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Ci allontanammo presto dalla piazza,per trascorrere del tempo insieme, in un posto maggiormente appartato.
Mi colpì la sua determinazione, la sicurezza e la tenerezza con cui mi teneva la mano, stringendola forte. Mi teneva tra le sue braccia, ed io non desideravo altro.
Non esisteva nessuno al di fuori di lui, al di fuori del piccolo mondo destinato soltanto al nostro tempo. Nessuno mai si era comportato in questo modo con me,non avevo parole, rimasi sbigottita.
"Come va? Ti è piaciuto il tuo primo bacio?" mi chiese lui, compiaciuto, con il sorriso stampato sulle labbra. Non sapevo cosa rispondere, mi sarebbe piaciuto risultare più preparata,ma non dipendeva da me quell' oscillazione che mi turbò nettamente. Non dissi una parola,mi limitai a rispondere a stento, dopo un pò di tempo,un "si" striminzito.
Ovviamente lui non mi conosceva, non aveva idea di cosa potesse passarmi per la mente in quel momento. Ciò che mi piaceva erano i suoi occhi, che non cambiavano direzione,mi guardavano attentamente,come se stessero scrutando un capolavoro.
Potrebbe sembrare alquanto strano, ma mi sentivo speciale, era in grado di smorzare la tensione facilmente, con uno di quei sorrisi ammaliatori.

Lo abbracciavo continuamente, lo baciavo appassionatamente, pur non avendo mai baciato nessuno oltre lui.
"Sei bella" mi ripeteva più volte, mi baciava tutta, e poi sentivo le sue mani sul mio corpo, che sembravano conoscerlo da tutta una vita. Mi sentivo a mio agio,seppure fossi terrorizzata e disorientata. Con me non c'era nessuno, soltanto lui, il quale non era altro che un estraneo, un perfetto sconosciuto in grado di rendermi felice, di attrarmi fisicamente e mentalmente. Mi sentivo tutta sua.
"Quanto sei bello" gli ripetevo io a mia volta, sorpresa dal detto desiderio nei miei confronti; mi desiderava ed era palese, i suoi occhi comunicavano con i miei, si comprendevano, senza fraintendimenti. Loro si che si erano già persi, vagavano gli uni negli altri, in cerca di amore.
Ci recammo in un posto più tranquillo, ne esplorammo tanti. Alla fine ci sedemmo,lasciandoci trasportare dalla passione e dai dolci sospiri. Avevo voglia di lui, letteralmente. Il suo corpo era una calamita, non mi ci staccavo facilmente. Aveva un sapore strano, di tabacco, o forse era erba. Non so di cosa sapesse, ma mi piaceva sul serio, nel complesso.
Mi chiese dunque di stendermi su di lui, per baciarci. Mi tentava, ed io stavo quasi per cedere..ma purtroppo questo momento eccezionale per me finì troppo presto: una chiamata ruppe l'equilibrio.

A Big Love On AugustWhere stories live. Discover now