7.

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Andreas' pov

Non riesco a credere a ciò che vedo. Alessio è davanti ai miei occhi, e non credevo potessero rivedere mai più i suoi. Mi guarda con viso sconvolto ma allo stesso tempo un po' schifato. Avrò fatto qualcosa? La cameriera guarda entrambi come incuriosita dal nostro scambio di sguardi. Se ne va, lasciandoci "soli". Lo guardo un po', aspettando che faccia la prima mossa. Però prendo coraggio e inizio a parlargli.
"Emh, Alessio!?" non mi risponde ma si limita a guardarmi.
Perché è qui? non sarà mica stato eliminato?! Per togliere i miei dubbi devo per forza rivolgergli la parola.
"Perché sei qui? non ti avranno mica..." mi interrompe senza ritegno:
"No, non mi hanno eliminato dal serale. Sono ancora un concorrente e sembra stia andando bene." Tutte le mie domande sono state risposte in poco. Ma lo vedo triste, amareggiato, anche arrabbiato. Avrò fatto qualcosa?
"Alessio...tutto okay?"
"Ah-ah" risponde freddo. Decido allora di rompere il ghiaccio.
"Hai visto la mia intervista a verissimo? Dio, ero così emozionato!" gli dico per scogliere un po' l'atmosfera che mi sembra così tesa.
"Beh, si vedeva che eri emozionato, soprattutto quando parlavi di una certa Maria Elena"
"M-Maria Elena?" balbetto pensando a qualche scusa da dirgli.
"Sì, Maria Elena." È freddo, molto freddo. Alessio è deluso da me. E non posso neanche biasimarlo, è come se lo avessi tradito. Però la nostra non è mai stata una vera e propria relazione, quindi sinceramente non capisco chi abbia torto e chi ragione.
"Sì, lei è la mia ragazza." Dico come se nulla fosse.
"Lo avevo capito..." Si alza allontanandosi dal tavolo ed esce dal bar con molta indifferenza. Lo vedo allontanarsi sempre di più e con la paura che non possa più rivederlo lo seguo a passo veloce. Uscendo dal bar non mi rendo nemmeno conto di aver lasciato tutte le mie cose sul tavolo. Alessio è avanti a me, senza accorgersi di nulla. Ma nel momento in cui si gira, guardo i suoi occhi per qualche secondo. È bellissimo, e non voglio che finisca tra noi. Mi avvicino al suo viso e lo bacio. Inizialmente è fermo e indifferente, ma dopo un po' cede. Si distacca poco dopo, accorgendosi di tutta la gente che ci sta fissando. Mi sussurra lievemente:
"C'è un hotel qui vicino, sai?" Sorrido maliziosamente, ho capito perfettamente cosa intende.
"Però prima devo fare un paio di cose." lo informo. Mi allontano da lui ancora con il sorriso stampato sul viso. Sembro essere più felice di un bambino quando vede il suo giocattolo preferito. Rientro nel bar e localizzo il posto dove ero seduto prima e raccolgo tutte le mie cose, lasciando una mancia. Mi dirigo al bancone e pago tutto. Alessio mi sta aspettando proprio lì dove l'ho lasciato. Lo raggiungo con un po' d'affanno.
"Andiamo prima in farmacia, no?" Mi sento un po' spaesato. Mentre cammino ricordo la strada da fare mentre Alessio sembra più orientato di me.
"Aspettami qui fuori" gli dico appena intravedo il logo della farmacia. Quando entro mi accorgo che non c'è nessuno a parte me e avvicinandomi alla cassa, una signora che lavora lì mi chiede:
"Cosa ti serve?"
"Preservativi. tre preservativi." La donna senza fare altre domande mi dà tutto velocemente. Lascio i soldi sul bancone e me ne vado salutando rapidamente. Uscendo mi accorgo che Alessio si è tolto la giacca, probabilmente sentirà caldo. E mi accorgo anche della bellezza che ho davanti.
"Andiamo?" annuisco. Alessio mi mostra il cammino seppur breve che dobbiamo fare. Vicino al logo dell'hotel c'è anche la scritta che indica l'entrata.
"Buonasera" diciamo all'unisono io e Alessio entrando in quell'albergo.
"Una camera per una notte, grazie" dico alla receptionist che ci guarda spaesata, come se non avesse mai visto una coppia che prende una camera d'albergo. Ci dà la chiave, e ci incamminiamo verso il corridoio mentre ci giunge all'orecchio il commento della receptionist:
"Che spreco di Dio!" A quell'affermazione non riusciamo a trattenere una risata. Arriviamo difronte alla porta che apro molto nervosamente. Alessio mi butta sul letto violentemente chiudendo la porta alle sue spalle: quanto mi era mancato! Mi stendo sul letto e lui mi sale sopra iniziandomi a baciare appassionatamente, molto appassionatamente. Fa oscillare i suoi fianchi contro i miei e non posso fare a meno di emettere un piccolo gemito. Inizia a spogliarmi, e io faccio lo stesso con lui: ha un profumo buonissimo! Inverto le posizioni salendo io, questa volta, sopra di lui; inizio a baciargli il collo per poi scendere a succhiargli un punto che so che gli fa impazzire sotto le clavicole. Gli tolgo i boxer andando a lavorare con la bocca e le mani sul suo membro; i suoi gemiti riempiono la stanza e mi stacca poco prima di venire. Anche i miei boxer finiscono per terra, mi stampa un bacio sulla fronte e inizia ad entrare a me: che sensazione paradisiaca!
"Cazzo, mi sei mancato!" geme lui entrando ed uscendo da me.
"Anche tu" gli rispondo molto a fatica, visto e considerando il fatto che il piacere intenso non mi rende in grado di parlare. Pensandoci, nemmeno con Marion ho mai provato sensazioni così amplificate. Veniamo contemporaneamente e sfiniti ci mettiamo a dormire, proprio come la nostra prima volta. Mi sveglio confuso in questo letto così piccolo; mi giro per poi guardare il ragazzo affianco al mio corpo nudo. È la perfezione: i raggi del sole gli accarezzano leggermente la pelle chiara rendendolo ancora più bello di quello che è. Mi avvicino e gli lascio un morbido bacio sulle labbra, facendolo svegliare. "Mmmh, che ore sono?" domanda ancora assonnato.
"Sono le 11. Ma quanto cazzo abbiamo dormito?"
"Beh, dopo una nottata così impegnativa, ci voleva una dormita così lunga..." afferma baciandomi. "Mi spieghi perché eri in giro, ieri notte? Come sei scappato dalla casetta? Perché sei scappato? Oddio adesso saranno tutti preoccupa-" mi interrompe posandomi il suo indice sulle mie labbra; a volte dimentico che faccio sempre un sacco di domande a raffica.
"Sono scappato per il forte nervosismo. Quando hai detto che la tua ragazza è quella Maria Elena non ci ho visto più, in un momento mi sono passati avanti agli occhi tutti i nostri bei momenti e mi sono sentito preso in giro. Andrè, io a te ci tengo e quando ti ho detto quel ti amo prima che tu te ne andassi, ero serio. Ora, immagina un po' io come mi sono sentito umiliato!" Alessio scatta dal letto ed alza la voce, intimorendomi. Due lacrime gli scendono lungo le bianche guance e non posso fare a meno di raccoglierle.
"Tesoro mio... anche io ero sincero quando ho detto di amarti, credimi. Ma ancora adesso ti amo! Soltanto che ho parlato della nostra storia alla mia ex ragazza e mi ha detto che tutto questo è sbagliato, che noi siamo sbagliati. Mi sono sentito giudicato, e allora ho ceduto a lei e al suo corpo. Certo, le voglio molto bene, ma i sentimenti che provo per te sono distanti anni luce da quelli che provo per lei."
"Avete scopato?" mi domanda piangendo. Abbasso il capo mentre i sensi di colpa mi divorano.
"Non ci credo! Non ci credo! Lo sapevo io che sarebbe stata solo una presa in giro! Devo imparare che non devo fidarmi di nessuno." piange a singhiozzi e vorrei solo abbracciarlo in questo momento, ma sento qualcosa che me lo impedisce.
"Ma poi perché dire che è la tua ragazza se non la ami!?" questa volta grida, scattando in piedi.
"Cerca di capirmi... in quel momento non sapevo cosa dire e-"
"Vaffanculo. Sei un bambino vigliacco." mi urla contro. Mi avvicino a lui e gli poggio le mie mani sulle guance, la cosa migliore da fare è calmarlo. Lui si bea del mio tocco ed è come se si rilassasse alla sensazione della mia mano sulla sua pelle.
"Non me ne frega niente di Marion, io amo te." gli dico baciandolo. È la verità. Io lo amo! Un ragazzo è la mia fottuta vita!
"Forse è ora che ti riporti alle casette, eh?" gli domando sorridendo.
"Si, però prima devo fare una doccia." sorride anche lui, finalmente.
"Vieni con me?" mi chiede e non posso non accettare l'invito.

Alessio's pov

Arrivo in casetta con un sorriso da ebete stampato sulle labbra.
"Buon giorno a tutti!" urlo aprendo la porta.
"MA DOVE SEI STATO!?" mi urla Emma che con un volto stanco, si avvicina a me.
"Ci hai fatto preoccupare tutti, non abbiamo dormito per colpa tua perché siamo stati tutta la notte a cercarti. Dove sei stato?" Non posso dirle di essere stato in un hotel con Andreas.
"Sentivo troppa pressione addosso, così sono andato in un bar dove ho incontrato Andreas. Siamo stati in giro tutta la notte, niente di che." Sono bravissimo a mentire.
"Ti tocca una punizione, però: devi mettere in ordine tutti letti, la cucina e il bagno. Per una settimana, e questo non è niente." Emma ed Elisa ci lasciamo da soli, e Lele si avvicina a me:
"Io e te dobbiamo parlare, andiamo in bagno così stiamo lontano dalle telecamere." lo seguo in bagno e iniziamo a parlare.
"Dove avete dormito tu e Andreas?" mi domanda con un sorriso malizioso.
"Ma soprattutto, avete dormito?" a questa domanda mi scappa una risata.
"In un hotel. Come mi era mancato"
"Ma perché sei scappato?" mi domanda serio.
"Perché a Verissimo ha detto di essere fidanzato con una certa Maria Elena, ricordi? Non ci ho visto più e sono scappato. Non puoi immaginare io come mi sia sentito tradito, preso in giro, umiliato; sono andato in quel bar con l'intenzione di ubriacarmi e cercare di non pensarlo. Però poi, ironia della sorte, l'ho incontrato proprio in quel bar."
"E poi?" mi incita curioso Lele.
"Io all'inizio ero molto arrabbiato, poi ci siamo baciati e abbiamo preso la camera in hotel. Mi ha spiegato che ha detto alla sua ex della nostra storia e che si è sentito giudicato ed ha ceduto a lei. Mi ha detto anche che mi ama!" sembro una ragazzina innamorata!

Andreas'pov

Torno a casa nella mia Fabriano! Apro la porta per trovare Marion, mia madre e i miei fratelli seduti a tavola con delle facce preoccupate.
"Ciao a tutti!" dico sorridente. Ciao Andre..." mi dice Marion con un filo di voce.
Noto subito che qualcosa non quadra, quindi mi siedo accanto a Daniel e chiedo cosa sia successo.
"Che è successo?"
Dopo un sospiro, Marion dice: "Sono incinta!"

•Stanza 302 ||•Andreas Müller E Alessio La Padula•||Where stories live. Discover now