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Le ore passarono. Dormì fino al giorno dopo. Mamma e Papà non mi svegliarono.
Mi svegliai per caso quella mattina, sentii il frastuono di un'ambulanza e rumore giù in salotto.
Scesi pallida e preoccupata. La situazione mi fece venir mal di testa, iniziai a stare male.
Inspiegabilmente vidi papà steso a terra, non emetteva nessun respiro, era pallido.
Mi preoccupai. Vidi mamma correre verso la porta insieme al medico e agli altri soccorritori che erano venuti a prendere papà.

-Amore io vado con papà, sta per arrivare nonna. Aspettala qui.- disse mamma schioccata e poco cosciente di quello che stava dicendo.

Risposi con un cenno. Non riuscivo neanche a immaginare la situazione che mi si era presentata davanti.

Dopo mezz'ora arrivò nonna. Non mi chiese niente. Mamma l'aveva sicuramente avvisata su quello che era successo.
Due ore dopo nonna ricevette una telefonata. La vidi sconvolta. Iniziò a piangere. Non capivo quello che stava succedendo.

Nonna chiuse la telefonata. Mi abbracciò forte.

Iniziammo a piangere entrambe, anche se non ero ancora a conoscenza del motivo.

Quando passò questo momento di ''tristezza reciproca'' trovò quelle poche parole che mi cambiarono la vita:
-Papà non ce l'ha fatta.-

Il silenzio. La tristezza. La rabbia.

Quante cose avrei ancora potuto fare con lui? Viaggi all'estero, compleanni a base di musica e divertimento, foto divertenti, lavori domestici, tragitti in macchina per potarmi a scuola, pranzi domenicali in famiglia.
In un secondo tutti i desideri erano caduti il un buco buio. Speranze buttate al vento.

Mi sentivo vuota e inerme davanti ad una realtà più grande di me.

Il Mio Nome E' OllyWhere stories live. Discover now