Un'ora dopo, nella toilette delle signore, alcune dipendenti stavano tenendo una sorta di congresso scientifico sulle parti anatomiche di Nicola più adatte per essere leccate, baciate, strusciate. Qualcuna propose persino una scommessa su chi tra loro avrebbe avuto l'onore di dargliela per prima. Le sposate erano le più agguerrite, com'era facile immaginare. Lara le osservava con distacco, quasi si trovasse dentro una campana di vetro da cui le voci di quelle donne giungevano alle sue orecchie ovattate e distorte. Intanto quelle non finivano più di lasciarsi sfuggire sconcerie di ogni genere:

<<Hai visto che braccia piene di muscoli e che culo sodo?>> - stava dicendo Francesca a Susanna, rifacendosi il trucco davanti allo specchio e muovendo i fianchi in modo sensuale, come se si stesse già deliziando della pressione del corpo di quel fantastico uomo.

<<Il signor Nicola ha proprio tanta roba, mamma mia...meno male che è già tornato, quanto e' bello, e sensuale, e affascinante, e soprattutto ricco sfondato!>>

A quella frase tutte le donne proruppero in una risata sguaiata, eccetto una, Lara.

<<E tu non hai niente da dire?>> - la interpellò Francesca, ma Lara la ignorò, prolungando il lavaggio delle mani e sperando che tutte uscissero dal bagno il prima possibile lasciandola sola.


Il giorno dopo Leonardo era in piedi sulla soglia dell'ufficio di Lara.

<< Buongiorno signorina D'Amico.>>

<<Buongiorno a lei signor Tomaselli, spero che il suo viaggio di ritorno sia andato bene.>>

<<Bene è un parolone mia cara. Diciamo che è andato decentemente, nonostante abbiamo organizzato tutto nella massima fretta.>>

<<Buongiorno Leonardo>> - esclamò la voce di Nicola alle loro spalle. Lara non voleva ammetterlo a se stessa, ma quando i suoi occhi si posarono sulla figura torreggiante che stava per entrare nel suo ufficio, non poté negare di trovarsi di fronte all'uomo più bello che avesse mai visto. Nicola, con il suo incedere sicuro e il suo sguardo di ghiaccio, trasmetteva una sorta di energia magnetica che lo distingueva da tutti gli altri uomini. La sua arroganza traspariva sin dal modo di tenere alta la testa, quasi a voler comunicare a chi gli stava di fronte che anche nel torto lui aveva sempre ragione. I suoi folti capelli neri trasmettevano una certa fierezza, una contropartita nobile che bilanciava la sua condotta maleducata.

Come al solito Nicola non degnò Lara del più banale cenno di saluto, limitandosi a gettarle uno sguardo fugace (una frazione di secondo che a lei parve un'eternità) prima di rivolgersi al fratello:

<<Come ti dicevo ieri sera, Leonardo, pare che l'impianto che stiamo per acquisire in Cina abbia misteriosamente preso fuoco. Poiché mi fido pochissimo dei piantagrane che abbiamo piazzato laggiù per concludere l'affare, voglio andare a verificare la situazione di persona.>>

<<Sono d'accordo con te Nicola, ho già convocato un'assemblea straordinaria per le 10:00, vediamo cosa ne pensano gli altri.>> - rispose Leonardo, avviandosi verso il suo ufficio insieme

al fratello.

Dopo quel breve incontro Lara si avviò verso la sala conferenze. Non era compito suo allestire la riunione ma, con il solito garbo, Leonardo le aveva chiesto se poteva occuparsene lei data l'assenza di Susanna. L'atrio era deserto, e Lara si chiese se quel vuoto non fosse la proiezione esatta della sua anima.

Il colossale edificio della Tomaselli Production S.p.A. contava ben sei piani. I pavimenti erano lastricati con una varietà di granito lucido che toccato dalla luce faceva risplendere l'ambiente circostante, mentre alle pareti, di travertino chiaro, erano appese pregiate riproduzioni delle più famose opere d'arte del '900. Lara entrò nell'ascensore e quando le porte automatiche si richiusero schiacciò il pulsante numero 4. La sala conferenze era vuota, e Lara poteva sentire l'eco dei suoi passi mentre si affannava a sistemare tutto quel che serviva per la riunione: posizionò i computer portatili, scelse le slide da proiettare e gli opuscoli da distribuire, orientò il proiettore e si occupò di altri dettagli mentre arrivavano di corsa i ragazzi del servizio catering per approntare il rinfresco.

Odiami Se Vuoi...Where stories live. Discover now