diciannove

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"Mentirei se dicessi che sei una mia amica"
Okay, sono stufa. Da oggi partono le ricerche.
*
"Amelia, vieni qua!"
la mia amica in risposta, si diresse a passo svelto verso l'armadietto.
"Guarda" indicai le rose.
"Fai giardinaggio nell'armadietto?" Ridacchiò lei
"Cretina!" Mi unii alla sua risata "non le ho messe io."
"Mh, interessante" assunse una posizione molto alla Sherlock Holmes, cosa che mi fece ridere di nuovo.
"Sei una cretina"
"Come siamo ripetitive" disse Amelia alzando gli occhi al cielo.
"Tornando a noi" disse la ragazza. "Chi ti manda queste rose?"
Alzai le spalle per dirle che non ne avevo la minima idea, le passai una rosa per farle leggere i biglietti.
"Aw ma che dolce"
"Lo so, ma.."
"Niente ma!" Mi interruppe Amelia "Rose, dimentica Lucas, ha scelto lui di tradirti. Lui non ti merita. Guarda qua" indicò le diciannove rose "Hai un misterioso ragazzo che ti manda ogni giorno una rosa con un biglietto, è una cosa molto romantica. Lui deve tenere davvero a te."
Una lacrima uscì dal mio occhio. In realtà non so per quale ragione: per Lucas o per le cose che mi ha detto Amelia.
"Rose non piangere!" mi abbracciò forte e io ricambiai
"Hai tutta la vita d'avanti, abbiamo solo quindici anni!"
"Hai ragione Amelia! Ora muoviamoci a scoprire chi è il mio misterioso porta rose."
"Il tuo Rosaio" disse Amelia quasi illuminata da questa affermazione.
"Sei un..."
"Aspetta faccio io" mi interruppe, di nuovo, Amelia.
"Sei una cretina, Amelia!" imitò la mia voce con un verso stridulo.
"Ehi, la mia voce non è così!"
"Già, è peggio!" Mi fece la linguaccia e andammo a casa per fare le nostre ricerche.

ROSES; Blake Gray Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora