Capitolo 1 : Non è cibo

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C'era una volta, in un presente parallelo, una apocalisse zombie.

Il mondo era andato in malora molto in fretta, la popolazione era stata decimata, ma c'erano ancora tante persone che lottavano per la sopravvivenza.

Una di queste è una ragazza di nome Asdrubela.

Si è un nome del cacchio, ma purtroppo i suoi genitori non erano molto simpatici.

Anzi, Asdrubela in fin dei conti era già felice. I suoi erano morti, quindi riteneva che avessero avuto la giusta punizione divina.

Tornando alla ragazza, possiamo dire che non era niente di speciale, nè niente però di troppo comune. Mora, 20 anni, capelli corti e mossi all'altezza del mento, ed occhi di un azzurro spento. Una piccola cicatrice sullo zigomo e fisico asciutto.

Non che ci si potesse permettere di essere grassi in una realtà del genere. Fra il correre per scappare ai vaganti e fra le giornate di digiuno obbligate, chi era grasso era sicuramente condannato a morte.

Una mattina afosa come le altre, Asdrubela decise di abbandonare una vecchia tenda in cui si era imbattuta. La puzza dei vecchi proprietari si era fatta insopportabile e la ragazza non aveva voglia di sotterrarli.

Prese il proprio zaino verde militare e si inoltrò nel bosco, fischiettando a bassa voce.

D'un tratto, scorse una dolce palla di pelo muoversi fra gli arbusti di un giovane alberello.

-Uno scoiattolo! - esclamò fra sè.

Si avvicinò lentamente, richiamando la bestiolina con una nocciolina secca trovata in tasca. Lo scoiattolo si bloccò, notando quella stramba ragazzina muoversi lentamente nella propria direzione. Annusò l'aria e percependo odore di cibo, si alzò sulle zampette, protraendo gli arti per afferrare il premio.

Asdrubela sorrise a trentadue denti e lasciò a quelle minuscole dita nere la nocciolina. Lo scoiattolo addentò con foga il cibo, sgranocchiando affamato.

La ragazza approfittò della sua calma per accarezzarlo e lo scoiattolo non reagì, anzi, fu felice di ricevere qualche coccola.

I due giocarono un po', per una decina di minuti circa. Lo scoiattolo le correva sulle braccia e spalle, divertendosi ad arruffarle i capelli, mentre Asdrubela divise con l'animaletto un pezzo di barretta ai cereali.

Quando l'amico peloso si posò nuovamente sul ramo, Asdrubela si perse ad osservarlo. Era così carino e dolce. Meritava un nome! Avrebbe potuto essere il suo nuovo compagno.

-Ehi amichetto, lo vuoi un nome?

Lo scoiattolo inclinò la testolina marrone, non capendo cosa la ragazza stesse dicendo. Ma si allungò sperando di avere altro cibo gratis.

-Lo prendo per un sì!

Asdrubela era felice, finalmente non sarebbe più stata sola!

-Ti chiamerò Squinzy, ti piace?

Lo scoiattolo si grattò la pancia ed la ragazza parve soddisfatta, sebbene l'animale non stesse certamente afferrando la questione.

-Squinzy è un nome fantastico! Ci divertiremo un mondo. Tu mi insegnerai a trovare le ghiande più buone ed io ti riparerò dal freddo la notte. Saremo una squadra!

Uno scoiattolo fra noi || TWD Where stories live. Discover now