Capitolo tredici

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Nel capitolo precedente: i Larry, finalmente, hanno fatto l'amore.

•••

"Fermo," mormora Harry, infastidito dalla sensazione di solletico che percepisce sulla spalla. Tira un braccio all'indietro e, alla cieca, cerca di allontanare quella presenza. Finisce per schiaffeggiare qualcosa di decisamente solido.

"Ow, che diamine," delle dita gli afferrano il polso, ed un respiro gli colpisce il collo, "Perché mi hai colpito?"

Ancora mezzo addormentato, Harry si limita a grugnire e a permettere a quelle mani di farlo sdraiare sulla schiena. Sono delle belle mani. Calde e gentili.

"Harry, svegliati, mi sto annoiando," polpastrelli gli tracciano delicatamente il contorno delle clavicole, "Accetterò persino le tue scuse per avermi maltrattato."

"Hngh."

"Lo prenderò come un 'sì Louis, sono enormemente dispiaciuto ed adesso mi sveglierò e ti intratterrò."

Harry cerca di non sorridere, le ossa ancora troppo pesanti dal sonno per avere la forza di muoversi.

"Un fatto inedito su di me: se lasciato senza supervisione, divento molto dispettoso. Sicuro di voler correre questo rischio, patatino?"

Harry nasconde il viso sul cuscino, in un tentativo di celare al ragazzo il suo sorriso.

"Okay allora, peggio per te. Poi non dire che non ti avevo avvertito." Il materasso si abbassa quando Louis scende dal letto per andare solo Dio sa dove, ed Harry non può fare a meno di aprire un occhio. Louis gli sta dando le spalle, e la sua pelle è colpita dalla luce mattutina. Fuori, la neve sta scendendo in grossi fiocchi e si sta impilando sul davanzale, morbida e magica. Nonostante ciò, il panorama più spettacolare rimane il sedere di Louis, avvolto nei boxer neri ed attillati di Harry.

Quando, all'improvviso, Louis si gira, Harry si affretta a richiudere l'occhio. La risatina di Louis gli fa capire di essere stato colto in flagrante.

"Cosa dovrei fare adesso? Sono così annoiato e solo e--" Louis, tutto d'un tratto, salta sul letto, spaventando Harry a tal punto da fargli emettere un gridolino, "--il mio fidanzato non vuole svegliarsi."

Fidanzato. E' piuttosto stupido come una sola parola riesca a far venire le vertigini ad Harry.

Un dito affonda dentro la sua fossetta, e delle cosce sode gli circondano i fianchi da sopra le lenzuola. Harry ha un improvviso flashback della notte del loro primo bacio, avvenuto proprio in questo letto. Il letto dove hanno fatto sesso la sera prima. Sesso anale. Harry vuole rifarlo. Possibilmente ogni giorno per il resto delle loro vite.

Segue un momento di silenzio. Non importa quanto Harry cerchi di drizzare le orecchie, tutto ciò che riesce a sentire è il leggero spiegazzarsi delle coperte causato da Louis, che si gira e si rigira per mettersi comodo.

"Harold Styles, piccolo sporco stalker!"

Dimenticando la farsa, Harry spalanca gli occhi. Louis lo sta fissando con sopracciglia inarcate e tra le mani tiene in ostaggio il cellulare del riccio.

"Cosa?" gracchia Harry, la voce ancora roca e lenta.

"Ed è sveglio."

Harry arrossisce, e preme il pollice nell'incavo del ginocchio di Louis.

"Non posso crederci che tu abbia una foto di noi due sul cellulare di cui non mi hai mai parlato. Mi sento tradito. Tradito e ricoperto di menzogne," dice Louis con tono drammatico, prima di lasciarsi cadere in avanti sul letto come un peso morto.

Want You More Than A || Larry Stylinson || Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora