Parte uno

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Ryland sapeva che i suoi sentimenti erano completamente sbagliati. Ma non poteva fare a meno di osservare sempre più frequentemente, suo fratello Rocky di nascosto. Quei suoi capelli lunghi che adorava quando racchiudeva in uno chignon disordinato, il suo viso da uomo maturo e quel suo fisico magnetico.

"Sono solo un ragazzino in piena tempesta ormonale, tutto qui."

Era la solita frase che il più piccolo dei fratelli Lynch si ripeteva nella mente, ogni volta che il suo sguardo indugiava troppo su Rocky.

E Ry ora si trova sul suo letto, con le Bit ben piantate sopra le orecchie ad ascoltare il suo pezzo "Fall back in love". Ma lui non era innamorato, pensava, semplicemente trovava normale che il suo sguardo si soffermasse più del dovuto sul fratello maggiore...no? Tra fratelli non ci si scambia sguardi troppo lunghi per essere definiti fraterni?

Ryland sa che le sue sono solamente tutte scusa, e si ritrova a dover ammettere alla sua coscienza di essersi preso una cotta per uno dei suoi fratelli maggiori.

Ma se avesse guardato Delly come guarda Rocky, forse, non sarebbe risultato più normale?

Assolutamente no, la bionda rimane comunque sua sorella. Ma anche Rocky è suo fratello. Ed è un ragazzo.

Con la testa nella più totale confusione, Ry alza di qualche decimo il volume della musica fino a sentire il cuore pulsargli nelle orecchie. Sa che non fa bene ascoltare la musica così ad alto volume, ma trova che sia l'unico modo per svuotare la mente da tutti quei pensieri contorti.

Ed è con la musica sparata a palla nei timpani che non sente bussare alla porta della sua camera d'Hotel.

Con le dita picchietta ritmicamente sul materasso, quando qualcuno lo fa sobbalzare posandogli una mano sulla spalla.

Ed è con il battito del cuore leggermente accelerato che si ritrova sua fratello Rocky seduto accanto a se sul materasso, che lo guarda con un cipiglio curioso.

Con il respiro leggermente affannato si sfila le cuffie, spegnendo la riproduzione del suo cellulare e rivolgendo un cenno del capo al più grande:

"Ehi."

Rocky lo guarda un attimo e sorride subito dopo, scompigliandogli i capelli in un gesto che per il primo è di sicuro solamente affettuoso e fraterno, ma che al più piccolo accelera i battiti del cuore di qualche secondo:

"Hai bisogno di qualcosa?" Gli domanda Ryland, cercando di regolarizzare il suo respiro e di mantenere la calma:

"Sei stato rintanato qui nella tua camera tutto il giorno, non ti sei fatto vedere per niente. Sono venuto a vedere se andava tutto bene."

Il più piccolo annuì distrattamente, non riuscendo a sostenere lo sguardo fin troppo dolce del fratello.

Sente quest'ultimo sospirare fino quado il più grande non gli posa una mano sulla guancia, che immediatamente prende a scottare, sotto quel tocco:

"Quando hai voglia di spiegarmi cosa ti passa per la testa fammi un fischio."

E con quella frase, conclusa in un modo fin troppo freddo per Ryland, Rocky abbandona la sua stanza, lasciando nel petto del più piccolo un vuoto che da giorni lo divora sempre di più.

Non riesce a capire cosa gli stia succedendo. Si ritrova spesso a immaginare come sarebbe dormire tra le braccia del più grande, come sarebbe premere le sue labbra contro quelle del fratello...

Quel desiderio malsano lo perseguita da troppo tempo ormai, ma Ry ha paura di confessare tutto quello che prova al maggiore, con la paura che quest'ultimo non capirebbe la situazione e andrebbe a spifferarlo subito ai suoi genitori, ai fratelli e a chissà chi altro.

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⏰ Last updated: Mar 28, 2016 ⏰

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