VI. Adesso è anche nei miei sogni

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Il mio sguardo va ad incontrarsi con un paio di occhi azzurri: sono quelli di James.

«chi guardi?» mi chiede Charlotte e solo allora distolgo lo sguardo.

«oh nessuno, io vado un secondo in bagno nel caso non ritorno qui mi trovi al bancone okay?» chiedo e lei annuisce sussurrandomi uno 'stai attenta'.

Ho bisogno di un po' d'aria e non trovando il bagno decido di uscire fuori.

Mi siedo sul prato verde.

«dov'è il tuo adorato fidanzatino?» chiede una voce familiare alle mie spalle.

«non sono affari tuoi» rispondo brusca e con tono acido. James si siede al mio fianco.

«sai è stato un grosso errore non mettere il reggiseno piccola» dice e la sua mano si poggia sulla mia gamba accarezzandola.

Mi scosta i capelli dal viso scoprendo il mio collo e il mio orecchio. Io sono completamente paralizzata sotto il suo tocco.

«ci sono tanti malintenzionati in giro che potrebbero farti molto male» sussurra sfiorando il mio collo con le sue labbra. Sento il suo respiro sulla mia pelle che si ricopre di brividi.

La sua mano passa dal mio interno coscia al mio basso ventre, poi accarezza tutto il mio sterno fino ad arrivare al mio seno sinistro. Chiude la mano attorno ad esso strizzandolo e provocando in me un profondo gemito.

«mhh» sento le sue labbra baciare la mia mascella.

Io devo fermarlo. Devo.

«James no-aspetta» dico afferrandogli la mano e portandogliela poi sulla sua gamba.

«tu sei solo uno stronzo, devi lasciarmi in pace» gli dico alzandomi.

«non ti facevo poi così schifo mentre ti facevi palpare poco fa» dice e mi viene una voglia matta di prenderlo a schiaffi.

Me ne vado delusa da me stessa. Mi sono fatta toccare dal ragazzo che più odio al mondo.

Ritorno dentro e trovo Charlotte al bancone così beviamo un po' per poi andare a ballare fino alle due di notte.

«Charlotte domani abbiamo scuola e credo sia meglio andare prima che finiamo per l'ubriacarci» le dico e lei annuisce.

Prima di uscire dalla villa una mano mi blocca il polso e mi fa girare. Mi ritrovo la figura di James davanti.

«già te ne vai?» chiede. Cosa gliene importa?

«si» rispondo per non farmi sentire da Charlotte che si è allontanata facendo finta di giocare al cellulare.

«mh che peccato non poter più vedere il tuo culetto che si muove a destra e a sinistra» sussurra al mio orecchio.

«sei solo un brutto pervertito» gli rispondo fulminandolo con un occhiataccia.

«pervertito si ma brutto no» dice e mi sorride incastrando la lingua tra i denti e arricciando di conseguenza il naso.

Ha il sorriso più bello del mondo- penso tra me e me.

Quando mi accorgo che lo sto fissando da troppo mi allontano raggiungendo Charlotte e poi ce ne andiamo.

«cosa c'è tra te e James?» chiede stringendo gli occhi in due fessure.

«niente, gli piace stuzzicarmi» le dico con finta indifferenza.

«mh okay» dice non convinta del tutto. Alle tre e quarantacinque sono a casa, nella mia doccia.

Mi asciugo e poi vado a dormire cercando di non svegliare mia madre.

Quella notte sogno un paio di occhi azzurri e delle mani che accarezzano il mio corpo.

Non è possibile che adesso lo sogno anche- mi dispero dentro di me.

Il giorno dopo vado a scuola e noto la piacevole assenze delle tre oche e di James e i suoi amici.

Avranno fatto tardi ieri- penso.

Oggi non dovevo aggiornare ma vi volevo augurare un buon ferragosto così ho pensato di pubblicare questo capitolo che è un po' penoso ma meglio di niente💞

Ci sarà un piccolo spazio dove vi farò delle domandine🙋🏼:

-la vostra paura più grande?
Me: ho la fobia delle api🐝😵

-la vostra ossessione più strana?
Me: al momento non me ne viene nessuna in mente ma ne ho tante💜

Innamorata del mio infernoWhere stories live. Discover now