37. Stop

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"Grazie per questo abbraccio." Mi scosto e lo vedo abbastanza spaesato.

"Zayn non dovevi venire, hai una brutta cera."

"Ho una brutta vita." Sussurra per non farsi sentire ma io lo sento e gli lancio un'occhiata. Odio che deve dire così solo perché non sta passando un bel periodo.
Cerca di  mettersi seduto ma ha un forte dolore al ventre. Gli alzo la maglietta e noto la sua pancia pena di lividi e graffi. E a questa vista per poco le mie gambe non cedono.

"Zayn che cosa hai fatto?" Sono sul punto di urlare.

"Nulla davvero." Si stende non lasciandomi replicare e chiudendo gli occhi per un po', resto intento a fissarlo e sbuffo sedendomi sulla sedia accanto.  Mi porto una mano in fronte racchiudendo i miei capelli in un pugno. E tutte colpa sua, se lui non avesse fatto ciò che ha fatto questo non sarebbe successo. Dio, la colpa è solo sua e non riesco a capacitarmi di cosa io ci faccia ancora qua insieme a lui.
Chiude gli occhi e passa una mano sui sui capelli nervosamente.

"Zayn calmati, va tutto bene." Sto per unire il mio mento sulla sua fronte ma la porta si apre di scatto mostrando Gigi e i ragazzi avvicinarsi preoccupati. Non vado via, voglio vedere quello che ha intenzione di fare questa biondina del cazzo.

"Gigi spostati..." Si ferma mentre la bionda si avvicina a lui e mi cerca con lo sguardo. 

"Dalya." Mi chiama, ed io restando indietro cerco di avvicinarmi facendomi spazio fra i ragazzi e passando accanto a Gigi che mi guarda con condiscendenza.

"Dimmi Zayn." Dico freddamente facendo delle smorfie alla bionda.

"Niente..Solo grazie di tutto." Ammette ed io in risposta sorrido debolmente andando via.
Mi manca stare con Zane perciò decido di mandargli un messaggio.

'Biondino mio. Mi manchi'

Premo invio e mi reco nell'aula di filosofia. Tutti gli alunni entrano e prendono posto nei rispettivi posto. Vedo Zayn prendere parte alla lezione.

"Ragazzi, buon giorno." Adrian entra in classe sistemandosi nella cattedra.

"Giorno Adrian." Tutti  salutano aspettando l'inizio della lezione.

"Allora, il tema di oggi è il tradimento."
Sembra proprio essere il tema a pennello e non posso smettere di fare un sorriso forzato. Sento il suo sguardo persuadermi e lo sposto guardandolo anch'io intensamente.

"Vi dico innanzitutto che il tradimento è una scelta non una causalità."

Non riesco a sentire queste cose. Mi viene da ridere e piangere allo stesso tempo, non mi importa se verró richiamata ma non riesco a sentire queste cose.
Afferro i libri e mi alzo uscendo dall'aula sotto lo sguardo di tutti mentre il professore continua a chiamarmi. Grazie al mio senso di ribellione lo metto a tacere tornando indietro.

"Mi scusi professore, ho amato ultimante le sue lezioni ma questa proprio non posso ascoltarla. Sa cosa le dico? Per spiegare tutto può solamente dire che essere tradita è la cosa più brutta, la cosa che ti vuole far permettere di fare pazzie, la cosa più devastante di tutte. Io il tradimento lo sto sentendo sulla mia pelle, sono stata appena tradita e posso confermare che non esiste cosa più brutta di essere tradita dall'unica tua ragione di vita. Ma la cosa che bisogna fare è lasciarsi tutto alle spalle e chiudere per sempre il capitolo." Mi volto andandomene e lasciando tutti di stucco.
Corro nell'atrio e dato che non c'è nessuno mi siedo nelle scale abbassando la testa e contemplando il nulla. Non ce la faccio più. Ho davvero bisogno di qualcuno che colmi questo fottuto vuoto.
Mi sento prendere in braccio da qualcuno e aprendo gli occhi noto si tratta di Zane. Mi stringo al suo petto e lui mi carezza le spalle non chiedendomi il perché delle mie lacrime ma capendo tutto il dolore che provo. La campana suona e lui mi afferra per mano portandomi a mensa e facendomi prendere posto. I ragazzi vengono verso di noi con l'interno di sedersi.

"Possiamo sederci con voi?" Annuisco tenendo il posto per Zane. Dopo poco arriva salutando i ragazzi e prendendo posto. Ognuno parla fra di loro e alcuni di essi stanno addirittura muti.

"Piccola mangia. Non puoi ridurti così." Lo guardo pensando che  queste parole me le diceva sempre Zayn, istintivamente è molto casualmente lo sguardo mi cade su di lui che è intento a mescolare tutto il cibo. Mi sembra di vedere delle lacrime solcare il suo viso, ma poi penso: Zayn Malik che piange davanti a mezzo corpo studentesco? Mi sembra impossibile. Mi accorgo di aver ragione quando Gigi se lo abbraccia e gli lascia baci come per consolarlo.

"Tranquilla piccola." Mi sussurra Zane
poggiando una mano sopra la mia.

La campana suona ed io sbuffo sonoramente, non voglio stare ancora a scuola ed oggi devo recuperare un'ora in più.
Dopo aver fatto un giro con i ragazzi entriamo in palestra, lì saluto Zane ed entro in palestra. Lui è del secondo anno e non abbiamo  mai lezioni in comune. Dopo aver dato un bacio in guancia mi unisco all'allenamento già iniziato, non vedo Zayn tra i presenti e ciò mi fa stare giù di morale. Io lo amo ancora, certo che lo amo!
Decido di correre e fare i vari allenamenti.

"Si, sono abbastanza stanca. Anzi che per domani non abbiamo lezioni molto pesanti."
Poggio un'asciugamano nel collo ed entro in bagno con Cassidy, una compagna del corso.
All'entrata trovo Zayn e per poco sobbalzo, è sempre nel momento sbagliato.È insieme a Louis e sta di nuovo poco bene.
Mi avvino perché Louis mi chiama e mi piazzo davanti a loro. Zayn è seduto con una mano nello stomaco e le sue labbra sono bianche. Insomma, si è solo ubriacato. Mi sembra un po' esagerata la cosa.

"Piccola sta male per te." Mi sussurra invogliandomi a fare qualcosa.

"Che cosa dovrei fare? Avanti Louis, non sono un medico." Sputo amara, se sta così male che vada a farsi vedere da qualcuno!

"Non lo so, inventati qualcosa." Mi lascia un bacio in fronte e va via.
Mi siedo accanto a lui e lo guardo.

"Hey, stai bene?" Mi chiede, io annuisco sorridendogli. Lo so, sono stronza. Ma devo cercare di ammettere a me stessa che non provo più  nulla per lui.
"Tu? Come stai?"

"Nausea. Mi sento da schifo." Si porta una mano in fronte e sbuffa.

"Ti amo piccola. Scusami ti prego." Mi afferra la mano

"Zayn...no"Mi sposto strattonandogli violentemente.

"Io non voglio più vederti. Ti prego non ti fare del male per me, è finita." Lo guardo e mi mordo il labbro violentemente.
"Ciao Zayn."

Kiss me, you fool  Z.M  #Wattys2016 (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora