Martedì

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Era arrivato il giorno della grande partita. Non potete capire l'ansia.

L'esame era andato bene e avevo deciso che quello sarebbe stato il mio ultimo anno di università.

Ora mancava la cosa più importante: Come vestirmi stasera??

Chiamai Martina, la moglie di Leo visto che ho stretto un bellissimo rapporto con lei. Insieme mettemmo sottoquadro la casa, ma il vestito che mi convinceva non lo trovavo. Io lo volevo bianco-nero per far capire la stirpe a cui appartenevo, ma non ce ne erano di veramente eleganti quindi dovetti rinunciare, ma dopo la ricerca mi sarei andata a fare un tatuaggio sulla schiena con su scritto: "Fino alla Fine". Questa frase, oltre ad essere Juventina al 100% è molto di più; Fino alla Fine non mollare, Fino alla Fine non rinunciare ai tuoi sogni, Fino alla Fine si te stessa...

Martina conosceva tutti i negozi del mondo e mi portò in uno poco fuori Torino dove andava spesso. Cerano molte cose carine, ma il primo vestito che mi portò fu bianco-rosso, tant'è che le dissi: "Va bene tutto, ma Colchoneros (sono i giocatori e tifosi dell'Atletico, infatti i colori ufficiali della squadra sono rosso e bianco) propio no! Non voglio sentire ragioni". Lei si mise a ridere ma non osò contraddirmi, Dopo un'oretta di ricerca lo trovai:

Devo ammettere che mi piaceva molto e poi Martina mi diceva che quell'abito sembrava fatto apposta per me

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Devo ammettere che mi piaceva molto e poi Martina mi diceva che quell'abito sembrava fatto apposta per me. A dire il vero il mio unico pensiero è che con quell'abito potevo sfoggiare il mio primo e unico tatuaggio, ma pure il vestito ci stava. Pagai il vestito e trascinai la mia amica dal tatuatore. ero molto irrequieta, non avevo mai fatto un tatuaggio, e se faceva male? Fa niente, la mia decisione l'avevo presa.

Cominciò a tatuarmi e devo ammettere che all'inizio sentivo fastidio, ma dopo essermi abituata mi rilassai. Finito era bellissimo. Non era per niente grande, ma spiccava e mi sentivo felicissima della mia scelta.


ORE 19

Era arrivata l'ora di prepararsi per il match. Misi il vestito in una borsa, i tacchi li avrei messi direttamente e andai a sistemarmi: Jeans stretti e la maglia con il mio nome che i ragazzi mi avevano regalato con tutte le loro firme; era il mio piccolo tesoretto. I capelli li feci mossi e per il trucco niente di troppo esagerato: matita, mascara, blush e lucidalabbra. Sono una ragazza molto sportiva e per niente femminile, se mi vesto in modo elegante solitamente è un giorno da segnare sul calendario.


ORE 20:45

Fischio d'inizio: la partita è cominciata. Io sono una capo ultrà quindi potete immaginare il casino. A differenza però di tutti i capi ultrà io non faccio fare nessun coro offensivo nei confronti dell'altra squadra, al massimo dico che se ne torneranno a casa perché siamo troppo forti, ma non è una offesa, le considero stupide e infantili.

LA VITA E' UNA PAZZIA CONTINUA // Antoine GriezmannDove le storie prendono vita. Scoprilo ora