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Chi siamo non interessa a nessuno, ma ve lo diciamo lo stesso: siamo Giulia, Laetitia e Silvia, amiche fuori e dentro Wattpad. Due di noi sono nate in Italia, da famiglie italiane fin dalla notte dei tempi (o così parrebbe), la terza è nata in Costa d'Avorio, ma è in Italia dalla tenera età di due anni.
Cosa facciamo
Anche se siamo piuttosto nuove su Wattpad, abbiamo notato un fatto strano: non importa dove siano ambientate le storie che leggiamo – in Italia, negli USA, in Inghilterra o in qualche mondo inventato di sana pianta – i protagonisti e tutti i personaggi sono sempre immacolatamente e splendentemente "bianchi". Possibile? E gli altri "colori"?
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Gattini testimonial della "diversity". Non abbiamo trovato di meglio, ma sono pucciosi.
Altro fatto strano: quando i personaggi viaggiano, se ne vanno sempre in Inghilterra, in Australia o, naturalmente, negli Stati Uniti (e non incontrano un afroamericano nemmeno a pagarlo oro). Il resto del mondo non esiste. Nessuno vuole andare in Cina? In Giappone? In Marocco? In Messico? O - meraviglia - a sud del Sahara?
... o anche nel resto d'Europa, a dirla tutta.
È come se ci fosse una scissione tra il mondo reale e il mondo rappresentato da Wattpad: va bene che si deve scrivere di quello che si sa, ma possibile che nessuno sappia di vivere in un mondo che è - e sarà sempre di più - multiculturale?
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Naturalmente ci sono anche storie che includono personaggi di etnia diversa da quella caucasica, ma sono poche e faticano a emergere tra la marea di storie che FORTUNATAMENTE affollano Wattpad.
Quindi: perché questa iniziativa? Semplice: vogliamo dire che il mondo è multiforme e tutto colorato e che dare visibilità a tutte le "varianti" non è solo giusto, ma anche bello.
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Cosa vuol dire "person of color"?
Per chi non lo sapesse il termine "person of color" è usato prevalentemente nei paesi di lingua inglese e, sebbene sia traducibile con "persona di colore", ha un significato socio-politico che l'espressione italiana non ha. Secondo Wikipedia, Martin Lither King fu il primo a usare un'espressione simile (citizens of color), ma è solo recentemente che il termine ha conosciuto una certa espansione. A differenza di altre espressioni, che creano un dualismo tra "bianchi" e "neri" - spesso con una sfumatura spregiativa nei confronti di questi ultimi - l'acronimo POC crea una sorta di "comunità" tra chi non è "bianco", creando dunque un senso di solidarietà e di appartenenza tra i diversi gruppi etnici.
Quindi tutto si esaurisce con il colore della pelle? No!
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Il colore della pelle balza sicuramente all'occhio, inutile negarlo, ma essere POC non vuol dire soltanto avere un colorito un po' diverso: significa avere alle spalle una storia, una cultura, una dimensione artistica che spesso è tutta o in parte diversa da quelle della società occidentale.
Una famiglia cinese è diversa da una famiglia marocchina, che è diversa da una famiglia senegalese o peruviana o filippina - ci sono degli schemi sociali e culturali diversi che non crollano magicamente a contatto con la cultura (o le culture) occidentale.
Dunque, nel momento in cui scriviamo di una POC, non dobbiamo dimenticarci questa dimensione: per creare un personaggio realistico e credibile, non basta dargli un nome e un aspetto "esotici"!
Dopo questo sproloquio volete ancora sapere come partecipare? Facile! Andate al capitolo successivo!