Two sugars ain't too sweet for you

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Louis sbuffa stiracchiandosi. Il lavoro lo distrugge e non è sicuro di riuscire a reggere ancora per molto, i suoi turni sono impossibili ed il suo capo è uno stronzo. Per fortuna è il suo giorno di riposo.

«Che ore sono?» chiede a nessuno in particolare, sa ch'è impossibile che qualcuno gli risponda, a meno che il suo gatto non abbia qualche strano potere. Ma questo è improbabile.

Si stropiccia gli occhi tirandosi su a sedere, mentre sbadiglia sonoramente fregandosene delle buone maniere.

«Harry? Harry, vieni qui» dice, alzando leggermente il tono di voce per farsi sentire. Nel giro di qualche secondo il suo gatto lo raggiunge con un balzo, appollaiandosi sulle sue gambe con un miagolio leggero, come ad avvertirlo della sua presenza.

Sorride ampiamente, accarezzandogli il retro dell'orecchio con una nocca. Harry lo ringrazia con delle fusa e «Che dici, facciamo colazione?» Louis domanda, nonostante l'animale non sia in grado di rispondergli. A volte si sente stupido, passa pomeriggi interi a parlare ininterrottamente, raccontando ad Harry delle sue giornate, dei suoi problemi e persino della sua vita sessuale con Zayn. Non è normale, lo sa anche lui, ma non gli importa. Vive solo dall'età di vent'anni e quella piccola palla di pelo è la sua unica distrazione.

Sbadiglia nuovamente, prendendo in braccio il gatto, scendendo dal letto lentamente e spostandosi poi verso la cucina.

Apre il frigorifero dopo aver lasciato Harry sul marmo adiacente, dà una rapida occhiata all'interno e sbuffa.

«Sarai contento, Harry, latte per tutti questa mattina» quest'ultimo miagola, tornando a leccarsi la zampa grigiastra poco interessato.

«Grazie del sostegno, amico» borbotta Louis, versandosi un bicchiere di latte per poi fare lo stesso nella ciotola di Harry, poco più in là. Getta poi il cartone vuoto nella pattumiera all'angolo della cucina e apre uno degli scaffali, trovandovi un pacchetto di crackers, afferrandolo poi e mettendosi a sedere accanto ad Harry sul marmo. Apre l'involucro e ne mangia un pezzo, storcendo il naso. Vecchi. Dovrebbe andare a fare la spesa, effettivamente, ma il lavoro risucchia tutta la sua energia ed ogni volta che torna a casa, l'unico pensiero è quello di fare una doccia e gettarsi sul letto, lasciandosi andare ad un sonno profondo.

Si guarda attorno velocemente, notando il suo iPhone R8 – come gli piace chiamarlo, visto che lo schermo è pieno di crepe e rischia di cadere a pezzi – in carica. Si allunga leggermente e lo prende, controllando le notifiche. Ci sono due messaggi di sua sorella, uno di Liam e tre chiamate perse da parte di Zayn. Sorride e dopo essersi schiarito la voce, fa partire la telefonata.

«Pronto?» la voce del suo ragazzo gli arriva leggermente ovattata, dall'altro capo dell'apparecchio.

«Amore, ehi!» lo saluta allegro, passandosi una mano fra i capelli ancora scompigliati per via del sonno. «Come stai, Zay?» chiede poi, lanciando un'occhiata scocciata ad Harry che, stranamente, miagola per richiamare la sua attenzione. Si accomoda sulle sue gambe e lo guarda con quei suoi occhioni verdi, i baffi sporchi di latte, quasi in segno di sfida. Louis scuote la testa e sorride, osservando quelle goccioline bianche. Adorabile.

Ridacchia, quindi, mentre Zayn gli racconta della sua mattinata e «Che diavolo stai facendo?» domanda seccato, con uno sbuffo.

Louis raddrizza la schiena, continuando a ridere, mentre Harry gli si struscia sotto al mento, facendogli il solletico.

«Dovresti vedere Harry in questo momento, è veram–» prova a dire, ma il suo ragazzo lo interrompe e «Non te ne sei ancora liberato?» dice, il tono di voce agitato.

Il castano sospira, accarezzando distrattamente il gatto e «Non cominciare» mormora. Non capisce cosa Zayn abbia contro Harry. È un gatto, un gatto.

Naabot mo na ang dulo ng mga na-publish na parte.

⏰ Huling update: Apr 14, 2018 ⏰

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