Capitolo 24.

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La pancia di Harry cresceva ogni singolo mese, sempre un po' di più.
Ma non si poteva dire lo stesso di quella del liscio.

Louis continuava a mangiare pochissimo, aveva ripreso qualche etto, ma la sua depressione migliorava giorno dopo giorno, sorrideva di più, rideva a crepapelle quando il riccio faceva qualche battuta delle sue, e gli s'illuminavano gli occhi quando suo figlio scalciava da dentro la pancia, quando gli cantava qualcosa, o anche solo al suono della sua voce, ad un misero 'ciao'.

I dottori, un pomeriggio, avevano detto ad entrambi che se Louis avesse preso anche solo un paio di chili, sarebbe potuto ritornare a casa, ma che avrebbe dovuto continuare a prendere le pastiglie a lui prescritte e avrebbe dovuto prendere un po' di peso, pian piano.
E così Louis fece..

Tre settimane dopo erano pronti a ritornare a casa, loro due, più innamorati di prima.
Ma il liscio ancora non sapeva che il riccio aveva una sorpresa per lui.



Stavano procedendo verso l'uscita dell'ospedale, quando Harry imboccò un corridoio a sinistra, dove una dottoressa lo stava aspettando, sorridente, alla fine di questo.

'Harry, amore, che ci facciamo qui?', chiese il maggiore, stringendo la mano del minore nella sua, con fare protettivo.

Il riccio lo guardò meglio occhi, sorridendo, e chinandosi poco dopo verso di lui, lasciandogli un breve bacio a fior di labbra, tranquillizzandolo il secondo successivo.

'E' una sorpresa, Boo', gli rispose.

Entrano in una stanza dalle pari pastello, con qualche monitor posizionato qui e li, un paio di scrivanie, dei lettini, un fasciatoio e qualche altro oggetto che serviva agli infermieri per le visite di base.

Harry si stese subito in uno dei lettini, alzò la maglia e l'infermiera gli spruzzò del liquido freddo sull'addome gonfio.
Nessuno parlava.
Louis era rimasto immobile, al fianco del minore, seguendolo ovunque e continuando a stringergli la mano nelle sue.

Fino a quando un battito non riecheggiò in tutta la stanza.
Poi uno, poi due, e poi tantissimi, e veloce, e forti, e il liscio pianse.
Pianse perché capì, quello ero il suo bambino.
Quello era il battito del frutto dell'amore tra lui ed Harry. 

Si baciarono, con sottofondo il suono più bello del mondo.

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Sono tornata, scusate il ritardo.
Spero vi piaccia.
Lasciate commenti, se potete.
Un bacio.

S.



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