Minaccia in vista

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Il capitano Irving stava dormendo un sonno agitato. Ogni tanto qualche lamento usciva dalla sua bocca. La cameriera che era stata messa al suo fianco aveva un bel da fare a cambiare in continuazione le bende strizzate d'acqua e a stenderle bene sulla fronte per alleggerire il calore dovuto alla febbre e donargli un po' di sollievo momentaneo.

Da quando era arrivato a Pemberley la malattia era scoppiata in tutta la sua gravità. Il dottore accorso al suo capezzale aveva diagnosticato senza ombra di dubbio: "Polmonite".  A quelle tremende parole il signor Darcy aveva pregato il dottore di non farne parola con la moglie per non allarmarla inutilmente. Anche perché sapeva che una notizia in possesso di Elizabeth sarebbe finita inevitabilmente a conoscenza di Giorgiana.

Così era stato deciso di trattare il malato grave con l'ultimo ritrovato della medicina: una tintura apposita di erbe officinali che avrebbero calmato la tosse e alleggerito dal catarro le vie respiratorie. Inoltre fu mandato un messo al reggimento, accampato a poche miglia di distanza, per informare della situazione i superiori; fu deciso che il capitano si sarebbe fermato a Pemberley fintantoché le condizioni di salute non avessero segnato un netto miglioramento.

Così trascorsero il venerdì e il sabato: con il giovane William impiegato a tenere il destro al signor Darcy nella conversazione e nelle cavalcate. Con l'infermiera costantemente incollata al letto del capitano Irving che non accennava a migliorare e la cui convalescenza si sarebbe protratta presumibilmente a lungo. 

Per Giorgiana, invece, quei giorni furono segnati dalla solita routine: si rifugiava nelle sue letture oppure era china sul pianoforte. Quanto a Elizabeth, aspettava con trepidazione le lettere delle sue sorelle in risposta agli interrogativi allarmanti che aveva posto loro. Ogni tanto andava a fare visita al malato, più per prammatica che per buon cuore. Non riusciva a provare simpatia, infatti, per quell'uomo; gli ricordava troppo suo cognato.

Un pomeriggio, nel mentre che Elizabeth si stava recando da lui, incrociò Giorgiana che stava attraversando il corridoio diretta nella sua camera da letto. Le due donne avevano iniziato a parlarsi quando dalla stanza del capitano udirono provenire un grido. Forse il capitano stava sognando qualcosa di spaventoso pensò la ragazza, che confidò subito i suoi timori alla assennata cognata. Infatti sapeva che quella era la stanza dell'uomo d'armi ospitato, anche se non aveva mai avuto il coraggio di affacciarvisi dentro. Elizabeth decise di non tergiversare e di entrare immediatamente nella stanza per informarsi sulle condizioni di salute del malato. Giorgiana stava dietro alla cognata, incerta se seguirla o meno. Elizabeth insisteva perché entrasse, così almeno l'avrebbe visto. Ma l'eccessiva timidezza di Giorgiana, nonché il suo contegno impacciato, fecero sì che la ragazza preferisse rimanere in corridoio.

"Non oserei mettere la testa dentro nemmeno per mille ghinee!" rispose con profonda convinzione Giorgiana. Davanti ad una simile cocciutaggine, degna di suo fratello pensò Lizzie, non le rimaneva altro da fare che capitolare.

A malincuore entrò da sola, pur lasciando debitamente spalancata la porta della camera, sapendo che Giorgiana si trovava ancora in corridoio. Colta alla sprovvista, nella ragazza prevalse la curiosità di sbirciare per un momento dentro la stanza. Riuscì a intravvedere solo un letto a baldacchino dal quale spuntava fuori una cascata di riccioli scuri, e a sentire deliri e sospiri che si alzavano da quel letto. Poiché quella vista e quei rumori la imbarazzarono alquanto, sebbene nell'insieme si trattasse di una vista casta e mitigata, Giorgiana si voltò e tornò rapidamente sui suoi passi, raggiungendo le sue stanze prima ancora che Elizabeth facesse capolino da lei, una volta uscita dalla camera del capitano Irving. 

Intanto però gli occhi avevano visto quello che c'era da vedere. E non c'è seduzione più grande al mondo che intravedere qualcosa che si sarebbe potuto scorgere meglio.

Prudence and PrestigeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora