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Sono in biancheria intima davanti all'armadio, in preda al panico più totale perché non ho la benché minima idea di cosa mettere stasera per vedermi con Jason.
Alla fine prendo pace e opto per un paio di jeans e un maglioncino leggero. Mi trucco, infilo le scarpe, saluto i miei genitori e mi avvio verso l' "ignoto".

A differenza dell'altra volta non sono agitata, anzi, mi sento bene al pensiero di rivedere Jason.
Ho intenzione di fargli lo stesso discorsetto che mi sono preparata qualche giorno fa.

Ci incontriamo nello stesso posto. Lui é già lì che mi aspetta nella sua macchina. "Buonasera Caroline" "Ciao Jason"... A momenti non mi dà nemmeno il tempo di sedermi, che mi si fionda addosso e inizia baciarmi. Non c'è niente di sentimentale in questo bacio: é passionale, per non dire animalesco!

"Se non mi sbaglio, sei in debito" mi sussurra con voce roca. Io annuisco e lui si stacca da me, abbassa la zip dei pantaloni, prende la mia mano e la guida sui suoi boxer. Lo guardo fisso negli occhi, come a chiedere conferma, e in maniera molto lenta, mi inizio a insinuare al di sotto dell'elastico. Muovo la mano su e giù e sento la sua erezione crescere fino a quando si avvicina con la faccia alla mia e mi dice "Prendilo in bocca". Eseguo l'ordine, ma é una sensazione strana: é la seconda volta che pratico del sesso orale, all'incirca so come si fa in teoria e credo che gli stia piacendo perché mugola, fin quando non sento la mia bocca inondata da un liquido caldo e, sorpresa, apro lo sportello e sputo tutto per terra.

Quando mi rendo conto di quello che é appena successo, mi vergogno tantissimo. Ora é buio, per cui non si vede la mia faccia, che sicuramente é rossa come un peperone per l'imbarazzo.

L'unica cosa che riesco a dire é "Mi dispiace... Scusa" "E di cosa? In realtà dovrei ringraziarti... Devi stare tranquilla, per essere alle prime volte sei molto brava: in genere le altre ci mettono almeno venti minuti per farmi venire con un pompino... Tu ce ne hai messo la metà... Ma perché sei a disagio?".
Non riesco nemmeno a guardarlo negli occhi. Dio che idiota. "No, é che mi sento tanto imbranata per... questo" gli rispondo indicando la portiera ancora aperta.

"Devi stare calma... Ti ho presa alla sprovvista, ma pensavo avessi capito che c'ero quasi dai suoni che emettevo! Fumiamoci una sigaretta e rilassiamoci un po' " mi dice sorridendo, porgendomi l'accendino.

Iniziamo a chiacchierare ed effettivamente mi calmo. Poi, di punto in bianco, dico "Non voglio niente di serio con te... Voglio solo divertirmi" "Sono d'accordo" e cala il silenzio.

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Ciao fanciulliii... Eccoci ad un altro aggiornamento! Fatemi sapere quello che ne pensate attraverso commenti e stelline!
Al prossimo capitolo... Ciao belliiii :-*

My own revolutionWhere stories live. Discover now