Eccomi qui,diretta nella città dei miei sogni ma che in questo momento vorrei solo radere al suolo.Sono in viaggio da circa 2 ore e se penso che c'è ne vogliano altre 10 mi verrebbe voglia di buttarmi dall'aereo.Mio padre è stato proprio un'idiota a farmi andare via da Austin solo perché non voleva che diventassi chiusa e asociale a causa della morte di mia madre,perciò per lui l'unica soluzione è stata quella di prenotare un volo aereo nel giro di 3 ore dalla morte di mia madre e spedirmi a Londra insieme a Emily.
Credo che abbia abbastanza requisiti per poterlo odiare.
Senza contare il fatto che in aeroporto anziché salutarmi con mille baci e abbracci,come hanno fatto i genitori di Emily,mi abbia semplicemente detto:'Lo faccio per il tuo bene.' e poi ha avuto anche le palle di dirmi:'Bè almeno è una bella città!' e se n'è andato così,lasciandomi come una scema che aspettava che tornasse,ma lui non tornava e le prime lacrime iniziavano già a scendere.
Per ingannare il tempo guardo con Emily la nuova scuola che ha scelto mio padre e devo ammettere che non è niente male.
Almeno qualcosa di giusto l'ha fatta...
La scuola è molto bella con un ingresso bellissimo e un parco gigantesco mentre i dormitori sono paralleli alla struttura che occupa la scuola.
Emily non vede l'ora di vedere la sua nuova stanza...mentre io devo andare a vivere i prossimi 6 o 7 anni della mia vita a casa dei miei zii stramilionari.
Sì perché mio padre ha detto che devo rimanere a Londra fino a quando non mi laureo e,dato che ho sedici anni da circa tre mesi, il tempo necessario,secondo i calcoli di mio padre, è questo.Poi dopo la laurea posso decidere se tornare in America o restare in Inghilterra.
Non ci credo che ho vissuto per sedici anni con un diavolo eppure prima ai miei occhi pareva un angelo...
Non devo pensarci perché così sarebbe la quinta volta che piango in una giornata e mi vergogno a mostrarmi così debole anche di fronte alla mia migliore amica.
"Jen ci sei?"sento dirmi.Mi giro e vedo Emily che mi guarda preoccupata.
"Sì,perché?"
"No niente,stavi solo fissando il finestrino per circa mezz'ora e solo adesso mi sono accorta che in pratica stavo parlando da sola"dice.
"Scusa Emy,stavo solo pensando a come cambierà drasticamente la mia vita e a come già sta cambiando.Per fortuna i tuoi genitori ti hanno lasciato venire,perché altrimenti non so come avrei fatto a passare così tanto tempo senza di te e per giunta da sola a parte mio cugino,i miei zii e qualche amico"ammetto.
"Jen stai tranquilla andrà tutto benissimo.E per tua informazione avrei fatto di tutto per venire insieme a te,a costo di scappare"non so da dove la prenda tutta questa positività perché io vedo solo lati negativi in questa nuova vita a parte che la vivrò insieme a lei,come d'altronde ho fatto anche prima.
"Grazie Emy"dico mentre la abbraccio.
"Continuiamo a guardare le foto?"
come risposta accendo il telefono e entriamo di nuovo nel sito della scuola.
Dopo aver visto circa un centinaio di foto che ci mostravano mensa,palestra,aule di tutte le materie (alcune che non ho mai sentito nominare)campi da gioco,bagni,dormitori,bar,negozi all'interno del campus,ragazzi delle varie squadre(alcuni anche senza maglietta da far impazzire)e cheerleader con le loro uniformi cortissime,mi accorgo che in una foto che abbiamo appena visto c'era mio cugino Kevin insieme a d'altri due ragazzi niente male tra cui uno senza t-shirt.
Dall'urlo che lancia Emily deduco che anche lei l'abbia riconosciuto.
"No,non vorrai dirmi che quello è tuo cugino Kevin con la quale vivrai per i prossimi sette anni!!"già,vivrò con un figo da ustioni di terzo grado.Forse la nuova vita non sarà così male...
"Mi ricordavo fosse carino ma non che fosse diventato così...così..."
"Sexy"dice Emy prima che lo dica io.Mi ha letteralmente tolto le parole di bocca.
"Esatto"dico.
Continuiamo a commentare il fisico e la bellezza di Kevin e i suoi amici per i successivi cinque minuti fino a quando la voce robotica dell'hostess ci interrompe informandoci che fra meno di dieci minuti atterreremo a Londra,perciò di riallacciarci le cinture e di spegnere il cellulare.
Non faccio in tempo ad'allaciarmi la cintura e quando atterriamo vado a sbattere contro il sedile davanti,guadagnandomi un'occhiataccia sarcastica dall'hostess di prima.
Stronza.
Appena siamo libere di uscire dall'aereo io e Emy prendiamo le borse che avevamo sotto i  sedili e corriamo all'impazzata fino a essere all'interno dell'aeroporto e dopo dieci minuti riusciamo a riappropriarci delle nostre valige.Sono piuttosto pesanti anche perché ci ho messo dentro tutto quello che avevo dentro l'armadio che per me è "essenziale alla vita".Siamo quasi arrivate all uscita ma non vedo mia zia o mio zio o Kavin(immagino che sia venuto prendermi anche lui) e la disperazione inizia a impadronirsi del mio corpo fino a quando non sento gridare:"Oh mio Dio!Ma quella è Jennifer!Non ci credo!"
Mi giro e vedo mia zia avanzare verso di me con un passo affrettato e gli occhi lucidi.Dietro di lei mio zio che la segue con un sorriso che gli arriva fino agli occhi.E per ultimo un angelo dalle sembianze umane con gli occhi di un azzurro intenso,i capelli biondi e lucidi e un sorriso bellissimo che mette in mostra i denti bianchi.

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