Just a leveret

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Sospiri. Era soltanto un leprotto che si muoveva tra i cespugli, un altro falso allarme. Entri in tenda, ancora un po' teso dalla cupa notte. Forse rientrare da solo alle 3:00 da solo non è stata un'ottima idea, considerando anche i tuoi problemi di cuore e la solitudine del luogo. Decidi che è il momento di addormentarsi, domani sarà un'altra lunga giornata. Ma non appena ti stendi, ti assale un nuovo senso di angoscia; decidi di passarci oltre: hai di nuovo esagerato con l'alcool, ti convinci che il problema sia quello. Non senza fatica, riesci ad addormentarti. Ti risvegli con un forte rumore di passi. Sei terrorizzato, un'altra volta. Con la poca lucidità che rimane nella tua mente assonnata, pensi ad un cinghiale: in quel momento ti sembra la cosa più logica. Cercando di non fare il minimo rumore, prendi il tuo orologio e controlli l'ora. Sono le 3:30, bestemmi. Raccogli tutto il coraggio che è rimasto in te e decidi di uscire dalla tenda: non senti più i passi e vuoi convincerti che non ci sia davvero nulla là fuori. Uscito dalla tenda, sobbalzi dallo spavento alla vista di un leprotto che ti passa davanti. Ma era soltanto un leprotto. All'improvviso ti ricordi però dell'avvertimento della forestale non appena sei entrato nel parco naturale : "Stia assolutamente alla larga dalle lepri, sono una specie arrivata da poco nel parco, e sono state segnalate diverse aggressioni a danno di altri uomini".
Di nuovo terrorizzato, ti giri dall'altra parte della tenda, con la torcia in mano, e rimani paralizzato alla vista di decine e decine di quegli animaletti che paiono così innocui. Ti senti mordere la gamba e dal dolore ti cade la torcia dalla mano.
Ma erano soltanto dei leprotti.

Horror ChaptersWhere stories live. Discover now