Sempre E Per Sempre.

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E così lentamente, fra ricordi, risate e morsetti alle guance di Giorgio ed i piccoli rigurgiti di latte per le troppe risate che si è fatto, arriviamo sani e salvi all'ombrellone dove, come di consueto, Giuseppe ci fa trovare una piccola sdraio da mare solo per Giorgino.

"Oggi fa caldo eh.." urla Giuseppe dal chiosco bar appena ci vede, rivolgendosi a mio marito che annuisce mentre si toglie la maglia.

Lo guardo, e non posso fare altro che rimanere affascinata.
Lo amo e basta, in tutte le sue sfaccettature.
Amo il modo in cui mi guarda, il modo in cui mi tratta ed in particolar modo, amo il modo in cui ama Giorgio. Sono complici, migliori amici direi.

"Adesso papà gonfia il canottino va bene? Così ci facciamo una bella passeggiatina in acqua." e come sempre, Giorgio scoppia a ridere. Ha il sole dentro il cuore sto bambino.

Così, mentre i maschietti si preparano per la loro immediata nuotata in acqua, io lentamente mi libero del copricostume e tranquillamente, sfoggio il mio corpo di una donna che ha partorito un figlio. E' vero, non avrò un fisico perfettamente asciutto e marmoreo, avrò pure qualche smagliatura sulle cosce e nella pancia ma.. che ben venga. Ho dato alla luce un bambino, è la gioia della mia vita, mio marito mi accetta così per come sono, ed io mi trovo perfettamente a mio agio.

Un respiro caldo si avvicina al mio orecchio, per poi lasciarmi un bacio sul collo.

"Ti amo." sussurra mio marito per poi prendere nostro figlio in braccio, il canottino nell'altra mano e avviarsi con una piccola corsetta verso il mare.

Li guardo totalmente innamorata, mentre lentamente mette Giorgio nel canottino che inizia a far schizzare l'acqua. Così, mentre loro sono in riva a divertirsi, io sistemo le borse con le cose mie, di mio marito e di nostro figlio per poi distendere l'asciugamano sulla sdraio e sdraiarmici su.

Socchiudo gli occhi leggermente quando ad un tratto...

"Oddio la protezione solare a Giorgio." dico alzandomi di scatto.

E così velocemente la recupero da dentro il borsone e mi dirigo verso la riva richiamando l'attenzione di mio marito che, con viso colpevole di chi riconosce di essersi dimenticato una cosa importante, riporta nostro figlio alla postazione per l'operazione 'cospargiamo il fagottino di crema'. E dopo una decina di minuti, che sono sembrati eterni a causa dello sgambettare di Giorgio e del suo 'pannolino puzzoso all'ultimo secondo', riusciamo a sistemarlo nuovamente dentro il canottino, pronto per la sua avventura in acqua.

Finalmente posso rilassarmi, o così spero.

Mio marito è in acqua con Giorgio che ha la protezione solare, cappellino, occhiali in miniatura da sole per proteggerlo dai raggi UV, braccioli ed i nuovi pannolini che esteriormente sembrano dei costumini. Prendo un profondo respiro e li guardo da lontano, seduta sulla mia sedia a sdraio, mentre mi cospargo un po' d'olio abbronzante. Chi lo sa che riesco a prendere un po' di sole, sono bianca mozzarella.

Mentre che lo spalmo sulla mia pelle, a causa delle mani scivolose, la bottiglietta mi cade sulla sabbia, creando così l'effetto di 'flaconcino impanato'.
Butto la testa indietro e, con il sorriso di una donna che un attimo seduta non riesce a starci, mi dirigo verso la riva per ripulirlo e approfitto per dare un occhiata ai miei 'uomini'. Forse meglio dire un uomo ed un quarto.

Ridacchio fra me e me, e così, velocemente mi giro per ritornare al mio posto, quando ad un tratto, sento qualcosa sbattermi contro il che mi fa inciampare sui miei stessi piedi. Chiudo gli occhi istintivamente come a voler attutire una possibile botta ma.. questa non avviene.

Le Note Dell'Anima. || Il Volo. Where stories live. Discover now