Capitolo XVIII

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Ella aveva passato la notte ripensando costantemente a quel bacio. L'immagine di Eden avvinghiata a Daemon la stava distruggendo e non riusciva neppure a capire il perché.

Si alzò dal letto ben prima che il sole sorgesse, quasi infastidita dalle coperte che la avvolgevano.

- Già sveglia? - la voce di Jasmeen fu talmente inaspettata da spaventarla - Non sei riuscita a dormire, vero?

- No! Direi di no! - era stata Sara a rispondere alla domanda. Aveva un tono piuttosto nervoso. A quanto pareva, il costante rigirarsi fra le lenzuola di Ella non le aveva permesso di chiudere occhio.

La Guardiana si avvicinò a Jasmeen in punta di piedi, mentre l'Imperiale bionda si stava mettendo a sedere a gambe incrociate sul suo letto.

- Ho pensato a tante cose. - le disse con voce dolce - Ho provato tante emozioni. Emozioni che non mi hanno fatto dormire. - Le sorrideva, quasi volesse rassicurarla.

- È per... Tommy?

- Anche. - sospirò Ella.

Per alcuni minuti non disse nient'altro. Jasmeen la fissò senza dire una parola, probabilmente consapevole di quanto la Guardiana avesse bisogno di silenzio in quel momento.

- Ma tu? Hai forse qualcosa da raccontarmi? - disse infine.

- Che intendi?

- Ieri sera ti ho vista al vagone di ritrovo. Eri in compagnia...

Ella poté chiaramente vedere i rosei zigomi dell'amica tingersi di rosso.

- Marcus? - disse prima di lanciarsi in una imbarazzata spiegazione - Dorme in una cuccetta alla fine del vagone... È il compagno di stanza di un amico di Pauli... Ed è sempre molto gentile con tutti, e anche molto spiritoso... E profuma di lavanda...

- Ti piace perché profuma di lavanda? - rise divertita Ella.

- Sì... Cioè, no... - Balbettò Jasmeen - Mi piace perché è... perché è lui. Perché è come è, per tutte le caratteristiche che lo distinguono dagli altri. - le brillavano gli occhi - Ella, non so se puoi capire quello che intendo. Non credo di riuscire a spiegarlo meglio di così.

- Sì lo capisco. Sai, stando qui, sul treno, ho cominciato a capire che alcune cose non si possono spiegare a chi non le ha mai vissute. Grazie per avermi sempre raccontato di cose che non potevo ancora comprendere.

Jasmeen la guardò con stampato in viso un mezzo sorriso incuriosito. Ella le prese la mano, guardandola dritta negli occhi. La ragazza bionda era a dir poco bellissima, aveva un'espressione dolce e sembrava sempre allegra e spensierata. Forse era stato questo che aveva fatto innamorare Marcus di lei.

Le due si concessero un lunghissimo abbraccio.

Jasmeen era l'unica non Guardiana che Ella avrebbe mai potuto chiamare sorella.

*****

Ella si avviò verso i bagni, desiderosa di lavare via la rabbia che la attanagliava. I corridoi erano quasi del tutto deserti. Probabilmente gli altri passeggeri stavano ancora dormendo beatamente. Quando arrivò presso la sua destinazione, non si stupì nel trovare anche questa quasi completamente vuota.

Aprì uno dei rubinetti, lasciando che l'acqua le scorresse fra le dita, prima di lanciarla sul suo viso. Lo specchio che le si stagliava davanti rifletteva un'immagine di lei stanca e sofferente. Inoltre, c'era qualcosa di strano nel suo riflesso. Un piccolo dettaglio che la faceva apparire diversa. Un dettaglio talmente minuscolo che Ella non riusciva a cogliere.

- Guardiana!

Una voce acuta e sbarazzina catturò la sua attenzione, impedendole di scrutare ulteriormente lo specchio. Quando si voltò restò sorpresa nel trovarsi davanti una piccola persona. Sembrava una sorta di Imperiale in miniatura. Ma non si trattava di una bambina, era diversa. Aveva delle proporzioni identiche a quelle di qualunque altro adulto, ma era più piccola. Come una copia in scala di un Imperiale. Sembrava addirittura più piccola dei bambini che Ella aveva visto. Arrivava a malapena all'altezza del suo ginocchio e il suo corpicino era poco più grosso del suo braccio. I minuscoli piedini erano nudi e sorreggevano le snelle gambe solo con l'aiuto delle punte, mentre i talloni erano sollevati dal pavimento, forse nel vano tentativo di aumentare la sua altezza. Ella non poté fare a meno di pensare alla regola che vietava di girare per il treno scalzi.

Le Regole Del Treno || #wattys2016Where stories live. Discover now