CAPITOLO 4

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I giorni passano come tutti gli altri,io continuo a farmi passeggiate tranquille con i miei meravigliosi auricolari e Sky.
Tutto normale.
Passavo sempre davanti al Gran Canale e ogni volta che ci passavo sentivo un brivido e mi chiedevo che cosa se ne sarebbe stato di me se nei paraggi non ci fosse stato nessuno.
Come avrebbe fatto Sky senza di me?
Vabbe apparte gli scherzi,ho passato davvero un brutto colpo.
Continuo la giornata passeggiando tra le campagne.
Torno a casa verso le 19:00 e mia mamma ha già preparato la cena.
Porto Sky in giardino e vado a cenare,dopodiché vado in camera mia e leggo libri a caso.
<<tesoro,io e papà stasera dobbiamo portare la nonna in ospedale,Perché non sta per niente bene,e penso che staremo lì tutta la notte fino alle 6:00 di mattina.Ti devo trovare una babysitter?>>mi disse la mamma.
<<povera nonna...comunque NO NIENTE BABYSITTER mamma,lo sai bene che me la caverò,non ho più 8 anni e posso benissimo stare sola in casa.Apparte che devo dormire,cosa vuoi che faccia?Comunque ciao mami,e manda un bacio alla nonna da parte mia>>dissi.
La mamma e papà andarono dalla nonna e io FINALMENTE rimasi sola in casa(beh sola no,c'era anche Sky)
Erano le 21:00 quando mi addormentai con il telefono in mano e la finestra aperta.
Mi svegliò Sky,abbaiando e ululando.
Ed erano le 2:00 di notte.
Dalla finestra sentivo qualcuno vomitare,implorare e chiedere aiuto.
Fuori c'era freddissimo nonostante fosse estate.
Mi affacciai alla finestra e vidi una figura umana vestita in nero,accovacciata per terra.
Non sapendo cosa fare chiusi Sky in casa e uscii con una padella in mano.(solo per difendermi)
Mi avvicinai lentamente alla persona che tremava e mi resi conto che era Athos,il ragazzo impertinente che mi aveva salvata.
È venuto qui da me.
Si ricorda dove abito?
Però sta davvero male.
Lo presi per mano,per farlo alzare,le sue mani erano veramente molto gelide.
Lo portai in casa e gli diedi una coperta in pile e una tazza di the caldo.
Aveva gli occhi iniettati di sangue.
Era pallido e si vedeva tantissimo cosa aveva.
<<E così ti droghi>>riuscii a dire.
Lui mi guardò.
<<hai ragione>>disse.
Mi guardò fisso negli occhi,mentre io lo guardavo come se fosse un mostro.
Comunque sia non dovevo avere paura.
Con tutto quello che aveva vomitato avrebbe già dovuto smaltire tutta la sbornia che aveva assunto.
Quando mi guardava,aveva uno sguardo dolce.
Non era come la prima volta che ci siamo visti.
Lo feci sedere,vicino a me, in cucina e non so perchè ma mi raccontò il motivo per cui si era dorgato e questo mi fece piacere,Perché voleva dire che si fidava di me.
Mi disse che i suoi genitori litigavano veramente molto spesso e che suo padre picchiava sua madre, tanto che la fece morire.
Suo padre finì in carcere e lui vive da solo ma i ricordi di questo episodio lo tormentano anche nei sogni.Per questo motivo si droga.
In questo momento è molto dolce e ha la faccia assonnata.
È molto carino anche di notte.
Mi parla gentilmente e mi ringrazia di averlo salvato.
Sono stanca quindi torno a letto.
Sento Athos muoversi nel divano in salotto ma non faccio nulla.
Non posso farci niente,non dovevo nemmeno farlo entrare.
Se i miei genitori lo sapessero mi caccerebbero di casa.
Però insomma...mi faceva così pena e i suoi occhi...i suoi fantastici occhi.
Ho le farfalle nello stomaco.
Non sono innamorata.
E poi lui è troppo grande.
Comunque vado a letto e dormo per il resto della nottata.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 05, 2016 ⏰

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