8. Fine quarto anno

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-Williams scendi da lì, non sei una scimmia- disse il mago guardando la sua alunna che si trovava attaccata ad uno dei rami dell'albero.

Arya sbuffò, sempre lo stesso commento ogni qual volta si arrampicasse su di un albero. 

-Deve prendere le bacche di trina di luna. Se scendo da qui saltando si romperanno- disse lei tenendo in mano il sacchetto e ignorando il commento del professore.

Il mago lo fece levitare dolcemente nella sua mano e lo ripose nella tasca degli ingredienti prima di tornare a concentrarsi su Arya.

-Tu non ti lanci da nessuna parte. Non ti riattaccherò qualche arto dopo la caduta. Adesso trovò una soluzione e ti faccio scendere io-

Arya sbuffò e disse con la voce più solenne che avesse mai usato in 14 anni di vita- Professore so quello che faccio, se lei si sposta dalla traiettoria del lancio sarò a terra nel giro di qualche secondo...deve fidarsi di me-

Piton inarcò un sopracciglio. Per quanto non potesse credere alle parole di Arya, sapeva che l'istinto di conservazione di un serpeverde era sempre molto forte e davvero molto spiccato in quella ragazza. Si tolse dal punto in cui si trovava, pronto con una fiala di dittamo in mano a ricucire qualche ferita quando la ragazza si lanciò dal ramo e rotolando si rialzò in piedi, senza neanche un graffio.

Severus Piton era rimasto scioccato e Arya rise di quella sua espressione così inusuale. -Faccio parkour durante l'estate professore. Mi ero dimenticata di dirglielo- disse lei ghignando.

Piton riprese il suo cipiglio severo borbottando- Folle marmocchia insolente-

Il mago si incamminò verso gli altri ingredienti che doveva prendere e quando finirono si materializzarono di nuovo fuori dai cancelli di Hogwarts. Pranzarono nella sala grande ognuno al proprio tavolo e poi si diressero insieme verso i laboratori.

-Distillerai alcune pozioni per l'infermeria mentre mi occupo di un'altra cosa- disse il mago.

Andarono nell'aula di pozioni e si misero al lavoro uno accanto all'altra.

La stanza era immersa nel silenzio, chiunque fosse entrato avrebbe detto che i due maghi che stavano lavorando non si conoscessero affatto. Eppure trovavano entrambi quell'atmosfera tranquilla molto utile per lavorare, non c'era bisogno di parole per capire che in realtà professore e alunna avevano instaurato un rapporto di fiducia reciproco. Quel silenzio valeva più di mille parole...significava che stavano bene insieme e che avrebbero potuto passare momenti come questo anche tutti i giorni.

Piton era stupito dal comportamento della giovane. La ragazza era riuscita a far breccia nella sua corazza con il tempo. La timidezza di quel viso e la voglia di mettersi alla prova lo avevano lasciato spiazzato. Ma forse era stata proprio l'innocenza di quella fanciulla e la sua genuinità ad averlo coinvolto così tanto. Si sentiva in pace con se stesso quando era con lei, una sensazione che non provava da tanti anni ormai.

Quando la ragazza terminó la sua pozione, si affacciò al calderone del mago per vedere su cosa stesse lavorando il suo professore. Rimase sorpresa alla vista della pagina aperta sulla pozione Antilupo. Guardò il professor Piton e poi si ricordò che lui stava facendo la pozione per Lupin.

Aspettó il tempo di fermentazione della sua pozione e quando il mago mise giù il mestolo lei chiese- É per il professor Lupin vero? La pozione...-

Piton la guardò di traverso- Come fai a saperlo?-

-Intuizione- disse lei.

Intuizione, davvero Arya...più che altro la lettura di un libro.

-Lei che fa da supplente a Lupin lo scorso mese perché il professore era malato proprio quando c'era la luna piena...oppure le cicatrici che ha sul viso. Adesso ho visto la pozione che sta preparando...non è stato difficile arrivarci- ripose Arya alla domanda inespressa di Piton.

Finirono quasi due ore dopo e misero a posto i calderoni.

-Molto bene Williams, 20 punti a serpeverde per il tuo aiuto di oggi. Puoi andare. Ci vediamo a lezione- disse il mago.

Arya salutó e prima di uscire dalla stanza sentì la voce di Piton che diceva- Grazie Williams-

Arya infiló la testa nella stanza sorridendo -Grazie a lei professore-

**********

Intanto tra serate con la McGrannit passate a bere the e feste clandestine nel dormitorio serpeverde, i mesi passarono velocemente e quella mattina tutti gli alunni della scuola si diressero verso il treno per tornare a casa.

Arya e Gideon presero posto in uno scompartimento vuoto e aspettarono i loro amici. Il viaggio fu davvero piacevole e arrivati a King's Cross ognuno andò per la propria strada.

Intanto anche quell'estate passó in fretta e dopo due settimane di vacanze, un gufo voló dalla finestra della sua casa e atterrò con un tonfo sul tavolo. Portava un pacco davvero pesante.

Arya aprì la carta e si ritrovò a fissare due libri di medimagia. Poi prese il biglietto e lo lesse

Ho pensato che avresti potuto trovarli interessanti. Buone vacanze

Severus Piton

Arya rimase esterrefatta e presa piuma e pergamena rispose al professore.

La ringrazio molto per i libri. Ne farò un buon uso. E buone vacanze anche a lei professore

Arya Williams.

Spedì la lettera e guardò il gufo sparire nella cortina di nuvole della Londra urbana.

Piton lesse la lettera della ragazza e sorrise amaramente. Non avrebbe passato delle buone vacanze lui...il marchio nero stava riprendendo colore e aveva paura che potesse ricominciare tutto da capo.

Nota autrice:

Salve potterheads,
sto leggendo i commenti che mi lasciate e vi ringrazio davvero tanto per tutto l'affetto che mi dimostrate ma soprattutto sono contentissima che la storia vi piaccia...questa mattina sono andata in libreria e ho comprato questo bel libro

Comunque, sto sclerando malissimo perché è un libro stupendo! Voi lo avete già letto o aspettate l'edizione italiana? Fatemi sapere

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Comunque, sto sclerando malissimo perché è un libro stupendo! Voi lo avete già letto o aspettate l'edizione italiana? Fatemi sapere...un abbraccio❤️

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