Non mi sfidare

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Oggi c'è la partita. La mia prima partita come componente dello staff Juventus. Dovrei essere felice, invece no: so che rivedrò Griezmann e, ad essere sincera, preferirei evitare.

Arrivata al Vicente Calderon scendo per la prima volta coi ragazzi a fare il giro del campo in cui la sera avrebbero dovuto giocare. Stava andando tutto bene finchè, quando ce ne stavamo per andare, abbiamo incrociato la squadra avversaria.

Non guardai in faccia nessuno fino al momento in cui Carrasco non mi salutò con la mano con una faccia da "dopo ti convinco ad uscire con me e non solo".

Mi sono fermata. Con me erano rimasti solo Paul, Bonny, Sami e Paulo mentre nell'altra squadra tutti si sono girati a guardare la scena. Anche lui. Il silenzio regnava.

-Ci tieni a quella mano?-

-Ma cos...Ovvio!-

-Allora ti conviene sparire dalla mia vista-

Tutti quelli che non sapevano cosa era successo rimasero a bocca aperta.

Mi girai nuovamente e continuai a camminare verso l'uscita. Ma poi lui riprese a parlare.

-Tanto sei uguale alle altre: due paroline dolci e sei già nel mio letto-

Questo era davvero troppo, mi avvicinai ed eravamo viso contro viso.

-Cosa cazzo credi? Che il mondo è ai tuoi piedi. Non sono una puttana come il qui presente-

-Povera ingenua, credi che questo possa farmi cedere?-

Mi appoggiò una mano sul fianco e tanto bastò per farmi scattare: gli presi la mano e lo feci volare a terra per poi tenere il suo braccio fermo dietro la schiena tirandolo, cosa che provoca dolore.

-Non mi sottovalutare, ti avevo detto di sparire dalla mia vista-

Lo lasciai e, mentre lui si stava alzando, insieme agli altri 4 me ne andai, ma prima mi rigirai un secondo e notai lo sguardo di Antoine su di me e per un attimo i nostri occhi si incastrarono tra loro.


ORE 20:30

I ragazzi sono tutti nello spogliatoio già cambiati e concentrati, così ho deciso di approfittare della situazione per fare un discorso alla squadra e dare la carica:

-Ragazzi, forse non sono la persona giusta per parlarne e forse qualcuno non mi ascolterà nemmeno perché è già entrato in trans per la partita, volevo solo dirvi che noi siamo la Juventus, non degli sprovveduti come qualcuno crede la fuori, non le prime persone passate per strada. Noi conosciamo i nostri punti di forza e di debolezza e riusciamo sempre a sfruttarli al meglio. Io sono sicura che ce la farete: guardatevi tra di voi, negli occhi, e capirete che ho ragione. L'importante è che finita la partita non ci siano rimorsi. Si da il tutto per tutto e si rincorre un pallone anche se perso. Il nostro motto è Fino Alla Fine allora finchè la partita non è finita si prova. Dai ragazzi-

ORE 21:43

Quando stava per finire l'intervallo tra il primo e il secondo tempo mi accorsi di aver dimenticato il blocco degli appunti in spogliatoio; ormai erano quasi tutti in campo ma io dovetti rientrare.

Quando entrai nello spogliatoio mi bloccai. Trovai Antoine con in mano il mio quaderno con un piede appoggiato sopra la panca, come se mi stesse aspettando.

-Ridammelo-

-Oh, non si chiede nemmeno per favore?-

Disse con voce suadente.

LA VITA E' UNA PAZZIA CONTINUA // Antoine GriezmannDove le storie prendono vita. Scoprilo ora