Capitolo 8

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" Tu sei pazza! Perché non l'hai baciato? " disse Amanda scioccata al telefono. " Non ho l'esperienza che hai tu con i ragazzi! " dissi io stufa dei suoi rimproveri. " Senti dammi dieci minuti e arrivo! " riprese lei con fare da esperta. " Ma... " non mi diede il tempo di rispondere che mi aveva già chiuso in faccia. Che bella amica vero? Vi auguro di non avere mai un'amica così autoritaria!
Stavo per sfiorare un bicchiere d'acqua quando... " DIN DOON! ".
Ok, la mia migliore amica aveva appena ricevuto la super velocità. Sono realmente preoccupata per lei.
Aprii la porta ma le mie aspettative vennero deluse quando trovai un mazzo di fiori adagiato sullo zerbino.
Lo presi e trovai un bigliettino con su scritto: " Mi manchi piccola mia... ".
Non avevo la più pallida idea di chi
fosse... Ma poi, continuando a leggere, vidi una dedica da parte di... papà?! Ma come?? Ma quando?? Ma perché??
Non si faceva sentire da anni e ora spuntava con questa frasetta? Ma chi si credeva di essere? Con quale coraggio? Bene, dovevo avvertire mia madre, ero sicura che sarebbe stata d'accordo con me!
Vedendo quella frase rimasi a bocca aperta bensì quella non fu l'unica a rimanere aperta, infatti mi ritrovai seduta accanto ad Amanda, la quale nel frattempo era arrivata e aveva chiuso la porta. Vidi che aveva in mano un manuale. Un manuale su come capire se un ragazzo era innamorato di te o meno. Ve lo avevo detto che era esperta! Passai sopra sul fatto di aver appena ricevuto un mazzo di fiori da mio " padre " e ascoltai le prediche di Amanda circa la terapia di " coppia " ( quella composta da me e occhi belli ).
Disse che dovevo osservare i suoi movimenti e il modo in cui mi guardava. Disse anche che dovevo imparare ad accettare il fatto che i ragazzi sono diversi dalle donne, pensano che non ci siano problemi a flirtare con un'altra quando si è fidanzati, pensano che una partita di calcio vista tramite un magnifico televisore a schermo piatto sia meglio che scambiarsi coccole sul divano e infine mi dovevo rendere conto che con loro non potevo fare ragionamenti importanti ed esistenziali.
Ok, tutto chiaro:
1) non dovevo fare la gelosa.
2) dovevo eliminare dalle nostre chiacchierate discorsi importanti perché sarei risultata noiosa.
3) non dovevo sminuire il valore " SACRO " del calcio.
Mi sembrava più facile... ma ok.
" Ehm... c'è una cosa che non ti ho ancora detto Ami... " la avvertì io. " Che cosa? Raccontami tutto all'istante. " mi disse lei mettendosi il broncio. " Ok ok.... Ho un app... " come al solito non mi fece concludere la frase. " HAI UN APPUNTAMENTO CON QUELLO E NON MI HAI DETTO NIENTE?! " disse con tono minaccioso e aggiunse: " Saliamo subito in camera tua, dobbiamo scegliere i vestiti perfetti!! ". " Va bene ma non potrò mai sembrare una modella, guardami bene... " dissi triste. " Non sottovalutarti, saliamo! " urlò, e io risposi urlando: < Comunque " quello " si chiama Mattia!! > Non mi rispose poiché, a mio malincuore, stava già dedicando anima e corpo ai vestiti.
Salii anche io e vidi sul letto una gonna con i fiorellini, una maglietta nera di lino abbastanza scollata e delle zeppe tacco otto. Mi costrinse a provare, uscii circa cinque minuti dopo dal bagno e notai la sua faccia, una faccia di una che aveva appena visto un asino volare. Non sapevo se coprirmi dalla vergogna o montarmi la testa. I miei dubbi scomparvero quando affermò che ero bellissima! " Grazie grazie grazie " mi ripetei in mente come se avessi appena vinto il premio Oscar. La abbracciai molto forte e ci mettemmo a guardare una puntata di " The walking dead ". Mia madre tornò verso le sette e mezza/otto, aveva avuto una giornata veramente pesante di lavoro. Riunioni su riunioni. Amanda se ne era già andata quando mia madre cominciò a preparare la cena. Evitai di iniziare una conversazione con lei poiché sapevo che fosse stanca, dunque nascosi i fiori. Durante la cena, però, mi sorprese la sua domanda: " Tesoro, che cosa penseresti se io e tuo padre ricominciassimo a vederci? ". Io la guardai confusa ma lei continuò dicendo: " Non dico di ricostruire la nostra famiglia bensì di fare passo per passo, so quanto hai sofferto per il suo comportamento... Penso, però, che sia giusto dare una seconda possibilità alle persone che con dolcezza te la chiedono. "
Trattenni le lacrime... che le dovevo dire?

La mia dieta sei tu Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora