Problemi da ragazza

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TALIA'S POV

"E invitalo ad uscire, no?"

"Ma sei pazza Isla? Ci conosciamo da circa tre giorni e già gli devo chiedere di uscire? Dirà di sicuro di no, anche perché lui è su un altro livello rispetto a me."

"Queste paranoie non te le devi neanche fare Talia! Tu sei una ragazza fantastica e non c'è nessuno che si trovi ad un livello più alto del tuo." Mi sgrida Isla dandomi un buffetto sulla fronte.

Distolgo lo sguardo e alzo gli occhi al cielo, cercando in esso una risposta. Rafforzo la presa delle mie mani sull'erba e respiro profondamente, lasciandomi accarezzare dal dolce vento che perennemente soffia su queste verdi colline, chiudo gli occhi e immagino Drake davanti a me, che mi fissa col suo sguardo severo e nello stesso tempo mi sorride.

"Terra chiama Talia, terra chiama Talia. Sei fra di noi oppure ancora persa nel mondo dei sogni?" La voce di Isla mi "sveglia",  quindi mi volto per guardarla.

"Scusa, non stavo ascoltando. Dicevi?"

"Dicevo che se proprio non vuoi uscirci da sola perché non te la senti possiamo chiedergli se ha voglia di tornare da Duker's Sabato sera con me, te e Jordan; poi "casualmente" io mi sento male e Jordan mi riaccompagna a casa, così avete un po' di tempo per conoscervi in modo più intimo."

"Ma se poi non vado bene? Se faccio qualcosa di sbagliato e non gli piace? Se poi se ne torna a casa? E poi pensa, se si offre lui di riportarti a casa? Sarebbe un disastro!"

Isla sbuffa scocciata, probabilmente da tutti i problemi che mi faccio, distoglie lo sguardo e sembra pensare a qualcosa, forse un'alternativa. La fisso enigmatica cercando di capire cosa voglia fare, ma pochi secondi dopo lei si alza e mi si para davanti, sedendosi poi sulle mie gambe con un'espressione serissima. Come provo ad aprire bocca per chiederle cosa stesse facendo mi molla un ceffone ed esclama arrabbiata:

"Talia, prova solo un'altra volta a svalutarti così e a non credere in te stessa. Provaci, ti sfido, ma sappi che se ti azzardi a farlo da questo momento in poi non hai più una migliore amica; io ti voglio bene e ti aiuto finché posso, ma se non credi in te stessa non puoi fare niente, quindi nulla ha senso nel mondo. Se non provi nemmeno, come sai che non puoi riuscirci? Se credi di non poter saltare un muro senza prima provarci stai soltanto sbagliando! Drake ti piace? Bene, allora conoscilo meglio, esci con lui, vedi se avete cose in comune e se fra voi due può esserci una storia, poi chiedigli di essere la sua ragazza. Se dopo tutto questo ti dirà no fa lo stesso, la vita è lunga e piena di tantissime cose, non devono essere fatti del genere ad abbatterti così tanto. Quindi lo ripeto, ti sfido qui e ora a svalutarti un'altra volta senza prima provare! Cosa fai?"

Una lacrima mi scende scende rapidamente lungo la guancia destra, seguita da un'altra, poi un'altra ancora. Comincio a piangere fortissimo senza nemmeno accorgermene, mentre una grandissima tristezza e malinconia mi parte dal cuore e si dirama in tutto il corpo.

Non so di preciso cosa mi stia succedendo, ma mi sento debole in questo momento, quindi mi appoggio al petto di Isla e continuo a piangere silenziosa; lei si limita a mettermi le braccia dietro il collo e a stringermi in un forte abbraccio, mentre lascia che finisca il mio sfogo.

Dopo cinque minuti alzo la testa e con il dorso delle mani mi asciugo le lacrime, mentre la guardo intristita, invece lei seria sostiene il mio sguardo.

"No Isla, non mi svaluterò più." Dico con una sicurezza totale nonostante il pianto appena passato. "Mi hai fatto capire molte cose con quel discorso e sinceramente ti ringrazio, perché mi serviva un bello scossone. Mi butterò in questa storia con Drake e spero che vada tutto bene, in ogni caso ci proverò!"

Questa volta sono gli occhi di Isla che iniziano a diventare lucidi, mentre si vedono chiaramente le lacrime che scendono sulle sue guance.

"Talia... che magnifiche parole. Finalmente sono riuscita a toglierti dalla testa quella dannata idea che avevi, non sai quanto sia felice in questo momento. Dai, buttati in questa storia con Drake e vedrai che ce la farai, sappi che in ogni caso la tua migliore amica è qui." Conclude la frase con uno dei suoi dolci sorrisi.

"Ecco... ehm, a questo proposito volevo chiederti una cosa."

"Quell'uscita fra noi quattro di cui ti parlavo prima?"

"Beh... hai fatto centro. Volenterosa sì, ma purtroppo la mia infinita timidezza rimane, lo sai." Arrossisco.

"Ma tranquilla Talia, finché si tratta di così poco non c'è problema. Ora vieni, torniamo a casa che si sta facendo tardi."

Mi tende la mano e la afferro, alzandomi poi in piedi aiutata da lei; sempre per mano ci incamminiamo lungo le verdi colline per arrivare a casa.

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