capitolo 3 (part-1) fuga

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Dopo aver mangiato in una pizzeria ritornammo a casa per i preparativi.
Decisi che non era il momento di pensare ad un ragazzo che non conoscevo nemmeno.
Ci facemmo un lungo bagno caldo e credetemi quando vi dico lungo; solo Lola ci mise tre ore precise!
Io un'ora e mezza ma lo so che mi capite.
Iniziammo a fare le valige che erano le 5, quindi io decisi di cambiarmi prima di iniziare.
Indossai dei pantaloni neri skinny con le ginocchia strappate, una t-shirt bianca con delle righe grige, una giacca di jeans, una collana con una chiave come ciondolo, un orologio nero e le All-star bianche alte.
Legai i capelli in una coda alta e, come mio solito, non mi truccai.
Lola invece indossò una gonna nera, un maglioncino verde acqua come la cover del suo telefono, un braccialetto di pelle nera, degli stivaletto neri, un berretto nero e una pochette sempre nera. Lasciò i suoi capelli sciolti.
"Prima di iniziare ragazze, vi chiederei di ascoltarmi"disse Sandra facendoci sedere.
"Prima di tutto, siete bellissime! Sono fiera di voi" ci sorrise materna.
"Allora, voi sapete i casini che ci sono in questi tempi vero?" Iniziò.
Sì, tutto lo sapevano. C'erano delle persone, i Sarkes, che si divertivano a fare del male ad altre persone innocenti. Loro vorrebbero domina tutte le terre del mondo, non avendo pietà di nessuno. Poi c'erano i Ribelli, chiamati anche Spooky, che erano contro a tutti e due i movimenti, i Pacifici e i Sarkes. Erano odiati e loro odiavano.
"Ci sono state molte imboscate e molti attacchi da parte dei..." " I SARKES, SI SALVI CHI PUÒ" urlò una persona fuori.
Ci affacciammo tutte e tre nella finestra con sguardo preoccupato.
"Presto ragazze nascondetevi!"ci spinse Sandra.
Io corsi verso la scrivania mentre Lola e sua madre andavano di sotto.
C'era un cestino di legno con sopra delle scatole di scarpe.
Entrai velocemente sistemando poi le scatole sopra la mia testa.
Era tutto buio e ringraziai il cielo di non soffrire di claustrofobia.
Sentii delle urla in piazza e in casa, segno che avevano preso Sandra e Lola.
Mi tappai le orecchi per concentrarmi e non entrare in una crisi di pianto.
Udii dei passi che entravano nella stanza e smisi di respirare.
Passarono molti minuti finché non trovai che qualcuno stava per togliere le scatole.
" Andiamo Jp, è impossibile che ci sia qualcuno, se ci fosse un bambino avrebbe già pianto e una persona grande non può entrare in una cosa così piccola."
Perché tu non sai che una persona magra può entrare ovunque, cretino.
Spazio autrice:
Come va piccoli amalfitani?
Mi scuso per l'attesa e per gli errori che ho fatto ma scrivere questo capitolo in aereoporto e un pezzo in aereo non è il massimo.
Comunque ora vi devo lasciare (non interessa a nessuno!) stupida vocina di sto broccolo...
Anyway, Hola and see you soon!

Amalfi

Spooky || Amalfi S. GrayWhere stories live. Discover now