Capitolo 14: Il gioco dell'amore

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Salvatore Pov
Ok, lo avevo detto.
Stava per dirlo Giuseppe ma l'ho subito interrotto.
Volevo dirlo io, non so perché, non so per quale ragione volevo dirlo io, ma l'ho fatto.
Abbassai subito la testa guardando le mie converse bianche e sollevai di poco lo sguardo per vedere la reazione degli altri.
Avevo paura.

Sascha Pov
Giuseppe e Salvatore si erano fidanzati.
Perché non ce lo aevano detto subito? E da quando poi?
"Da quanto voi due..."
"Un paio di giorni" disse Giuseppe, notando che non sapevo come continuare la frase.
"Complimenti" disse Stefano mostrando un enorme sorriso.
Lo guardai sorridere e sorrisi anche io di riflesso.
"Congratulazioni ragazzi" sorrisi anche io e li abbracciai "si vedeva lontano un miglio che vi amavate" finì poi la frase.
"Lo immaginavo" disse Martina "auguri" disse infine sorridendo.
"Io ne ho avuto la conferma stasera" disse Sabrina guardandoli abbastanza sconvolta.
Subito Giuse e Sal si fecero rossi in viso e distolsero la sguardo da noi guardano a terra.
Sabrina rise e si complimentò con loro, mentre io e Stefano inclinammo la testa, grattendocela con la mano confusi. Martina, anch'essa molto confusa si limitò a dire un "che cos...?".

Giuseppe Pov
Era andato tutto bene, meno male.
Guardai Salvatore sorridendo e subito gli diedi un bacio prendendolo per i fianchi.
Sentii un "Aw (ed?)" pronunciato da tutti e un fischio di Sascha.
Il solito idiota.
Ci staccammo controvoglia e poi guardai Martina.
"Ora a chi tocca?" dissi rivolgendomi più a lei che agli altri, visto che era stata lei a proporre questa sorta di 'gioco' se si può definire tale.
"Beh, direi di andare in ordine" rispose lei tranquilla.
"In ordine orario o anteorario?" disse Sabrina.
"Orario" rispose Salvatore per tutti noi.
"No! Anteorario!" controbbatè subito Sascha.
"Ok, come vuoi" rispondemmo tutti un pò confusi.

Sascha Pov
"In ordine orario o anteorario?" disse Sabrina.
Stavo per rispondere quando Sal mi interruppe.
"Orario" disse semplicemente.
"No! Anteorario!" dissi io quasi urlando.
Se iniziavamo in senso orario avrei dovuto iniziare io, e non ero pronto.
Non ero pronto, dovevo ancora mettere in chiaro le idee.
Probabilmente non sarebbe servito comunque a nulla visto che sarebbe toccato comunque a me, ma avrei subito trovato una scusa per andarmene ed evitare il discorso. Non è da me, lo so.
Ma non potevo farci niente. Avrei inventato qualche scusa riguardo a YouTube, che dovevo ancora pubblicare il video di oggi e cose così.
"Ok, come vuoi" risposero gli altri abbastanza confusi, ma senza farci troppo caso.
"Allora tocca a me" disse Martina.
"Hai anche tu qualcosa da dirci?" disse Sabrina.
"Qualcosa che non ci hai detto?" continuò poi Salvatore.
"Mi conoscete da poco. Quindi ci sono un mucchio di cose che non sapete su di me" rise "Il problema è che..." fece una piccola pausa.

Martina Pov
"Il problema è che..." feci una pausa "che le cose sono dure al ristorante, senza di voi che vi lanciate cibo e che fate casino nel locale. Quando il capo mi diceva di richianarvi e di intimarvi di stare zitti e quando i clienti si lamentava o di voi... Così io cercavo in tutti i modi di farvi stare tranquilli ma senza riuscirci. Accidenti mi mancate un casino" dissi tutto quello che pensavo in quel momento.
"Calma, non ci vediamo da quattro/cinque giorni" disse Sascha.
Mi feci tutta rossa.
"S-si ma a me sembra un'eternità! Dovete tornarci quando Stefano starà meglio!" dissi io balbettando per l'imbarazzo.
"Ovvio" disse Stefano serio "io senza Sushi non so vivere" aveva uno sguardo serissimo, faceva paura.
Dopo un paio di secondi scoppiammo tutti a ridere.
"Sabrina tocca a te" disse Giuseppe cercando di riprendere le staffe del 'gioco'.
"Quello che mi tormenta in questi giorni è Sascha".

Sabrina Pov
"Sabrina tocca a te" disse Giuseppe interrompendo la nostra risata di gruppo.
"Quello che mi tormenta in questi giorni è Sascha" dissi senza troppi giri di parole.
Ed era vero.
"Però chiariamo. Non è Sascha in sé per sé a tormentarni. Ma quello che sta passando e il suo stato confusionale".
Dovevo anche stare attenta con le parole per cercare di evitare l'argomento 'Stefano'.
"Ultimamente Sascha è sempre assorto nei suoi pensieri" poi mi venne un'idea per cercare di tranquillizzare sia lui che Stefano, in qualche modo "Sascha, se non mi ami puoi dirmelo tranquillamente. Ci siamo promessi di comprenderci l'un l'altro qualunque cosa accadesse. Io ti sosterrò sempre nel tuo tragitto, che io faccia parte della tua vita da fidanzata o anche da semplice amica, ti voglio bene Sascha, anche se cambierà la nostra relazione, questo sentimento rimmarà immutabile".
Finì così, quello che avevo detto era tutto vero, questo era quello che pensavo.
Il vero amore si dimostra così, volersi bene anche da semplici amici, anche se le cose non vanno bene.
Io amo Sascha, e se stare con me non lo rende felice, allora sarà qualcun'altro a occupare il mio posto.
Ma io voglio restare con lui, anche come una semplice amica, non voglio che lui si dimentichi del tutto di me.

We Are Perfect ||SaschefanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora