Giornate tranquille

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Il mattino seguente Lydia si svegliò con ancora accanto Aiden che la stringeva forte fra le sue braccia. Sbattè un paio di volte gli occhi per abituarsi alla luce che filtrava dalla finestra,così come ieri faceva entrare i raggi di luna piena, e si guardò attorno. Stranamente tutto le sembrò più bello. Forse perché aveva passato una bellissima serata,o perché aveva ancora Aiden affianco;ciò che sapeva di certo era che aveva paura di una cosa che altre adolescenti avrebbero pagato per sentirsi dire. La frase che ieri aveva pronunciato il lupo mannaro prima di addormentarsi. Solo una persona glielo aveva detto prima di lui,Jackson, e la ragazza non sapeva se era pronta ad amare ufficialmente di nuovo. Cosa ci avrebbe rimesso stavolta? Un arto? Forse la mente?

" Amare vuol dire mettere il bene dell'altro prima del proprio"

"Amare vuol dire distruggere" o essere distrutti pensava Lydia recitando frasi che le passavano in mente di autori famosi.Aiden era stato temerario nel rimanerle accanto anche dopo che lei aveva lui sbarrato la strada molte volte. <<Senti,hai ancora voglia di far battere il tuo cuore a quella velocità? Sai rimbomba e  non riesco a dormire, vorrei dormire è domenica.>> Presa dallo spavento della voce di Aiden, Lydia sobbalzò ma Aiden la strinse leggermente più a se e le lasciò dei baci sul collo cercando di calmarla. Quello che ottene? Una Lydia ancora più nervosa. <<Scusa,non era mia intenzione spaventarti. C'è qualcosa che non va?>> Chiese lui.

Troppe. Voleva rispondere lei;ma non lo fece né poteva. Si limitò a sorride anche sapendo che lui non poteva vederla e rispose con una flebile negazione pronunciata dalle sue labbra carnose e rosee. <<Qualche programma per oggi?>>

<<Mia principessa l'unico mio impegno oggi sei tu.>> Lydia si voltò verso Aiden e lo baciò. Forse si, poteva rimetterci qualcosa per Aiden,forse qualsiasi cosa. Forse poteva e voleva amare di nuovo. <<Prima di tutto vorrei essere liberata>>

<<Dici sul serio?Non vuoi proprio passare un po' di tempo con questo bellissimo lupacchiotto?>> Detto questo Aiden premette le sue labbra sottili contro quelle di Lydia,causando il sorriso della ragazza. Infilò una mano nei capelli del ragazzo e con una mossa svelta salì su di lui continuandolo a baciare <<Qualche minuto potrei pure perderlo...>> Diceva fra un bacio e un altro. Non tardò una risposta con un tono di malizia <<Ci vorrà più di qualche minuto>>

***

Mimando ad Aiden di stare in silenzio Lydia rispose al telfono <<Mamma?>>

<<Buongiorno piccola, dormito bene?>> Guardando di soppiatto Aiden aggirarsi per la cucina aprendo tutti gli sportelli la ragazza si morse il labbro <<Certo. Più che bene>>

<<Bene saremo lì per le quattro>>

<<Va bene.>> Le due si salutarono e Lydia chiuse il telefono avvicinandosi ad Aiden che leggeva una scatola. <<Lievito.>> Aiden si girò guardandola confuso <<Quello che stai leggendo. E' lievito,si usa per fare i dolci>> Un sorriso comparve sul volto del ragazzo e Lydia lo fece spostare prendendo dietro di lui due scodelle e un paio di utensili <<Avanti,prepariamo questa colazione.>>

***

Se Lydia pensava che sarebbe stato facile? Oh eccome se lo pensava,ma evidentemente non fu così. Ci misero più di un ora per preparare dei semplicissimi toast che Aiden bruciò più di cinque volte e Lydia non riuscì a preparare dei pancakes senza che lui la distraesse facendole perdere l'obiettivo del momento. Quando però ce la fecero erano più che soddisfatti e Lydia riuscì a soddisfare l'appetito di Aiden, cosa che la rese felice mentre lo guardava mangiare. In fondo,chi mai avrebbe sospettato che un così tenero musetto si potesse trasformare in un mostro alto quasi  tre metri? Proprio nessuno che non fosse a conoscenza dei misteri di Beacon Hills, nessuno che non avesse mille casi da risolvere e non avesse neanche uno straccio di prova,proprio nessuno.

All'orario di pranzo Aiden se ne andò ringraziando mille volte  e perdendo anche tempo.

Perché se ne andò? Una di quelle stupide chiamate che lo facevano tornare nei ranghi. Quelle del suo branco. Il fatto che lei dovesse dividere quel ragazzo con un vecchio uomo ceco e che lo faceva cacciare in seri guai non le piaceva affatto ma per Aiden era la sua famiglia,non solo persone con cui aveva malefici piani; e non poteva eliminare la sua famiglia, anche se cattiva.

Sistemò la cucina, chiamò Allison e insieme andarono in giro. Due normali adolescenti che camminavano per la loro cittadina, o almeno le sarebbe piaciuto pensarlo. Poi vide un pugnale all'interno dello stivale di Allison e notò che lei stessa si guardava sempre in torno cercando di vedere ciò che prima le sfuggiva.

Così fecero entrambe all'inizio, poi si rilassarono. 


Almeno per un po'. 

Angolo Autrice: 

Oddio. 

Sapete quando avete così tanti pensieri per la testa e alcune cose volano via come aereoplanini di carte che avete sudato tanto? Quei piccoli cosini che vi ammazzate a fare e che qualcuno poi distrugge o che scompaiono? Ecco il mio bel progetto. 

Il mio unico amore,quello vero. La scrittura è volata via così. Perché? Perché la scuola mi ha uccisa e dopo ho perso la voglia per alcune cose bruttine. Queste non sono giustificazioni e spero che voi mi perdoniate Spero ancora una volta che questa storia vi sia piaciuta e che vi sia piaciuta in modo di farvi rimanere qualcosa, ma soprattutto che rimarrete con me ancora, anche contro i miei ritardi. 

Baci, Anna. X

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⏰ Last updated: Jul 19, 2016 ⏰

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Riscoprire l'amore.Where stories live. Discover now