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Mi svegliai ed erano le 4 di mattina, perfetto per iniziare la giornata.
Perché mi devo alzare così presto.

Andai in cucina per prendermi un bicchier d'acqua, tanto per far qualcosa.
Appena arrivai in cucina, invece di bere, mangiai un biscottino.

Il telefono stava squillando e vidi che lo sconosciuto mi aveva mandato dei messaggi.

<So che sei sveglia.

Bravo, ora vuoi
anche il premio
Nobel?>

Posai il telefono, ma poi vidi che lo sconosciuto mi aveva risposto subito.

<Non fare la scontrosa
con me.

Scusa?
Ma chi ti credi
di essere?>
Madonna, ma proprio
un principessino
mi doveva scrivere?>

Posai il telefono e andai sul divano.
Mi stesi sul divano e dopo un po' di tempo mi svegliai.

La mattina decisi di andare con mia sorella a un centro commerciale che a lei piace tanto.
Mi misi un paio di skinny strappati, una maglia nera con scritto 'game over' e le mie bellissime superstar.

Mia sorella era giù che mi aspettava.
Ci avviammo verso il centro commerciale e per tutto il viaggio, nessuno parla.

Arrivammo al centro commerciale e lei si fionda subito da Zara.
Sbuffai e andai al H&M.

Entrai e trovai subito delle bellissime cose.
Era così strano che trovai tante cose belle dato che a me non piace niente.

-Qui non c'è niente che ti starebbe bene-disse una voce ridendo.

Mi girai e vidi Rebecca.
È sempre così perfetta.
È sempre così imbecille.

-Ma vedi che quel vestito deve mettere in risalto le tette, ma te non ce l'hai-continuò riferendosi al vestito che avevo in mano.

-Ahh io?-dissi scoppiando a ridere.

Lei mi guardò confusa.
Io risi di più.

-Quei push up invece di usarli per le tette, usali per il cervello che forse si alza il tuo quoziente intellettivo-continuai.

Lei si arrabbiò e uscì dal negozio.
Ti sta bene brutta stronza.
Poi me ne andai anche io, dopo aver preso quel vestito che criticava Rebecca.

Cercai il telefono nella borsa e dopo un po' lo trovai.
Avevo un messaggio da parte dello sconosciuto.
Ma quanto romperà?

<Tu adori questo
principessino.

Scossi la testa e decisi di non rispondergli.
Andai su rubrica e chiamai mia sorella.
-DOVE CAVOLO SEI?-dissi appena rispose alla chiamata.
-Da starburk.
Ah c'è anche Shawn, sai l'ho salvato dalle ragazzine-disse.

In sottofondo c'era Shawn che diceva: "ehi sono delle fan non semplici ragazzine."

Risi e staccai la chiamata.
Mi diressi verso starburk che era vicino a dove ero io.

Appena li vidi andai da loro.
Mi sedetti davanti a Shawn, dato che i posti erano tutti occupati.
Era alquanto imbarazzante la situazione, dato che ieri Shawn mi ha baciato.

-Okay.... Io vado Maryl dopo andiamo a casa, ti aspetto all'ingresso-disse mia sorella prima di correre via.

Io e Shawn si rimase lì in silenzio.
Io non volevo dire niente a lui ed esso non voleva dire niente a me, o almeno credo.

-Maryl... Scusa per il bacio di ieri.
Io... Non so cosa mi sia passato per la testa.
Perdonami-si scusò.

-Tranquillo-dissi.

Mi alzai, l'abbracciai ed andai da mia sorella.
Per tutto il viaggio mia sorella mi ha fatto tantissime domande.
Veronica, prima o poi ti mando al manicomio.

Arrivate a casa mia mamma era già tornata dal lavoro e vidi che era a fare una torta.
Appena entrai in cucina sentii che diceva non cose molto carine.

-Qualcosa non va?-dissi sulla stirpe della porta.

Lei si girò e scosse la testa.

-Potresti andare dai Dallas e dire se, gentilmente, ti prestano lo zucchero a velo?-disse.

Appena sentì il nome Dallas rimasi in mobile.
Come pretendeva che io vada da loro a prendere lo zucchero?
Mamma, ma sei impazzita?

-Dai Maryl, non dirmi che dopo anni non ti sei scordata di Cameron?
E poi la prossima settimana sono qui a cena-continuò.

Avevo capito bene?
Loro la prossima settimana sono qui a mangiare da noi?

Senza dire nulla mi recai alla porta per poi andare a casa Dallas.
Suonai il campanello ed apri la porta Sierra che mi si catapultò addosso.

-Maryl, non ci posso credere è anni che non ci vediamo.
Sei sempre stata chiusa nella tua stanza non è così?- disse dopo essersi staccata da me.

Annuì.
Lei sospirò e mi portò dentro casa.
Era tutto come l'ultima volta che entrai.

-Io volevo solo un po' di zucchero a velo se lo avete-dissi.

-Come solo lo zucchero a velo?
No, no, tu resti anche a cena-disse Sierra entusiasta.

-NOOOO-urlai.

Lei mi guardò confusa.
SIERRA MI PIACE SEMPRE TUO FRATELLO, SVEGLIA.

-È solo che mia mamma ha fatto una torta e poi ha detto di tornare presto.-continuai.

Lei annuì e si diresse in cucina.
Tornò con una bustina di zucchero a velo e me lo porse.

-Grazie ora vado-dissi.

Lei annuì e mi apre la porta -Allora a mai più?- fece la drammatica.

-Ma che?
No.
La prossima settimana ha detto mia mamma che siete da noi.-dissi.

Lei mi risaltò in collo e menomale che non cascai.
Ritornai da mia mamma con la busta dello zucchero a velo e lei mi diede un bacio in fronte, come segno di ringraziamento.

Prima di andare in camera ricevetti dei messaggi dallo sconosciuto.

<Oggi sei entrata
in casa Dallas eh?
<Ti sei emozionata eh?
<Non ti è venuto in mente
Cameron vero?
<Scommetto di sì.
<Hahaha quanto ti adoro.

Ma vatti a curare.>

Scrissi a questo sconosciuto e mi sdraiai sul letto.
Ora mi devo solo preparare mentalmente per la cena con i Dallas.

Scusate per eventuali errori...

a wonderful vip (sequel di A Wonderful Nerd) CDDove le storie prendono vita. Scoprilo ora