Untitled

17 4 1
                                    

"Everybody's screaming
I Try to make a sound
But no one hears me
i'm slipping off the edge
i'm hanging by a thread
i wanna start this over again"


25/12/2016 03:24

"Senza Titolo"
Ero distesa a letto, le cuffiette nelle orecchie, Ritmi mi sconbussolavano la mente rendendomela più leggera, Grida urla, parole incomprensibili, ma dette con una certa Forza, dette al posto di un gemito di dolore, al posto di un pianto. Urla di frustrazione.
Eranl esattamente le 03:24 del mattino e io ero ancora con lo sguardo puntato verso il soffitto, a pensare e Pensare. Pensare come andrá a finire, se andrá tutto bene, se mai ci sará un lieto fine per noi, come quello delle fiabe. O se tutto si sgretolerá in piccoli pezzi, lasciando solo macerie e polvere nell'aria. Se sará tutto veloce e indolore oppure ogni singolo secondo andrá a pesare sul nostro cuore e a soffocare i nostri polmoni.
L'aria gelida mi solleticò i piedi facendomi ricordare che lasciai la finestra socchiusa mentre fuori c'era il diluvio universale. Mi alzai buttando sul letto lo smartphone con gli auricolari attacati e mi diressi verso la fine della mia piccola stanza, dove era situata la finestra. Guardai attraverso il vetro, La luce fioca dei lampioni illuminava a malapena il vialetto sotto casa dove le macchine erano parcheggiate una dopo l'altra, le goccie d'acqua che colpivano il cruscotto producevano un rumore continuo e irregolare.
Un'altro colpo di vento mi colpì il viso scompigliandomi i capelli e mandandomeli negli occhi, li scostai e mi bloccai alla vista del cielo immenso davanti a me. Con la mano destra spalancai ulteriormente la finestra.
Mi porsi sempre più fuori fino a far uscire la testa dalla finestra poggiandomi e sorregendomi con le mani. Le piccole goccie andarono ad accarezzare il mio viso. Annusai l'aria. Mi si andò a formare un groppo in gola. Un peso si faceva sempre più presente nel mio cuore.
Piccole lacrime sgorgando dai miei occhi gonfi e rossi accompagnando i miei singhiozzi soffocati e il tickettio continuo della pioggia sull'asfalto.
L'Aria Odora di Libertá.
Di Nostalgia.
Volevo scappare, dimenticarmi tutto e andarmene via da questa casa, questa cittá, questo paese e andarmene il più lontano possibile da loro.
Mi allontanai dalla finestra e cacciando la mano nella tasca della mia felpa trovai quella cosa.
Mi misi a gambe inconrociate sul letto e alzai la manica del braccio destro svelando la parte intatta della mia pelle.
"Non posso..." Un primo singhiozzo scappò dalle mie labbra.
Con colpo deciso posai la lama fredda sulla mia pelle e lo trascinai per tutta la larghezza del mio polso. Mi morsi il labbro per il dolore e Nonostante la mia vista fosse offuscata riuscì a vedere le gocce scure del mio sangue andare a macchiare la felpa e le lenzuola.
"non posso scappare..." dissi tra i singhiozzi e le lacrime che andavano a bagnare le guancie per poi andare ad unirsi col sangue. Con Il petto che esplodeva chiusi gli occhi e mi lasciai cullare dal rumore della pioggia.
Mi piaceva il rumore.
Era l'unica cosa che non mi faceva pensare.

HEILÁ, questa è la mia prima storia su wattpad, ed è anche la prima volta che scrivo storie in generale. Spero vi piaccia e se è così di lasciare stelline e dei commenti. Ciaoo *****

Du hast das Ende der veröffentlichten Teile erreicht.

⏰ Letzte Aktualisierung: Feb 28, 2016 ⏰

Füge diese Geschichte zu deiner Bibliothek hinzu, um über neue Kapitel informiert zu werden!

I Am SorryWo Geschichten leben. Entdecke jetzt