18: RICOMINCIARE

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Non credo che ti amerò per sempre,non posso e non voglio. Se ti amassi per sempre mi negherei troppe cose, troppe emozioni e io sono troppo gelosa delle mie emozioni, non vogliono che siano riservate solo ed esclusivamente a te, non voglio dipendere dalle tua felicità. Penso di aver dedicato troppo alla nostra ipotesi, sprecato troppe energie senza aver concluso nulla. Ho deciso di andare avanti, non so se ci riuscirò, non so se ce la farò perché dipenderà da me o da te. Ricomincio da me perché se è stato stupendo incontrarti,stravolgermi e perdermi, ritrovarmi sarà sublime. Non ti nego che vorrei che tu mi trattenessi, che lo facessi tu di tua spontanea volontà, vorrei sentire che mi tiri a te. La calamita che sentivo non fa più il suo effetto, ma io so per certo che noi un senso lo abbiamo, non so ancora quale, ma un senso ce lo abbiamo sempre avuto. Un senso lo abbiamo dalla prima volta che ho incrociato te sulle scale, dalla prima volta in cui gli occhi mi si sono illuminati, dalla prima parola che ho digitato pensando a te, dalla prima risposta che mi hai inviato e per altre mille cause che faccio bene a tacere. Io non so quanto tempo sia riservato a noi, se c'è o non c'è mai stato. Posso soltanto dirti che sei il simbolo di questi anni, quello più importante, quello che gli ha dato vita, li ha riempiti di passione, desiderio e, se tra anni dovessi parlarne, io parlerei di te, di quello che ho provato e che in parte provo ancora. Parlerei di quanto, alle volte, il destino ci dia le cose senza che noi ce ne accorgiamo, di come un solo incontro, una sola coincidenza possa cambiare il senso dei mesi seguenti, il significato attribuito alle canzoni. Racconterei di come, in poco tempo, il senso dei miei giorni sia cambiato. Direi questo perché non avrei altro da dire, altro da immaginare, perché so che in mente mi verresti solo tu. Racconterei di quel luogo, quello vicino casa tua, quello dove nei miei sogni ancora ti vedo, quello dove sento la tua essenza, quel luogo in cui mi sento vicina al tuo vivere. Parlerei di quel ragazzo che ho incrociato, per caso, in un giorno di ottobre sulle scale di scuola. Un ragazzo dagli occhi scuri, dalla pelle olivastra. Racconterei del tuo giubbotto verde acido, quello con la fodera interna gialla, di come si sposasse bene con la tua pelle. Racconterei che l'amore è soprattutto questo, stare in silenzio, dietro le quinte e beneficiare dei pochi attimi che si hanno a disposizione. Di come in pochi mesi si possano catturare attimi e crearne un album dei ricordi, di come alcuni dei tuoi giorni migliori siano stati i miei giorni peggiori.

Mi sono avvicinata al tuo vivere ho cercato di assorbirne una parte, per averti sempre con me, per parteciparvi anch'io. L'ho fatto di nascosto, nei tuoi attimi di distrazione e ti assicuro che lo rifarei altre mille volte.

Tirerei fuori un sasso del posto magico, lo stringerei tra le mani e rivivrei il film di questi anni. Sarai il nucleo; tutto ha girato intorno a te, le amicizie, gli amori nati quasi per dispetto a te, il mio sentirmi adolescente e poi improvvisamente donna, fiera, sorridente, malinconica, agitata, nervosa, lunatica. Lo farei anche se non siamo stati nulla, solo un incrocio di sguardi in un pomeriggio di fine marzo, perché quel noi in cui io ora tanto spero l'ho cresciuto, preservato ed amato solo io, con tutto l'amore che posso e alla fine ho scoperto che amare l'idea che avevo di te è stato molto più facile che amare te. Non smetterò presto di credere nel nostro nulla, so già che sarà una malattia che proverò a curare con vari caffè presi al "vostro bar", presi di corsa ma che per me e Flavia hanno rappresentato e rappresentano ancora ora un rituale.

Rimarrò tua finché il mio cuore resisterà nel provare l'amore che le spine di questo mondo, ogni giorno, gli infliggono. Sarò tua finché ogni volta che tu sarai a un passo da me tutto intorno tendera a spegnersi e rimarremo accesi solo noi.

Tutto mi porta a te #apochipassidanoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora