Litigio 1

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Lui: Nate. 

Lei: Jade.

*Jade*

Nate appena entrato in casa aveva sbattuto la porta.

Jade: porca miseria, la vuoi smettere di sbattere qualsiasi cosa ti passi davanti alla faccia?!

Nate: senti, non è proprio il momento.

Jade: oh, sentiamo allora. Quale sarebbe il motivo per cui mi hai trascinata fuori dal locale?
C'erano tutti i nostri amici che ci guardavano, e tu intanto mi hai presa letteralmente in spalle senza motivo.

Nate: sei così stupida.

Jade: ah io stupida?! Non mi hai ancora spiegato il motivo della tua reazione. Avanti.

Cazzo. Nate in macchina non mi aveva neanche rivolto la parola, mi aveva solo posato sul sedile e mi aveva allacciato la cintura, cosa che sapevo fare anche da sola, Pff. E mi aveva detto con tono freddo che ne avremmo parlato una volta arrivati a casa.

Nate: dannazione! Ti stavi fottutamente strusciando addosso a quel tizio in pista.

Jade: ma cosa vuoi? Stavo solo ballando. Mi ha trascinato Jesy. Io non volevo nemmeno muovermi dopo tutti i drink che avevo preso. *gli urlai contro, mentre mi avvicinavo sempre di più a lui e minacciosamente con le mani sul suo petto, lo spingevo contro la parete*

Ma lui ribaltò tutta la situazione.

Fece in modo che fossi io quella contro il muro e senza via di scampo.

Prendendomi dai polsi e alzandomi le braccia sopra la mia testa.

Ero completamente bloccata.

Nate: Fanculo. Sei mia ok? Sia chiaro. Mia.

Jade: ovvio che sono tua ma dovresti smettere di fare il geloso.

Nate: SMETTILA. NON DIRMI QUELLO CHE DEVO FARE.

Jade: E TU SMETTILA DI DIRE COSE SENZA SENSO. IO AMO TE, SOLO TE. E DOVRESTI AVERE FIDUCIA IN ME. NON TI TRADIREI MAI.

Nate: NO, FORSE NON CI SIAMO CAPITI.

Nate iniziò a stringere con più forza i miei polsi, attorno alle sue grandi mani.

Nate: Non mi hai già ascoltato questa sera.
Ti avevo detto di non metterti un vestito così dannatamente sexy, e tu cosa hai fatto? Ovviamente, l'hai messo. Ti ho detto di non truccarti esageratamente e tu ovviamente, lo hai fatto. Ti ho chiesto di non metterti i tacchi e tu, come sempre non mi hai ascoltato e li hai messi.
Dio santo mi farai impazzire.

Jade: BEH SCUSA MA NON C'ERA BISOGNO DI FARE TUTTA QUELLA SCENATA. DAVANTI A TUTTI.

Nate: SMETTILA CAZZO. VORREI VEDERE TE SE IO CI PROVASSI CON UN'ALTRA O SE DURANTE LA SERATA AVESSI PRESO DAI FIANCHI UNA RAGAZZA MAI VISTA. MA NO, IO NON FACCIO IL PUTTANIERE. NESSUNA IN QUEL LOCALE QUESTA SERA HA FATTO LA PUTTANA COME TE.

A quel punto me ne andai al piano di sopra, liberandomi dalla sua presa.

A quelle ultime parole abbassai la testa, gli occhi erano ormai pieni di lacrime e non volevo per niente esplodere davanti a lui.

Nate: Jade, aspetta.

Aveva detto Nate quando mi aveva visto in quelle condizioni. Si era appena reso conto della cazzata che aveva appena detto.

E io mentre salivo le scale non dissi niente.

Mi chiusi a chiave nella nostra stanza.

Lui sapeva che quella notte avrebbe dormito sul divano. Ed era quello che si meritava.







Erano le 11:30 ed ero appoggiata alla porta con tutto il trucco colato e ormai asciutto sulle guance.

Nate provò a bussare alla porta, e ad aprirla. Ma l'avevo chiusa a chiave.

Nate: amore, piccola. Mi dispiace. Prima ero arrabbiato non volevo dire quelle cose.
Mi dispiace. Mi apri?
Ti prego, facciamo l'amore, ti faccio le coccole o ti bacio fino a svenire se vuoi. Risolviamo per favore?

Non dissi nulla, avevo un dannato bisogno delle sue coccole.
Quelle che ci facevamo sotto le coperte durante la notte.

Avevamo un letto così grande ma alla fine lo occupavamo solo la metà perché eravamo così vicini da non respirare quasi più.

Cosa che mi piaceva, ovviamente.






Ero sul letto della nostra stanza e non riuscivo a dormire. Avevo bisogno di lui.

Sapevo che il giorno dopo lo avrei perdonato, come faccio sempre.

E se avevo così bisogno di lui in questo momento, perché non perdonarlo adesso?

Scesi dal letto, vestita da casa. Con una maglietta di Nate estremamente larga e con solo dei pantaloncini e calzini ai piedi.

Girai la chiave della porta e piano piano senza fare rumore scesi le scale e andai verso il divano, al piano di sotto.

Nate stava dormendo e non volevo svegliarlo.

Oh insomma, chi voglio prendere in giro?

Mi sedetti a cavalcioni su di lui e mi abbassai, tendendo le mie mani sul suo petto, come appoggio.

Iniziai a mordergli il labbro inferiore e piano piano iniziò ad aprire gli occhi.

Nate: cazzo, quanto sei bella.

E ricambiò il bacio, o meglio. Iniziò anche lui a mordermi il labbro. Fino ad approfondire sempre di più.

Nate: mi hai perdonato?

Jade: se no, non sarei qui, stupido.

Nate si mise a ridere.

Jade: amo quando ridi e adesso sai di cosa ho bisogno?

Nate:mhhh, di cosa piccola?

Jade: di coccole amore.

Nate: allora andiamo sul nostro bel lettone e iniziamo questa sezione di coccole per la mia piccola.

Jade: *risi come una stupida* che deficiente!

Nate: un deficiente che ti ama da morire.

Jade: sono tua?

Nate: solo mia.







Hi! Ora vi stresso pure qui😊😂

No dai a parte gli scherzi, ho deciso di scrivere questa raccolta di One shot perché se non lo sapete AMO ALLA FOLLIA i litigi per poi finire a farsi le coccole e tutte queste cose sdolcinate.

Scusate come sempre gli errori ma nemmeno quando rileggo riesco ad individuarli.

Ci vediamo nella prossima One shot e spero che Nate e Jade siano di vostro gradimento ahah

Ciaoo💞

Litigi ||One Shots||Where stories live. Discover now