II Capitolo - ( Doppia identita')

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La vita di Lara non era quel che appariva.

Nessuno ( o quasi), sapeva che ogni Venerdi notte, nell'ora in cui gli istinti prevalgono sulla ragione e i sogni si fanno immagini concrete di realta' segrete, l'efficente e composta segretaria di Leonardo Tomaselli gettava sulla poltrona della sua camera da letto i grigi e anonimi tailleur da lavoro per trasformarsi nella conturbante Jasmine, ultima scoperta del corpo di ballo del
" The Secret Club", locale esclusivo alla periferia di Milano. I clienti ignoravano la sua vera identita' , e gli unici segni di riconoscimento che Lara- Jasmine concedeva loro erano una serie di partucche dai colori sgargianti e una maschera di merletto nera.
La pelle di Jasmine era bianca come il latte e dalla sua maschera trasparivano due occhi azzurro scuro come un cielo in tempesta. Lara-Jasmine adorava vestire quei panni di impeccabile seduttrice, provocare le fantasie piu' oscene di quegli uomini cosi potenti, tenerli col fiato sospeso e la bava alla bocca, alla sua completa merce'. Con le sue forme morbide e voluttuose , le sue labbra carnose e invitanti , da qualche mese quella specie di misteriosa dea costituiva l'attrazione principale di uno dei locali piu' trasgressivi e d'elite dell'hinterland milanese. Il " The Secrete Club" era un luogo di incontri spesso ai limiti del lecito, dove chiunque avesse strane fantasie non era inusuale che potesse avverarle . Ma non era un locale accessibile a chiunque: per mottervi mettere piede bisognava che fossi " qualcuno" che contassi, a prescindere dal contesto da cui provenivi. La dentro potevi incontrare , politici, medici , avvocati, ma anche mafiosi. L'importante era possedere un nome con la N maiuscola. Esisteva poi una lista segreta di personaggi "privilegiati" perche' ancora piu' Vip degli altri , ed era a costoro che i propietari del club riservavano i servizi piu'esclusivi. Si trattava di una cerchia ristretta di persone che on virtu' del loro elevato prestigio potevano usufruire , all'interno del club , di una corsia preferenziale lungo la sinuosa autostrada del piacere. Tra quelle mura poteva accadere di tutto senza che in soffio di indiscrezione trapelasse all'esterno.
Sonia era l'unica a conoscere lo scottante segreto di Lara.

Dietro le quinte del The Secret Club, Lara-Jasmine respirava nervosamente.

Mancavano pochi minuti al suo ingresso in scena e quell'attesa rappresentava il momento di maggiore tensione per ogni ballerina degna di questo nome. Tra pochi istanti la vita di tutti i giorni si sarebbe trasformata in un opaco ricordo, in una realtà sovrastata da migliaia di colorate fantasie.

Con estrema cura Jasmine regolò il corsetto e controllò che i copricapezzoli fossero al loro posto. Il seducente costume rosso pieno di lustrini generava un intrigante contrasto con la sua pelle candida e la lucida parrucca nera corvina. Quella sera il costumista aveva scelto per lei un abito più stretto del solito; se l'intento era quello di esaltare le sue curve, ci riuscì perfettamente. Jasmine, con il suo magnifico corpo sinuoso, era splendida e provocante come non mai.

Una voce fuori campo annunciò:

I signori sono pregati di prendere posto. Lo spettacolo inizierà tra cinque minuti.

Quattro magnifici esemplari di uomo, pieni di muscoli e perfettamente depilati, si disposero attorno alla chaise longue, due per lato. Jasmine si sedette, accavallando le gambe con una mossa insolente, da mangiatrice di uomini. Dopo aver salutato la platea lanciando un bacio nel vuoto, chiuse gli occhi: lo spettacolo era finalmente iniziato.

Nel sentirsi tutti quegli sguardi piantati addosso, Jasmine provò un senso di smodata ebbrezza. La musica suadente, il cerchio di luce calda del riflettore, che baciava il suo corpo come un intrepido amante, l'odore misto di pelle appena sudata e di pregiati dopobarba che promanava dal pubblico insinuandosi nelle sue avide narici: l'insieme di tutte queste sensazioni la fece fremere di piacere. Mentre lo spettacolo entrava nel vivo, dentro il locale si respirava un'atmosfera di pura lussuria. I capezzoli di Jasmine si inturgidirono fino a darle una sensazione di piacevole indolenzimento.

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