< Abel, perché non sei ancora arrivata?>.

< Mi sono sentita male>, spiegai brevemente, e lui mi chiese subito dove mi trovassi per venirmi a prendere. Glielo comunicai, e fortunatamente arrivò dopo pochi minuti. Era un fratello fantastico, Derek, ma purtroppo non potevo dire di esserlo anche io, visto quanto preoccupazioni gli davo. Non avevo ancora smesso di piangere, e mi meravigliai di quante lacrime potesse versare un essere umano in una sola volta. Non era la prima volta che succedeva, ma ero comunque stupita.

Durante il tragitto raccontai a mio fratello ciò che era successo con Valerio- escludendo naturalmente la parte in cui ci eravamo rivelati di piacerci a vicenda e quella in cui lui mi aveva chiesto di metterci insieme, visto la sua gelosia-.
Ancora dovevo metabolizzare a pieno il fatto che Valerio ricambiasse i miei sentimenti.
Non credevo sarebbe mai potuto accadere, ma Derek mi disse che avevo fatto una cazzata ad allontanare Valerio.

< Ma come, non ti stava sul cazzo?>, domandai, stupita dalla sua reazione.

< No, non mi è mai stato sul cazzo, ce l'avevo con lui per quella storia di quando vi avevo trovato addormentati insieme, ma non mi è antipatico. Se devo essere sincero, quasi ero felice che lui fosse con te, perché so che ci tiene veramente a te e che non avrebbe mai permesso che qualcuno ti facesse del male>, spiegò, continuando a guardare la strada. Le sue parole, però, mi fecero sentire ancora peggio. Perfino Derek mi aveva detto che avevo fatto una cazzata, lui che voleva evitare che qualsiasi ragazzo mi si avvicinasse.

< Mi piace, Derek, e ciò avrebbe complicato solo le cose>, confessai, aspettandomi che dopo questa mia rivelazione avrebbe cambiato idea, ma ancora una volta mi stupì.

< Lo so, e so anche del vostro bacio al tuo compleanno>, affermò. Strabuzzai gli occhi e arrosii di colpo, per la vergogna.

< Chi te l'ha detto?>.

< Nessuno, ho sentito Giorgio e Valerio che ne parlavano, per altro Valerio aveva minacciato Giorgio dicendogli di non dirmelo>.

< E perché sei così tranquillo? Ho capito, tu non sei Derek, sei un alieno che ha preso le sue sembianze>, scherzai. Avevo finalmente smesso completamente di piangere. Sorrise e scosse lievemente la testa.

< Io sarò sempre geloso della mia sorellina, ma non posso prendermela con qualcuno che ti fa stare bene. Se tu stai bene io sono felice, se qualcuno ti fa stare male io lo scasso di botte>.

< E perché te la sei presa con Nicola? Non mi interessa più niente di lui, è solo per sapere>.

< Perché lui era un coglione, non ci teneva veramente a te>, spiegò.

< S'è visto>, confermai, ricordando con quale facilità fosse uscito dalla mia vita.

< Posso assicurarti che Valerio non è come Nicola, e se te lo dico io devi crederci. Okay, anche lui non è un santo come lo sei te, ma nessuno è come te, quindi...>.

Quasi mi stavo pentendo di aver fatto allontanare Valerio dalla mia vita, ma poi mi ricordai perché lo avessi fatto. Io ci tenevo a lui, e dovevo salvarlo dalla mia autodistruzione.

< Possiamo smetterla di parlare di Valerio? Non voglio che soffra e allontanarlo è l'unico modo>. Incrociai le braccia al petto, mentre guardavo fuori dal finestrino. Passammo  davanti all' ospedale e sorrisi pensando a quando avevo conosciuto Valerio, ma scossi la testa e portai nuovamente l' attenzione su mio fratello.

Unhappy ~ SerchoWhere stories live. Discover now