Lei

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E' sola. Beve. Vino bianco. E gioca col telefono. E mi chiedo, chi e' lei? Che fa da sola in un bar di Milano a tarda sera?
E' cosi', osservando il mondo che ho pensato di avere voglia di scrivere. E ho immaginato lei, la sua vita, i suoi problemi, le sue gioie. Perche' una donna? Perche' lei? Era li'. Mi ha scelto lei, in qualche modo.

Allora e' sola, e beve vino. E' vestita in modo semplice con jeans, color grigio ghiaccio. Non mi sono mai piaciuti i jeans color ghiaccio, forse mi danno l'idea di voler essere qualcosa che non sono. Vorrebbero essere piu' che un jeans ma sono solo un jeans. Dunque, jeans, scarpe nere alte con tacco. Non sono delle belle scarpe ma le stanno bene. Le danno un'aria come a nascondere qualcosa della sua vita. Ha un maglione grigio, semplice, i capelli raccolti e poco trucco. Non ha un appuntamento importante. Tiene una borsa poggiata sulla sedia accanto a se' e sopra e' poggiato una giaccone. La serata e' calda, piacevole, autunnale, senza quell'umidita' cosi' tipica di Milano a ottobre. Ma lei ha una giaccone. Viene da fuori? E' straniera? Forse, ma si comporta come se fosse di casa.

Osservarla e' divertente, non c'entra nulla col resto del bar, popolato di ragazzi, giovani impiegati, banchieri o meglio bancari, professionisti, consulenti che bevono seduti ai tavolini dopo una giornata di lavoro. E' giovedi, quasi weekend, si lasciano un po' andare. Lei no. E' sola, beve sola. Non parla con nessuno. Non sembra aspettare nessuno. Ha il suo vino. Il suo cellulare. Manda messaggi. Controlla le risposte. Non arrivano. Aspetta. Manda altri messaggi.

Poi di colpo si alza. Raccoglie borsa e giaccone e corre via. Una mercedes nera si era parcheggiata di fronte, lei sale. Non dice nulla all'autista che sa evidentemente gia' dove andare, e parte, piano. Si ferma subito, al semaforo. Milano e' la citta' dei semafori, ce ne sono ovunque. Mi sono semre chiesto come mai tanti. Gli automobilisti forse non riescono a rispettare le precedenze, preferiscono che qualcuno gli dica cosa fare, e' piu' semplice. La verita' e' che tanti semafori creano traffico con 3 macchine. La mercedes riparte, va dritto per corso Matteotti, strada dalla bellissima architettura fascista in cui in settimana si incrociano i professionisti, banchieri, avvocati piu' conosciuti d'Italia, e il sabato la metropolitana rigurgita folle di famiglie dalla periferia che si riversano al centro guardando vetrine, bevendo caffe' e, quando piove, passeggiando sotto i porti i per ripararsi dalla pioggia.

La mercedes continua dritto, si perde, sparisce. Chi era lei?

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⏰ Last updated: Sep 27, 2016 ⏰

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La ragazza da MilanoWhere stories live. Discover now