cosa da escludere, o siamo davanti ad un Alpha che riesce a nascondere il suo odore perfettamente."-

-"Ma è da escludere anche questa, nessun Alpha si sporcherebbe le maini per un vampiro del genere, almeno che..."- interviene Susy.

-"Almeno che non sia un solitario."- termino io la frase.

-"Se è un Alpha senza branco allora dobbiamo trovarlo, non voglio rischiare che sia lui trovare noi per primo, questo branco è mio, e non permetterò a nessuno di portarmelo via."-

-"Susy, voi continuate a cercare indizzi qui, tu John vieni con me."-

-"Dove?"-

-"Ho bisogno di una mano per riuscire a parlare con 'loro' senza staccargli la testa uno a uno."-

-"Perchè vuoi parlare con 'loro'?"-

-"Perchè se le cose stanno così non voglio che si mettano in mezzo, questa è la mia caccia."-

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