Capitolo 7.

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Non riesco a vedere chi è, ma vedo che mi sta portando in una strada in cui non c'è via d'uscita.

Il ragazzo che mi stava trasportando mi posa, finalmente, e terra e quando sento quest'ultima sotto ai piedi, decido di aprire gli occhi.

Aprendoli trovo davanti a me un viso bellissimo, e i suoi occhi mi incantano, ma subito dopo ritorno alla realtà.
"Cameron che diavolo ti è preso? Hai idea di quanto cazzo mi hai fatto spaventare?" gli dico urlando.

Si avvicina a me e io indieteggio fino a che sono bloccata da un muro. Lui appoggia le sue mani accanto alla mia testa e mi guarda con uno sguardo arrabbiato.

"Era l'unico modo per parlarti: lascia stare Madison, e non farle più fare la figura di merda che le hai fatto fare prima." mi dice guardandomi negli occhi mentre il mio corpo è scosso da brividi. Ma che mi prende?
"Tranquillo che già da sè è una figura di merda.." dico spontaneamente.

Inizialmente fa finta di non sentirmi, poi sbuffa e avvicinandosi al mio viso dice "Io non sono venuto qui per sentire le tue lamentele verso la MIA ragazza, ma sono venuto qui per dirti di smetterla."

Le nostre labbra sono a pochi centimetri di distanza e il mio cuore batte all'impazzata. Sul suo volto si forma un sorriso malizioso e io, finalmente, torno alle realtà.

"Sei solo uno stupido che cerchi di difenderla anche se sai che è colpa sua." gli dico e mi allontano da lui tornando a casa.

Durante il tragitto non ho fatto altro che pensare a perché il mio cuore battesse così quando c'è lui davanti a me oppure perché avevo i brividi quando mi toccava.

Arrivata a casa trovo un biglietto di mamma con su scritto che avrebbe iniziato oggi il suo lavoro e quindi dovevo preparare da mangiare a Jane. Mangio un panino e cucino la pasta a mia sorella che tornerà a momenti.

Dopo aver mangiato il panino decido di vestirmi. Indosso un costume rosso, un pantaloncino con una maglia bianca a maniche corte e le mie converse rosse.

Decido di struccarmi e di truccarmi solo con un po' di matita, poi preparo la borsa in cui metto la protezione, il cellulare e le cuffie.
Scendo al piano di sotto e trovo Jane che sta mangiando e si complimenta con me.

"Dove vai?" mi dice.
"In spiaggia con un amico." le rispondo scocciata.
"Non è che, ehm, potrei venire con te finché non arrivo al parco? Devo fermarmi lì."
All'inizio vorrei dirle 'no, devo restare in pace', ma non posso lasciarla da sola quindi le dico di si.

Aspetto che Jane si veste e, intanto, chiamo Dan.
"Pronto, Dan? Sono Leigh." gli dico.
"Oh ciao Leigh!"
"Dove ci incontriamo Dan?"
"incontriamoci fuori casa mia, ti aspetto lì."
"È un problema se viene anche mia sorella finché non arriviamo al parco?" gli dico insicura.
"No problem, vi aspetto." mi dice. Lo saluto e stacco la chiamata.

Jane è finalmente pronta e iniziamo a camminare dirette alla casa di Dan.

Eyes full of you. [#Wattys2016]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora