6 - Qualsiasi cosa, tutto.

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Ma te lo ricordi il giorno in cui ci siamo conosciuti?
Dio, me lo ricordo come se fosse ieri, invece sono passati anni.

Avevo passato una brutta giornata, così la sera decisi di andare in un pub per distrarmi un po' e dimenticarmi per una sera di tutti i miei problemi.

Ero quasi tentata di rimanere a casa sotto le coperte a guardare un film, o leggere un libro, ma alla fine uscii.

Entrai nel pub meno affollato che trovai, non avevo mai amato troppa confusione, a stare in mezzo a troppe persone mi sentivo a disagio, ero una tipa solitaria.

Mi sedetti al bancone ordinando un drink qualsiasi, mentre sentii il barista che parlava con un uomo, dicendogli che tra poco sarebbe arrivato un ragazzo che avrebbe cantato sul palco alle mie spalle.

Io ne ero felice, un po' di musica mi avrebbe fatto solo che bene.

E poi arrivasti tu, con la tua chitarra e il tuo sorriso innocente, sussurrando un "Buonasera." e iniziasti a cantare.

Non avevo mai sentito una voce come la tua, non avevo mai visto occhi come i tuoi, non avevo mai desiderato una persona più di quanto desiderassi avere te un quel momento.

Non seppi spiegarmi l'effetto che mi facevi, non ti conoscevo, era la prima volta che ti vedevo.

Ma giuro che mi sembrava di conoscerti da una vita, mi sembrava di aver già visto quegli occhi e assaporato quelle labbra.

Mi sembrava di aver già sentito quella voce, di aver già accarezzato quei capelli.

Non me lo seppi spiegare, ma tu continuavi a tenere lo sguardo fisso su di me mentre cantavi e io lo tenevo fisso su di te.

Osservavo ogni tuo particolare, che sia il naso, la bocca, le orecchie, gli occhi.

Seguivo ogni tuo movimento, vedevo le tue dita scivolare sulla chitarra in un modo così elegante, e mi sembrava di aver già visto quei movimenti.

Tu mi guardavi negli occhi, e contuavi a cantare guardando me, solo me.

E giuro che in quel momento avrei voluto che tu fossi mio, anche solo per un istante.

Finito di cantare, scendesti dal palco e, come avevo sperato, mi raggiungesti al bancone.

Ordinasti un drink, senza guardarmi.
Continuavi a fissare il vuoto, senza mai girarti.

Poi ti girasti lentamente verso di me.

Ci guardammo negli occhi per pochi istanti  che sembravano interminabili.

Poi le nostre labbra si unirono, nel bacio più bello che avessi mai dato.

In quel bacio c'era tutto l'amore che non avevo dato mai, per paura di non farcela.
Paura di non essere abbastanza.

Ci staccammo, e tu mi sussurrasti dolcemente
"Ti stavo aspettando da tutta la vita."
Ed è stato in quel preciso istante che capii che tu non eri uno dei tanti, capii che tu eri l'unico.

L'unico con cui avrei imparato ad amare e ad essere amata.

Capii che tu, così com'eri, saresti stato l'unica cosa di cui avrei avuto bisogno.

Con te mi sentivo completa.

Dio, non ci eravamo mai conosciuti. O forse sì, in un'altra vita? In un sogno? Perché eravamo già così innamorati?

Certezze non ne ho, ma l'unica cosa che so è che quella sera è stato un caso che mi trovassi in quel pub.

È stato tutto un caso.

Vederti, sentirti cantare, baciarti, è stato un caso.

Ma è stato il caso che mi cambiò la vita.

Da quel giorno fu tutto diverso.

Ogni mattina mi svegliavo con te accanto, ed era il paradiso.

Giurasti che mi avresti amata sempre, qualsiasi cosa fosse successa.

Giurai che ti avrei amato sempre, e per sempre è stato e sarà.

Ti amo ancora amore mio, mi manchi infinitamente.

E per riavere sguardi, foto, lotte e notti insonni, darei qualunque cosa, qualsiasi cosa, tutto.

Rimani l'unico amore della mia vita.

Memories Of Us 《Lorenzo Fragola》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora