Capitolo 20

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Avrei preferito non guardare il telefono e leggere: @dearjackof ha appena pubblicato una foto.
Avrei preferito non aprire quella foto.
Avrei preferito non leggere:"
DEAR JACK. Due percorsi artistici diversi per il cantante Alessio Bernabei e per i Dear Jack."
Avrei preferito non scoppiare a piangere.
Era vero, andai a rileggere mille volte cio che c'era scritto aspettando un: era uno scherzo.
ma non arrivava, non arrivava più. Scoppiai a piangere, la mia mente non ragionava più, cominciai a spaccare i quadri, a spaccare tutto cio che si poteva rompere. Mi faceva tutto schifo, tutto schifo. È colpa mia, solo colpa mia. Non ci sto credendo.
Odio tutto, odio il mondo, odio me, odio tutti.
Mi arrivó una chiamata, era Sofia, forse avrà letto la notizia.
Non gli risposi.
Lei mi richiamó altre dieci volte, alla decima decisi di rispondergli.

Sofia: Ho letto.

A quelle parole scoppiai a piangere di nuovo, non sono riuscita a dire nulla, ha parlato solo lei in quella chiamata, io stavo solo singhiozzando, alla fine ha iniziato pure lei a piangere.
Ho bisogno di lei.

Irene: Scusa ti attacco perchè sto malissimo.
Sofia: Amore io sono qua, per qualsiasi cosa. Scrivimi

Riattaccai alla chiamata. E mi misi sul divano disperata, a versare tutte le mie lacrime.
Marta.
Cazzo, Devo sentirla.
Provai a chiamarla ma non mi rispose, gli scrissi in chat e non mi rispose. Cosi andai da lei a piedi, piangendo, senza più una meta. Arrivai sotto casa di Marta e la sentii piangere da fuori, è colpa mia se è successo questo.
Suonai alla porta, mi apre la porta mi guarda e mi abbraccia.
Scoppiammo a piangere insieme, quell'abbraccio duró ore.
Sto male.

DOPO QUALCHE ORA
tornai a casa, distrutta, guardai in cielo,

Irene: Mamma, Papà, se qualcuno puó sentirmi da laggiù mi risponda, ho bisogno del supporto di un genitore come ogni ragazza che adesso sta piangendo, io non vi ho, non posso avere il vostro supporto.

Era inutile, non possono sentirmi, distrutta, piangendo tornai in casa. E decisi una cosa importante.
Voglio andarmene, non avrei più le forze per vedere Alessio, e gli altri.
presi il telefono e scrissi a Sofia.

Irene: Sofia, so che questa cosa non te la saresti mai aspettata, ma voglio scappare da qui, voglio venire li, non voglio disturbare nulla in casa tua peró.
Sofia: Non dirlo nemmeno per scherzo, tu vieni qua e vivrai da me.

Era tardi ormai, e andai a letto, non riuscii ad addormentarmi nemmeno un'ora, non ce la facevo, mi rigiravo e piangevo.

TRE GIORNI DOPO
Oggi me ne vado da Tarquinia, Oggi dico addio a tutto quello che riguarda Tarquinia.
Arriva la parte che odio di più, gli addii.
Devo salutare Marta e non ho le forze.

Irene: Ciao Marta, vienimi spesso a trovare.

Lei non riuscii a dire nulla, solo a piangere e ad abbracciarmi.
La risaluto, ed è il momento di andarmene.
Mi giro e saluto Tarquinia.
Arrivo all'aeroporto, salgo sull'aereo e adesso mi aspetta un'ora di Aereo. Metto le cuffie e faccio partire la riproduzione casuale.
Dopo un'ora arrivo a Milano, li mi aspetta Sofia. La vedo, Sta correndo verso di me, abbandono le valigie e corro anche io verso di lei, mi ritrovo in un abbraccio, l'abbraccio più bello che qualcuno mi potesse dare, sta piangendo, e sto piangendo pure io....

Vi aspettavo|| Dear JackWhere stories live. Discover now