Panico

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Lo guardo e poi il buio.
Andy continua a chiamarmi ,ma io ormai non sento più niente...

Un mal di testa insistente mi costringe a strizzare gli occhi prima di aprirli.
Una forte luce fredda e delle pareti verde acqua mi fanno capire dove sono:in ospedale.
Ovviamente,vista la mia emicrania e la mia scarsa voglia di sentire anche il minimo suono,ecco che la mia allegra famiglia inizia a battibeccare.
Sono così impegnati a litigare che non si accorgono nemmeno che mi sono svegliata.
"Luke sta zitto!Savannah ve l'ho affidata per qualche ora e guarda il risultato! Siete i suoi fratelli maggiori e dovreste tenerla d'occhio,no? Eppure eccola qui. Siete degli irresponsabili."
Mamma.
"Ma mamma..."
Luke.
"Ho detto di stare zitto Luke"
"Già Luke sta zitto come ordina mammina,non rovinarle il momento...vuole solo dare spettacolo!"
Ed ovviamente Savannah! Mi congratulo con lei per la sfrontatezza e già immagino da quanto mamma stia andando avanti con i rimproveri per portarla a rispondere in questo modo.
"Ooh sta un po' zitta anche tu ora! È inutile che mi rifili queste accuse. Puoi controbattere quanto vuoi,il risultato non cambia. Non siete nemmeno in grado di badare a vostra sorella minore e non avete neanche la decenza di chiedere scusa!"
"Se c'è qualcuno a cui devo chiedere scusa quella è Lenah,non tu!"
Chiedere scusa? Ma che diavolo stanno blaterando?
"Perché dovresti chiedermi scusa?"
Con voce stanca riesco finalmente ad attirare la loro attenzione e posso benissimo affermare di avere la bocca asciutta come una giornata particolarmente calda nel deserto.
"Sta zitta un po' anche tu Lenah...aspetta.."
Improvvisamente una sfilza di occhi chiari mi scruta attentamente e un sospiro di sollievo lascia le loro labbra.
"Come ti senti tesoro?"
Sav mi accarezza leggermente la guancia e non posso fare altro che sorriderle amorevolmente.
"Bene,ho solo parecchia sete!"
Immediatamente mamma si alza e si dirige verso la porta,sicuramente in cerca di un bicchiere d'acqua e io posso chiedere ai miei fratelli cosa diavolo è successo!
"Tu sei completamente pazza! Ci hai fatto prendere un colpo! Per non parlare poi di quello che è successo prima!"
Sav mi lancia uno sguardo di rimprovero e io non posso far altro che darle ragione.
Insomma che diavolo ho combinato?!
Ho litigato con una stronza,ho baciato Andy,ho litigato con quest'ultimo e ho fatto a botte con la medesima stronza e dopo...già,e dopo?
"Che cos'è successo?"
"Dopo che Andy ti ha separato da Marcie siete usciti e per 5 minuti sei stata fuori con lui. Dopo un po' un tipo si è precipitato da noi dicendo che c'era una ragazza che si era sentita male e che bisognava chiamare subito l'autoambulanza. Immediatamente mi sei venuta in mente e mi sono precipitata da te assieme ad Oliver dove ti abbiamo trovata tra le braccia del tuo amico.."
Non posso fare a meno di sorridere per l'ultima parte...io tra le braccia di Andy?! Anche se non me lo ricordo niente impedisce alle mia guance di colorarsi di rosso.
"Ma guardarla come arrossisce!" Sav mi prende in giro mentre Luke sbotta un rimprovero del tutto comprensibile:
"Lei arrossisce e noi diventiamo bianchi cadaverici per lo spavento! Idiota..."
*infondo ha ragione*
Velocemente si alza,mi lancia un occhiataccia,da cui però colgo un po' di preoccupazione,ed esce dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle.
"Non posso certo dargli torto,ci hai fatto prendere un colpo! Persino il povero Andy ha perso colorito,se possibile..."
Egoisticamente parlando sono felice che lui si sia preoccupato per me,perché questo significa che un po' gli importa di me...o almeno credo. Valutando il tutto da persona matura mi dispiace di aver fatto preoccupare sia lui che gli altri. Sarei dovuta stare più attenta. Mamma ha sgridato Luke e Sav dicendo che sono degli irresponsabili,ma la più irresponsabile di tutti qui sono solo e soltanto io.
"Avete chiamato l'ambulanza e tu è Luke vi siete precipitati qui?"
Sav mi sorride furbamente,ma io non ne capisco il motivo..
"No tesoro,credi che il tuo cavaliere tatuato ti abbia lascia...sai cosa? Adesso bevi un po' d'acqua,ti rialzi,metti la giacca ed esci in corridoio dove Hope sta morendo dall'ansia ed aspetta soltanto di vederti prima di avere una crisi di nervi"
*merda*
Povera Hope,immagino quanto si sia preoccupata e quanto starà probabilmente assillando di domande i dottori per carpire qualche informazione o notizia in più..
Luke rientra in stanza con un bicchiere d'acqua in una mano ed una bottiglietta nell'altra. Cautamente mi porge il bicchiere accompagnando il gesto da una delle rare frasi dolci che mi riserva:
"Tieni piccolina,bevi e vestiti...è ora di tornare a casa"
Un momento...'piccolina'? Da quando Luke è così meravigliosamente smielato da chiamarmi in questo modo?
E la reazione di cinque secondi fa?
Certo che la gente è proprio strana e comincio a pensare che il bipolarismo sia una malattia infettiva.
Bevo avidamente dal bicchiere tutta l'acqua che vi è contenuta e guardo Luke per esortarlo gentilmente a mettermene immediatamente dell'altra portandomi a compiere ancora una volta lo stesso gesto.
Luke,vedendo la mia reazione,ride sotto i baffi mentre Sav mi lancia un'occhiataccia abbastanza divertente prima di strapparmi il bicchiere dalle mani.
"Non esagerare Lenah! Per oggi non voglio vederti fare nient'altro di sconsiderato,credo che tra poco verrà anche a me una crisi di nervi proprio come ad Hope."
Oddio,Hope! Devo andare subito da lei a tranquillizzarla!
Velocemente scendo dal letto e noto,stizzita,di avere le gambe così intorpidite da avere un equilibrio talmente precario da dovermi aggrappare immediatamente a Luke per non cadere. Quest'ultimo mi trattiene tra le sue braccia saldamente dicendomi:
"Fai piano Lenah,ci sono qui io."
Mi allontano quanto basta per guardarlo negli occhi e sorridergli prima di aggrapparmi a lui e farmi avvolgere da un suo magnifico abbraccio. Subito Sav si unisce a noi e circonda entrambi con le sue sottili braccia,ma Luke decide di prendere il suo posto e stringere strambe contro il suo petto muscoloso.
È Sav la prima a rompere il silenzio idilliaco che regna nella stanza:
"Mi siete mancati marmocchi,stavolta credo proprio che sarà più difficile andare via."
Al solo sentir parlare del suo dover andare via la mia espressione e quella di Luke cambia,portandolo a stringerci a lui più forte. Adoro Sav ,adoro averla intorno,poterle parlare,uscire con lei,combinare i nostri soliti guai,poterla abbracciare e invidiarla per il suo essere così bella ed indipendente...vorrei che rimanesse qui,ma sia io che Luke sappiamo che lei non resterebbe mai con noi e che,se lo facesse,lei non sarebbe felice,perciò ogni volta che viene cerchiamo di non abituarci troppo proprio perché sappiamo che non durerà per sempre e che il distacco farà star male tutti e tre.
Proprio in questo momento la porta si apre e mamma entra nella stanza schiarendosi la voce in modo da avvertirci della sua presenza e interrompendo questo nostro raro momento di dolcezza.
"Lenah,ho firmato tutti documenti e ho chiesto a Dane di portarti qualcosa di più pesante..."
Dice poggiando la mia felpa bianca con la cerniera sul lettino.
"...se vuoi ti aspetto in macchina mentre tu saluti Hope,anche se mi ha chiesto di poterti accompagnare lei a casa assieme ai tuoi fratelli..."
Ha un tono decisamente piatto con una nota di stanchezza e..tristezza?
"Se proprio vuoi potete farlo,ma ti prego di tornare subito a casa. Hai bisogno di riposo e credo proprio che nelle tue condizioni non sia il caso di andare ancora in giro e..."
Prima che possa continuare il suo discorso la interrompo cercando di rassicurarla e capire che le prende.
"Mamma sto bene,puoi stare tranquilla. Tornerò con Luke,Hope e Savannah e prometto di non metterci molto.."
La guardo attentamente cercando di capire cosa le prende.
"Va bene tesoro,io vi aspetto a casa...a dopo.."
Mi rivolge un sorriso tirato ed esce dalla stanza frettolosamente lasciandomi un po' perplessa. So che probabilmente si è preoccupata per me e si è spaventata da morire,ma prima di uscire dalla stanza era diversa,incazzata,ma diversa. Che c'entri Dane con questo suo improvviso cambiamento? Che abbiano litigato seriamente? Spero di no,anche se battibecchiamo frequentemente e spesso non ci sopportiamo a vicenda non mi piace vederla così.
"Lenah,andiamo?"
Sav mi risveglia dai miei pensieri e mi appoggia delicatamente la mia felpa sulle spalle senza che io infili le braccia nelle maniche.
Annuisco prontamente ed oltrepasso la porta ritrovandomi in un lungo ed immenso corridoio.
Un rapido sguardo a destra,uno a sinistra ed ecco che vedo il mio angioletto venirmi incontro con il volto più spaventato di quella volta in cui siamo andate insieme alla casa dell'orrore e....dei brividi mi percorrono tutta e le immagini di quella sera mi tornano in mente stile flashback....
"Come stai Lenah? Dio mi hai fatto prendere un colpo! Non farmi mai più una cosa del genere! Ti odio!"
Mentre parla gli occhi le si riempiono di lacrime e ciò mi fa capire che il suo "ti odio" è solo un modo per sfogarsi e per cercare di mandar via la sua paura e la tensione.
Mi abbraccia anche lei fortissimo ed io non posso far a meno di dirle:
"Ti voglio bene anch'io." prima che mio fratello si avvicini e la prenda tra le sue braccia per cercare di tranquillizzarla.
Tutti e quattro ci avviamo verso sinistra e la porta d'uscita (dato che il pronto soccorso si trova al piano terra).
Una volta arrivati fuori Luke e Hope si dirigono alla macchina di quest'ultima mentre Sav mi blocca tenendomi per un polso.
"Mi ha chiesto di poterti salutare e vedere come stavi prima di riportarti a casa. Non è venuto con noi perché non voleva metterti nei casini con mamma,così ha preferito aspettare qui fuori. Perciò fai ciò che devi fare e chiamami quando hai finito...verrò a prenderti io,intesi?"
"Ma di che cos.."
Parla talmente veloce che non riesco a starle dietro e a capire di chi stia parlando,ma quando cerco di chiederle spiegazioni,una figura nera si avvicina a noi ed io quasi sussulto dalla sorpresa.
"Len."
"A dopo Lenah,chiamami,mi raccomando!"
Annuisco senza staccare gli occhi da lui,incapace di parlare.
"A dopo Savannah,puoi stare tranquilla."
"Lo spero Andy"
Sav si allontana da noi mentre lui fa qualche passo nella mia direzione incitandomi ad allontanarci dall'ingresso dell'ospedale.
Ho un milione di domande in testa,ma solo una risuona più forte di tutte: perché?
Senza che io me ne accorga Andy mi prende la mano e mi porta accanto alla sua moto.
Inutile dire quale reazione ho al contatto della sua pelle con la mia.
Questo ragazzo non fa che mandarmi in confusione e farmi impazzire ed io sto qui in silenzio come una stupida a chiedermi come dovrei interpretare questo suo gesto.
"Non pensarci troppo,fa semplicemente ciò che ti senti di fare." Pronuncia queste parole con un tono basso e tranquillo ed anche se all'inizio non ne capisco il senso,il mio corpo sembra arrivarci prima di me e,quasi come se venissi spinta da una forza esterna,all'improvviso mi ritrovo ad abbracciarlo e a nascondermi contro il suo petto mentre le sue braccia mi stringono prontamente a lui. E questo posso dire che è l'abbraccio migliore di sempre,il più bello,rassicurante e piacevole che io abbia mai provato.
Così confortante ed intenso da farti venire i brividi e non volerlo sciogliere.
Andy si nasconde nell'incavo del mio collo sospirando piano e facendomi il solletico.
Non so precisamente come mi sento in questo momento,se dar retta al mio stomaco che fa le capriole,le mie guance rosse o il mio cuore martellante. Lentamente scioglie l'abbraccio,continuando a tenere braccia intorno i miei fianchi.
Punta i suoi occhi nei miei e mi tiene vicina a se facendomi scordare di tutto ciò che ci sta intorno,di ciò che è successo e delle mie mille domande.
"Come ti senti?"
Continua a tenere un tono basso e soave.
"Sto bene.."
"Credo sia inutile dirti che mi sono preoccupato parecchio.."
"Già,non sei il primo che me lo dice.."
"Appunto...Len mi dispiace. Non avrei dovuto dirti quelle cose e comportarmi in quel modo. Sono stato un coglione...e tu sei una piccola pazza."
Scoppia in una dolce risata che non fa altro che coinvolgermi e farmi ridere lasciando andare tutta la tensione ed il nervosismo accumulato durante la serata.
"Direi che sono d'accordo con te...tranne sul 'piccola pazza' "
Ridacchio un'altra volta,mentre lui alza il sopracciglio cercando di nascondere un sorriso e fallendo miseramente.
"Direi più piccola stronza,a questo punto...Len,io..vorrei chiederti una cosa,ma credo che ora non sia proprio il momento perciò aspetterò. Ora credo sia proprio il momento di andare,tuo fratello continua a girare qui intorno nella speranza di vedere ciò che stiamo facendo e di non essere visto da te.."
Si avvicina a me e,prendendomi delicatamente il mento fra le dita,mi da un piccolo bacio sulla guancia esitando un po'.
Rimaniamo fermi in quella posizione ancora qualche secondo prima che lui non si avvicini nuovamente e con estrema lentezza mi dia un bacio all'angolo della bocca. Involontariamente le mie labbra si schiudono seguite dalle sue e proprio in quel momento sentiamo un clacson suonare insistentemente e due fari puntati contro.
"Lenah,è tardi. È ora di tornare a casa,forza,vieni qui."
Stupido Luke geloso ed impiccione!!
Io ed Andy ci stacchiamo velocemente,lui sorridendo divertito dalla scena,io sbuffando.
"Insistente,eh?"
"Non me ne parlare!"
Mi volto verso Luke che continua a suonare quello stupidissimo clacson e gli faccio cenno di aspettare un secondo.
"Non farlo incazzare,lo vedo parecchio nervoso. Ci vediamo Len."
Lo guardo salire sulla sua moto con naturalezza e salutare i miei fratelli e la mia amica con un cenno della mano mentre io mi dirigo all'auto.
Mi fermo un'istante in più prima di vederlo andare via sfrecciando sulla sua moto...

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Spazio autrice:
KiraKaulitz_Biersack direi che per ora puoi abbandonare le mie tracce e leggere il nuovo capitolo,no? Ahahahah ❤️
Spero che questo nuovo capitolo vi piaccia e sono curiosa di sapere cosa ne pensate :)
P.s. Chikumitaka questo capitolo lo dedico anche a te ;)
- Helena

• Acida sdolcinata •                                                                                               - Andy Biersack -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora