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-Apriamo le danze Zuccherino-
Joker carica il mitragliatore ed entra nella banca. Io lo imito caricando la mia pistola.
-Salve a tutti! - esclama il Joker a tutti i presenti.
É molto grande e affollata, ci sono giovani, anziani, mamme incinta, e famiglie con bambini.
Joker inizia a sparare a casaccio colpendo a volte qualcuno. La gente terrorizzata cerca di scappare ma gli uomini di Joker, in costume, le bloccano la strada.
Io vado dal cassiere e gli butto sul tavolo la sacca  dei soldi.
-metti dentro tutte le banconote fini a che non é pieno-
Il suo viso é terrorizzato, perlato di sudore. É un uomo sulla sessantina d'anni, con qualche capello grigio in testa e una folta barba bianca.
Sta armeggiando con qualcosa sotto il tavolo . Sicuramente il pulsante d'allarme.
-Non premere il pulsante , o se lo farai ti uccideró. Batman non verrà a salvarti, non verrà nessuno-
Sbuffo e con un colpo di pistola neutralizzo il pulsante, facendo sobbalzare il signore.
-I-io...-
-Metti dentro le banconote!- ruggisco.
-D'accordo, tranquilla ora lo faccio- ha una voce molto roca e bassa.
Tremante mette il denaro all'interno della sacca.
-Bravo bambino ...-
Tutto d'un tratto sento un grido proveniente dal fondo della stanza.
É un suono straziante e acuto.
-non muoverti o sei morto!- avverto il banchiere puntandogli la pistola in testa, poi mi giro.
Joker sta per uccidere una mamma incinta. La ragazza é in ginocchio davanti a lui che,in preda alle lacrime, le supplica di risparmiarla per suo figlio.
-Joker non farlo! É incinta!- esclamo.
Non può ucciderla veramente.
Lui non lo farebbe. Mi ascolta sempre quando gli chiedo di non fare qualcosa.
Joker mi ignora e spara il colpo prima in testa e poi al ventre. Il sangue inizia a scendere lentamente lungo le ferite, denso e scuro.
-No!!- grido con ormai le lacrime agli occhi. E-era solo una ragazza con il suo bambino... avrà avuto trent'anni circa...Loro... Perché... Perché ora mi importa... Me ne fregavo sempre... perché...Sono una debole...No! Tu sei Harley Quinn la regina di Gotham e la dama del Joker non può e non devi preoccuparti per dei semplici e stupidi umani.
Il suono della sirena mi riporta alla realtà distogliendomi dai miei pensieri. Cazzo! Ci hanno scoperto. Mi giro verso il dipendente. É sicuramente stato lui.
-Sei stato tu?! Eh?!-
Lo prendo per il colletto della camicia.
-non sono stato io! C-come facevo? No, ti prego non farlo...Ti supplico...-
-Non accetto le suppliche- così dicendo carico la pistola, gliela ficco in bocca e sparo. Cade a terra con un suono sordo. Morto. Qualche schizzo di sangue mi si deposita sui vestiti e sul viso ma non ci faccio caso. Ormai ci sono abituata. Una scintilla dentro di me si accende. Amo uccidere!
-Harley andiamocene- Joker arriva di corsa da me e prende la sacca con dentro i soldi abbandonata a terra.
Perché lui può uccidere chi vuole e io no? Mi sono stancata del suo comportamento. Perché lui fa sempre tutto ciò che desidera e io devo sempre eseguire gli ordini?!Lui é Il Joker, il solo e unico, non devi scordartelo.
Ed io sono Harley!
Carico la pistola ed inizio a sparare a raffica uccidendo abbastanza persone da rendermi felice finché due mani non mi fermano.
-Dobbiamo andarcene Harley! Tutto ok?-
-Io...- per la prima volta non so cosa rispondergli.
-sei stata bravissima Harley ma ora é meglio andarcene, qui finiranno i miei uomini.-
Bravissima un corno! Vorrei prenderti a schiaffi brutto Clown! Per "finiranno i miei uomini" vuol dire "uccideremo tutti prima dell'arrivo della polizia o di Batman?!"
Mi prende per un braccio e mi trascina verso l'uscita.

-Harley tutto bene?- mi domanda una volta entrati nel suo appartamento.
Harley mantieni la calma. Respira. Devi solo rispondere "si sto bene Joker, per la prima volta mi sento in colpa per aver ucciso qualcuno però fa niente!
-No cazzo che non va bene! Non va bene per niente! Tu hai ucciso quella ... Quella mamma incinta! E ... Cazzo, fa tutto schifo... Mi sento una merda! Per la prima volta mi disgusto!- gli urlo contro tirando fuori tutta l'energia che ho in corpo.
-non avrei dovuto?- mi domanda tranquillamente togliendosi la giacchetta rossa e posandola sul divano.
-lei era...-
-innocente? E tutte le persone che hai ucciso , il banchiere?!-
-Ti ho appena detto che ci sto male e tu che fai?! E per la cronaca anche tu le hai uccise... mi fai schifo, sei tu che hai creato questo mostro!-
La sua mano finisce sul mio viso provocandomi un forte bruciore.
-non mancarmi di rispetto e tu non sei un mostro sei solo te stessa. Perché non ti entra in quella cazzo di testa che ti ritrovi?!-
Abbasso la testa restando in silenzio e cercando di trattenere le lacrime che minacciano di uscire.
Prima lo schiaffo e ora gli insulti...
-Harley scusa, non volevo ho perso il controllo- Sembra veramente dispiaciuto -vieni qua-
Mi attira a se circondandomi in un forte abbraccio.
-Joker, é colpa mia. Sono io che non riesco a sbarazzarmi di Harleen- gli sussurro poi.
-Vuoi sbarazzartene veramente?- mi domanda prendendomi il volto fra le dita e portando all'altezza del suo.
-si-
-Dovevi solo dirlo Bambolina. Pensavo te ne fossi già sbarazzata tu quando ti sei lanciata nell'acido.-
-Mi fa sentire così umana e non mi piace... Ah Puddin!-
-si?-
-fammi tutto quello che vuoi, basta che muoia quella parte di me. Voglio provare il dolore che hai sentito tu, voglio cicatrici, tatuaggi...- gli accarezzo prima le guance, poi il collo e infine il torace.
-sicura? L'ultima volta non é andata molto bene. -
Già, quando é evaso. Mi ha fatto l'elettroshock e sono svenuta. Ma mi ha resa quella che sono oggi.
-io so resistere-

La Dama del Joker // Harley & JockerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora