A Little Sweet Dream ||Benji E Fede||

Decimo Capitolo

John's pov

Esco dall'abitazione e con un velo di malinconia mi dirigo verso la mia Porche nera parcheggiata lungo il vialetto.
Forse sto sbagliando, in fondo come padre ho fallito miseramente, sia con Francesca sia con Luke e magari dovrei cercare di migliorare ma sono andato troppo oltre, mi sono fidato delle persone sbagliate e adesso quest'ultime mi hanno in pugno ed io non posso fare quasi nulla per riscattarmi.

Sento la suoneria del mio cellulare squillare e mi appresto a rispondere sapendo già chi potrebbe essere il mittente;
《Pronto?》chiedo io e subito sento una voce acuta e femminile che ormai conosco bene rispondermi
《Hai fatto quello che dovevi?》
《Sì, ho usato la scusa della famigliola felice per provare a convincerla ma non so se accetterà》affermo io non sicuro che la decisione di Franci corrisponderà ai nostri piani.
《Che significa che non sai se accetterà?!?!》la voce diventa ancora più acuta e devo scostare il telefono dal mio orecchio per salvaguardare il mio udito.
《Ti ho detto quello che so, le ho lasciato il mio numero in modo che mi dirà la sua scelta ma per adesso non so se sarà favorevole a ciò che abbiamo, anzi hai pensato.》 Sottolineo quella parola forse per cercare di convincere e alleviare il mio cuore della mia innocenza, ma non riesce comunque a togliere l'enorme macigno che ho sul cuore da quando ho messo piede a casa di mia figlia dopo averla aperta con la copia delle chiavi che mi aveva procurato la voce al telefono.
《Incompetente! Ti avevo detto di fare una, una sola cosa e tu non sei riuscito a convincere la tua miserabile figlia che ancora crede ai sogni nel cassetto e possibilmente al trovare un principe azzurro in questo mondo così sporco. Ti giuro che se fai fallire questo piano non sarei responsabile delle conseguenza che causeresti》la voce diventa sempre più agitata e mentre io guido sospiro sottomessamente ripensando ai bei vecchi tempi.
《Elisa calmati, ti prego, non ho detto che non accetterà, volevo solo sapessi che non mi ha già detto si e che quindi c'è anche la possibilità che mi dica il contrario》rispondo io calmo mentre lei fa una risatina nervosa per poi chiudere con un semplice《vabbè poi ce la vediamo a casa》seguito da un altro mio sospiro.

Mi fermo al semaforo rosso e noto un parco alla mia destra pieno di bambini accompagnati dai genitori e scorgo fra tanti una figlioletta e un padre che mi ricordano molto me e Francesca quando la portavo ai laghetti fuori città.

《Papà daaai, sbrigatii sennò le papere se ne vanno e io non le avrò rivistee》la mia piccoletta fa un broncio adorabile ed io dopo averle sorriso le dico《tranquilla stellina, ci arriviamo dalle papere però devi aspettare che prendo i miei attrezzi per la pesca e poi staremo tutto il tempo che vuoi con le tue amiche papere, va bene?》
《Okay》dice lei mentre io chiudo la macchina e con le mani cariche la prendo per mano e la accompagno verso il posto dei nostri week end.
《Papà ma perché Luke non è voluto venire?》mi chiede dopo un pò e il mio sguardo si rattrista 《non lo so tesoro, forse non aveva voglia o doveva studiare》mento sapendo che mio figlio più grande in realtà non doveva fare nessuna di quelle cose ma gli bastava sapere che stava lontano da suo padre, uomo che reputava solo un "bugiardo meschino e menefreghista" o almeno così mi diceva ogni volta che vedeva litigare me e Sarah.
Odiavo il fatto che ci vedesse così ma se con Francesca potevamo stare tranquilli a causa della sua innocente età, con Luke non era lo stesso,anzi;
Ogni volta mi accusava e difendeva a spada tratta sua madre ed in realtà mi sbalordiva la sua intelligenza e perspicacia, ha sempre avuto ragione sul mio conto, purtroppo.
《Ah okay》dice la mia figlioletta un pò amareggiata alla mia risposta ma poi scaccia via ogni traccia di malinconia alla sola vista delle sue amate paperelle.

Mi perdo forse troppo nei ricordi e sento le macchine dietro suonarmi senza freno scocciate di aver perso tempo e così mi riprendo dal mio stato di trans e riaccendo il motore passando oltre quel parco e continuando la mia strada per tornare in quella che ormai da anni è diventata la mia casa.