NOVELLE ONLINE

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NOVELLE ONLINE

DI

DOMENICO DE FERRARO

RACCONTI ONLINE

Prefazione

Novelle online è una raccolta di racconti pubblicatisu vari siti di scrittura letteraria gratuiti. Raccoglie circa quaranta brevi racconti Fantasy e di Fantascienza scritti nel corso degli anni 2010 -2011. Personale ricerca espressiva di rappresentare una realtà fenomenologica e onirica, una dimensione fantastica che allieti il lettore e lo faccia al contempo riflettere sui mali dell’odierna società , ma non voglio prolungarmi oltre nel descrivere il particolare spirito creativo che ha animato la compilazione dei suddetti racconti vi lascio subito alla lettura dei testi sperando di essere riuscito con l’arte del narrare l’incredibile con dolci suadenti immagini.

Domenico De Ferraro

L'ACCHIAPPASOGNI

Quando ho voglia di sognare e di dimenticare l'orrore di questo mondo salgo sulla cima di uno dei sette colli, da lì posso ammirare tutta la città che s'apre sconfinata senza mai fermarsi all'orizzonte . Strade strette che si alternano ad ampie strade percorse da signori eleganti e colti con indosso calde pellicce; seduti nelle loro belle macchine ove puoi tro-vare di tutto, bottiglie di liquori , sigari cubani , televisore e computer .Le lussuose macchine passano per strade sporche e deserte, percorsea piedi da gente di ogni nazione , immersa nei loro pensieri ,indaffarata nelle loro affanni quotidiani , c'è chi insegue una sua ida-a ,qualcun'altro un immagine felice , un altro ancora un profumo sottile che esce da un forno di dolci che t'afferra alla gola e ti trascina con es-so fino al negozio. In un vicolo oscuro che sembra non aver mai fine , ci vive Gino che fa uno strano mestiere ,l'acchiappasogni .Ogni giorno va in giro per la città cercando di catturare con il suo retinoI sogni trascorsi , spesso ne trova alcuni assai brutti, incubi orrendi che qualcuno ha gettato fuori dalla sua vita e non ne vuol più sapere, abbandonati per strada tra la folla o sulla fermata di qualche autobusda qualcuno e poi scappato via senza alcuna intenzione di riprenderli. Di brutti incubi Gino l'acchiappasogni a ogni ora ne trova parecchi, ad ogni ora del giorno egli li porta fuori in città nella zona dei castelli per seppellirli in una buca profonda mille metri , sotto una grande quercia , chiusi in un barattolo di vetro ben sigillato .Mentre i sogni felici , quei pochi in circolazione ,quando ne prende uno lo porta a chi ha desiderato tanto averne uno , vendendolo spesso a un buon prezzo. Gino aveva una zia mezza fattucchiera , che da picco-lo gli aveva insegnato molte cose sulla magia , come saper fare filtri , incantesimi o leggere nel palmo della mano , acciuffare sogni ovviamen-te e saperli imprigionare nei barattoli di vetro.Quando morì sua zia all'età di cento cinquanta anni lui ebbe in eredità il suo cagnolino parlante, che aveva, però un grave difetto quello d'essere un gran chiacchierone e di non saper smettere di parlare quando inizia , lo fa per ore intere , sa di tutto e di tutti , conosce ogni difetto, ogni pregio di ogni singolo abitantedella città. Causa di ciò Gino non amava molto portarlo con sé per non fare qualche brutta figuraccia con chi incontrando per strada , sentisse parlare il suo cane dei fatti altrui. Gino aveva un sogno, sposarsi, avere una compagna, ma il sogno più grande era quello di diventare padred'una numerosa prole.Un giorno, riuscì a catturare un sogno d'amore, dalle parti di San Gio-vanni Laterano, forse, pensò, scappato dal cuore di qualche turista o pel-legrino di passaggio per la città eterna. Cosi dopo tante peripezie e con l'aiuto del suo cagnolino parlante riuscì a trovare la fanciulla di quel so-gno , abitava in una modesta casa ,verso Porta Portese, insieme alla madre e faceva la commessa.Era molto bella e quando Gino la vide se ne innamorò subito.Per giorni interi la seguì , divenne la sua ombra e quando ebbe il corag-gio di dichiarargli. il suo amore, era ormai troppo tardi,lei s'era fidanzata di già con Romoletto il figlio del macellaio e s'era promessa sposa a lui per la fine di quell'anno . Amareggiato ,rassegnato per quell'amore non condiviso , Gino sentì una pugnalata. nel petto che gli trafisse il cuo-re , corse come un disperato verso la grande quercia , cercando d'afferrare quel suo brutto incubo per imprigionarlo in un barattolo di ve-tro e gettarlo nella lugubre fossa,ma vi cadde dentro precipitando fino al centro della terra lasciando per sempre così questa terrena esistenza.Ora rimasto solo senza un padrone, il suo cagnolino va narrando a o-gnuno che incontra, mentre prende la metro, ma pochi lo credono e qualcuno lo prende pure in giro.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 05, 2011 ⏰

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