Capitolo diciotto- Battiti per te

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Fine flashback

Regalai un bacio nel vento ovunque fosse. Gli donai anche la mia anima in quel bacio. "Non vedo l'ora che ritorni qui, con me." Ed in quel momento avrei voluto che la parole si trasportassero nel vento, ad oltrepassare l'orizzonte e giungere in quel posto dove lui era.

Era davvero bruttissimo non aver tutti i giorni il proprio papà, stargli accanto, avere una figura paterna costante. Lui non era qui con me, in questo momento. Ma so che quando sarebbe tornato l'avrei abbracciato tanto forte e sarei stata in grado di trasferirgli tutte le mie emozioni, in un unico tocco.

***

La campanella del cambio d'ora suonò ed io sbuffai perché ero troppo stanca per affrontare altre due ore di studio e di professori, sopratutto.

Osservai i miei compagni che stavano aprendo le cerniere dei proprio zaini per pescare il loro cibo e, ad un certo punto, strabuzzai gli occhi, perché non potevo credere minimamente di aver perso la cognizione del tempo, anche se non c'era da stupirsi con me. Non mi rendevo neppure conto di quanto il tempo passasse così velocemente. Così veloce, non era in grado di mostrare nessun avvertimento, nulla. Scorreva così veloce senza badare a nulla. Talmente veloce quanto importante per sprecare anche solo un minuto della tua vita nel peggiore dei modi.

Feci per andarmene, ma la mia professoressa di biologia mi fermò, ed io imprecai contro di lei mentalmente. Perché se lo avessi fatto vocalmente, molto probabilmente, mi sarei beccata una bella sospensione, nel peggiore dei casi, ovviamente.

-Ilary.- mi chiamò stranamente per nome, ed io mi feci due domande nella mia piccola mente. Cosa doveva dirmi di così importante, mi domandai.

-Senti, so che sei una ragazza molto studiosa. Ed io non vorrei essere troppo fastidiosa, perché so che non c'entro nulla, ma...ecco, arrivo subito al dunque. Non parlo di Beatrice, ma di quel ragazzo che, in questi giorni, si sta mettendo accanto a te disturbandoti in continuazione. Ho paura che possa farti perdere la concentrazione. Non vorrei che proprio adesso, a dicembre, che ci saranno le pre-pagelle tu possa riscontrare dei peggioramenti.- confessò alquanto preoccupata, ma in realtà non doveva esserlo affatto.

In effetti, non capivo il motivo per cui questo ragazzo -di cui non sapevo neppure il nome, perché non mi interessava-, mi chiamava per ogni minima cavolata e a me questa cosa scocciava, ma non gli dicevo mai nulla, per educazione, ma una volta troppo insistente non mi sarebbe più parso brutto quello di sbraitargli contro come una bestia feroce.

Alle volte, sentivo anche il suo sguardo pesante farsi addosso al mio, ma non ci facevo poi così tanto caso, dato che mi limitavo a seguire le lezioni come una normale ragazza studiosa.
Certo, non avevo voti ottimi come nove o dieci, ma semplicemente ascoltavo le lezioni, in modo che, una volta a casa, poi potessi solo dargli una lettura e mi andava bene così. E forse, ritornando al discorso di prima, sarebbe stata una cosa migliore raccontarlo a Bryan.

-Guardi, non si preoccupi. Se questa cosa dovesse persistere, prenderò provvedimenti io.- buttai là, dicendo la verità, ed uscendo per godermi quei pochi minuti di ricreazione rimasti e salutandola cordialmente.
Era strano che un professore si preoccupasse per me, ma d'altro canto era una cosa carina, pensai.

Scacciai quel pensiero e osservai la confusione dei ragazzi che facevano avanti e indietro tra i corridoi.
Mentre, alcuni erano dinanzi le loro ragazze, che a loro volta erano appoggiate in uno stupido armadietto, baciandosi con il corrispettivo ragazzo a più lingua ne metta.

Scrissi così un messaggio a Bryan, seccata da quella visione.

Hey, dove sei? Ti va di vederci?
Ilary

La risposta non tardò ad arrrivare e quest'ultima mi fece sorridere. Lui era in grado di farmi sorridere, d'altronde. Solo lui era in grado di farmi stare bene.

Ti ho cercato in qualche spazio ignoto della scuola. Dove sei? Di solito non stai nell'atrio?
Bryan

•Mi ha fermata quella di biologia. Dopo ti racconto! Che palle, non immagini. E poi ti ho chiesto prima io dove fossi, ahahah. Io sono fuori dalla classe. E devo ammettere che pensavo fossi più intelligente. A quanto pare, mi sbagliavo, cascamorto.

Lo vidi sbucare da un punto che non riuscii ad intercettare neppure io e mi sfiorò le labbra dandomi un bacio appena percepibile. Già questo bastò a farmi tremare le mani. Ero parecchio innamorata, sì.

-Principessa...- mi scrutò con quegli occhi da innamorato, che solo chi lo è davvero può capirlo osservando l'altra persona. -Ti andrebbe di saltare la lezione?- piegò la testa di lato, proprio come un cagnolino, ed io non potei fare a meno di accettare. Era così buffo...

Gli diedi una gomitata -Dovrei aver paura di te. Non mi stai portando in una buona strada. Sai, facendomi saltare la lezione. Potrei pensare che tu sia un ragazzo cattivo!- feci un sorriso sbilenco e poi ripresi a parlare. -Mi dispiace, ma non voglio saltare la lezione. Voglio saltarle tutte!- risi di gusto, prendendolo un po' in giro per l'espressione che aveva assunto in viso. -Andiamo, stupido.- corsi verso i corridoi della scuola ed uscii fuori, assaporando il fresco del pieno inverno.

-Pensavo che fossi seria!- mi seguii a rotta, correndo velocemente e raggiundendomi fuori. Mi fece il solletico e agguantò la presa non facendomi cascare a terra, ma rimanendo metà e metà, ma poi mi alzò e cominciò di nuovo a correre.

-Vieni, sta piovendo!- urlò, incitandomi a seguirlo fuori dalla scuola, in modo che l'acqua piovana potesse baciarci la pelle.
Forse il cielo si stava sfogando, in modo che poi potesse regnare il sole.
La pioggia pura mi bagnava i vestiti ed io ero felice. Bryan rideva a crepapelle facendo un largo giro su se stesso e allargando le braccia. Dio, la sua risata! La cosa più bella è che io amavo la pioggia, e lui la amava insieme a me. Condividevamo anche questa cosa.

-Sai, so che può sembrare sciocco, che si vede molto nei film, ma io ho sempre desiderato un bacio sotto la pioggia.- sorrisi ed i capelli cominciarono a bagnarsi pian piano. Rimasi fissa immobile ad osservarlo. Lui si avvicinò lentamente a me, accarezzandomi una guancia dolcemente e soffiando sulla mia pelle.

-E chi ti ha detto che non lo avrai. Magari sarà pure meglio dei film.- mi fece l'occhiolino e poi si morse le labbra rosse carnose. Io chiusi gli occhi, già pronta ad essere circondata in quel misto di emozioni che solo lui poteva regalarmi. E i battiti cardiaci accelleravano. Erano solo per lui.
-Ti amo.-
-Ti amo anche io.-

Spazio autrice

Capitolo di passaggio!

Non aggiorno da più di un mese, forse? Ma stasera mi è venuta l'ispirazione e ho scritto di getto. Scusate per qualsiasi errore di battitura o di grammatica e scusatemi anche per il ritardo. Vi adoro davvero tanto. Spero che non abbiate tolto dalla biblioteca questa storia e ciauu a tutti, personcine carine.❤❤

La Magia Dei Tuoi OcchiWhere stories live. Discover now