Gli amici di mio fratello || MATES || ( completa )

FLASHBACK

- no, finché non mi dici che hai-
Ribatte

La sua presa si fa sempre più forte e il dolore aumenta, io raggiungo la porta ma il ragazzo non mi lascia

- non ti voglio vicino, mollami -
Sputo acida

- ti prego parliamo -
Mi supplica

- prima molla la presa -
Lo ricatto

- va bene -
Annuisce liberandomi il polso

- non voglio più sapere niente di te -
Affermo chiudendogli la porta in faccia

-Emma....-
Grida il mio nome

------------------THE END -----------------

- vattene -
Afferma voltandomi le spalle

Io obbedisco ma il mio pensiero principale è 'scusa'.
Torno a casa con le lacrime agli occhi che asciugo ripetutamente per non farle notare.
Suono il campanello e ad aprirmi vedo Stefano che ha sul viso un'espressione preoccupata

- Emma........ Che hai?-

Io corro in camera con il viso inumidito dalle lacrime.
In lontananza rimbomba la voce di Stefano che mi chiama continuamente.
Mi chiudo a chiave dentro la stanza e mi butto sul letto a pancia in giù  coprendomi il viso con un cuscino.
Quel ragazzo era come una droga per me ed io ero finita in overdose, ma ora mi tormenta.

Toc toc

Mi nascondo meglio con il cuscino mentre qualcuno entra in camera mia.

- Emma vuoi parlare?-
Mi chiede la figura maschile in piedi sulla soglia della porta

Alzo gli occhi e capisco chi è quel ragazzo

- se ti va -
Rispondo prendendo un fazzoletto

Gli faccio un po' di spazio e si siede vicino a me sul letto

- perché piangi?-
Mi domanda con voce persuasiva

- è una lunga storia, più brevemente per colpa del mio ex -
Gli racconto

- e chi è?-

- credo che lo conosci...... Lorenzo Ostuni -
Gli rispondo

- certo che lo conosco, Favij. È lui che ti ha reso così?-
Chiede stringendomi la mano

Annuisco senza parlare.
In quel momento Stefano apre la porta

- disturbo?-
Chiede mio fratello con un sorrisetto malizioso mentre guarda le nostre mani intrecciate fra di loro

- no no -
Nega il ragazzo vicino a me

- vi volevo chiedere se vi andava di mangiare con noi al sushi -
Ci propone Stefano

- io passo -
Rispondo mentre mi sdraio sul letto

- te Surry? -

- resto con lei -
Afferma

- non sei obbligato, lo sai -
Gli specifico

- lo so -
Dice convinto

- va bene, noi torniamo verso le 10-11 -
Spiega mio fratello prima di uscire dalla porta

Io mi giro verso il ragazzo e cambio discorso

- ma ti chiami Surry?-
Chiedo confusa

- Surry è il mio nomignolo, in realtà io mi chiamo Salvatore -
Mi spiega

- e sei di Napoli -
Lo interrompo

- già, lo hai capitolo dal nome-
Finisce la frase

- adoro il cibo di quella città -
Sospiro con un sorrisetto sul viso

- è fantastico, tu invece dove sei nata?-
Mi domanda incuriosito

- a Roma, ma non ne vado fiera-
Rispondo facendo apparire un'espressione triste sul mio volto

- non essere triste, ora stai con noi a Milano -
Cerca di farmi tornare il sorriso, e ci riesce

- infatti, facciamo un giro?-
Domando facendogli gli occhi dolci

- certo, mi preparo -
Dice prima di uscire dalla porta

Mi alzo dal letto e prendo dall'armadio un vestito lungo fino alla metà della mia coscia, formato dalla prima parte simile ad un top monocolore nero e una gonna bordeaux, accompagnato da un maglioncino leggero e bianco.
Vado in bagno mi rinfresco con l'acqua della doccia, mi trucco con del rossetto sul rosso scuro, matita e infine mascara.
Aspetto Salvatore in salotto seduta sul divano e da dietro sbuca Sascha

- mi hai fatto prendere un colpo -
Ammetto ridendo e appoggiando una mano sul petto

- dove vai così bella?-
Mi chiede ansimante

- Salvatore mi fa fare un giretto della città -
Gli rispondo con un sorrisetto

- a proposito.......... per quella cosa di ieri sera?-
Dice a gran voce

- shh, abbassa il tono -
Lo zittisco un po' imbarazzata

- rispondimi -
Afferma con un'espressione maliziosa sul viso

- ero ubriaca -
Mi giustifico

In quel momento Salvatore esce dalla stanza, è stupendo in jeans e maglietta, anche se è uno stile casual

- ne riparliamo domani -
Dice Sascha lasciandoci soli

Il ragazzo mi si avvicina

- sei stupenda -
Sospira sognante

- anche tu, vuoi andare?-
Gli chiedo ansimante

- certo -
Annuisce prendendomi la mano