Capitolo 1.

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- Ma non starà in camera mia vero? - Chiesi cercando di attirare l'attenzione di mia madre che correva avanti e indietro sistemando casa.
- Ovviamente no Alessio. Starà in camera di Nando! -
- Ma perché deve venire da noi - Sbuffai mentre mia madre spolverava addirrittura le foglie della pianta che viveva tranquillamente da 10 anni vicino all'ingresso, tutto solo per l'arrivo di questa cugina a me quasi sconosciuta.
- Perché i tuoi zii si trasferiscono a Vienna, lo sai, e lei non può semplicemente lasciare tutto e andare con loro, e sicuramente non può vivere da sola quando ha appena 17 anni! È solo per un anno comunque...poi lei si trasferirà a Londra per l'università - Mi guardò con aria di rimprovero prima di tornare alle sue faccende.
Sospirai ormai sconsolato e alla fine annuii prima di chiamare Gennaro e dirgli di venire al parco.
Mi sistemai sulla solita panchina e il mio migliore amico come al solito era in ritardo!
Scossi la testa arrabbiato guardando nella direzione dalla quale sarebbe dovuto arrivare e quando finalmente riuscii a scorgere la testa bionda mi alzai.

- Oh Ale ciao! - Genn sorrise ma io non ricambia il saluto amichevole.
- Sei arrabbiato?- Mi mise una mano sulla spalla e io annuii leggermente.
- Mamma mi ha detto che una mia cugina si trasferirà da noi...E niente mi ha solo dato fastidio che abbia deciso di annunciarlo oggi! -
- Sul serio? -
Iniziammo a camminare per le strade miti di Somma Vesuviana in cerca di qualche bar aperto.
- Mh si chiama Serena... L'ho conosciuta quando avevamo 6 anni per un matrimonio ma non ricordo nemmeno che colore di capelli abbia -
- L'hai vista solo una volta?-
- L'hanno adottata quando aveva 4 anni e poi si sono traferiti a Milano. Quindi sì, l'ho incontrata solo una volta. -
- E per quanto tempo dovrà restare da te?- chiede prima di indicarmi un bar all'angolo della strada.

- I miei zii si devono trasferire per lavoro e lei non ha ancora 18 anni, quindi rimarra da noi per un anno circa e poi se ne andrà direttamente all'università credo. - feci spallucce abbastanza indifferente al futuro della ragazza, prima di ordinare un caffè.
- Dai magari è sexy!- Gennaro sorrise versando i soliti tre cucchiaini di zucchero nel suo caffè.
- La smetti? - alzai gli occhi al cielo trattenendo una risata.
- Hey non è nemmeno tua cugina biologica! Puoi farci un pensierino. -
- Ew è comunque mia cugina!- risi, finendo il caffè.
- Allora potrei provarci io - si sistemò i capelli che ormai gli arrivavano quasi al naso.
- Gennaro sei fidanzato -
Già. Gennaro Raia. Lo "spirito libero" di Somma Vesuviana era entrato in una relazione stabile.
Ancora non avevamo capito come fosse possibile eppure stava con Eleonora da più di 6 mesi ormai.
- Alè calmati, sto scherzando! - alzò gli occhi al cielo sorridendo e io sospirai.
- Ma verrà a scuola con noi? -
- No ha già finito la scuola -
- Ma non era più piccola?-
- Sii ma è una specie di genio? Non lo so Genn, però ha già finito il liceo -
- Questa ragazza è già troppo complicata non mi piace! - si accese una sigaretta prima di tirare fuori il cellulare.

- Antonio ci ha invitati a casa sua stasera...andiamo? - Mormorò continuando a guardare lo schermo illuminato.
- La cugina arriva stasera - gli ricordai mettendo le mani in tasca.
- Festa a casa tua allora! Così conosceremo la cugina, si spera, sexy! -
- Ma la finisci? - Scoppiamo a ridere entrambi finchè Genn non venne chiamato dalla sorella e fu costretto a tornare a casa.


Salutai il mio migliore amico e inizia a strascicare i piedi fino casa.
Mi fermai un istante davanti al portone sentendo voci ignote provenire dal mio salone.
Confuso, aprii velocemente la porta per vedere una ragazza in piedi di fronte al divano, circondata da valigie e buste.
Aveva un cappellino di lana nero così come il resto del suo abbigliamento e sorrideva leggermente a mia madre che le faceva 500 domande al secondo, a cui lei nemmeno tentava di rispondere.
Non appena mi avvicinai però, lei si girò e io per un istante dimenticai come respirare correttamente.
Aveva due grandi occhi blu scuro tendente al grigio, che risaltavano ancora di più sulla sua pelle lattea, i capelli erano mossi, castani e corti, le arrivavano a stento alle spalle e infine aveva un piercing al labbro inferiore.

-Oh ecco mio figlio che ovviamente è in ritardo! Su su vieni qui! - Mia madre mi trascinò accanto a sè azzerando la distanza che avevo cercato di mantenere tra me e la ragazza.
- Lui è Alessio - notando che non riuscivo a spiccicare parola, mamma fece il lavoro per me.
- Serena -
Deglutii non riuscendo a parlare mentre lei mi stringeva la mano, scrutandomi con gli occhi quasi scintillanti.
- Probabilmente non te lo ricorderai, ma vi siete già incontrati una volta! Al matrimonio di zia Annalisa! Ci siamo... -
- 23 giugno 2002 - Serena interruppe mia madre facendole spalancare gli occhi.
Anch'io la guardai sorpreso ma lei ignorò le nostre reazioni e semplicemente fece spallucce prima di abbassarsi a prendere la sua borsa.
- Posso vedere la mia camera? -
- Sì...Alessio accompagnala tu...- mormorò mamma ancora stupita.
- Vieni - sussurrai guidandola al piano di sopra.
- Quella è la mia camera, quella accanto è la tua...se ti serve qualcosa chiedi pure -
- Grazie - annuì accennando un sorriso e si chiuse la porta alle spalle.
Feci anch'io lo stesso buttandomi sul letto e prendendo il cellulare che aveva appena vibrato.

Da: Genn "Allora? Com'è la misteriosa cugina?"
A: Genn "Non lo so"
Da: Genn "Che significa non lo so?"

Lo immaginavo sbuffare davanti al suo cellulare, non sopporta le mie mezze risposte.

A: Genn "Non ci ho parlato chissà quanto "
Da: Genn "Almeno è carina?"

Iniziai a scrivere un messaggio profondo sull'importanza della fedeltà in una coppia ma cancellai velocemente il tutto, sostituendolo con sole due parole:

A: Genn "È bellissima"
Da: Genn "ovviamente. Non è una tua parente."
A: Genn "hahaha simpatico."

Alzai gli occhi al cielo spegnendo il cellulare e girandomi su un fianco per poterlo posare delicatamente sul comodino, senza lanciarlo per sbaglio e distruggerne lo schermo come la settimana precendente.
In quell'istante però sentii la doccia del bagno nella camera affianco aprirsi e immediatamente la mia immaginazione andò in posti in cui non avrebbe dovuto andare. Mi misi le mani tra i capelli come per aiutare il mio cervello ad accantonare quei pensieri.
Non posso provare attrazione verso mia cugina.
Non posso. È una bella ragazza...questo bisogna ammetterlo...
ma è pur sempre mia cugina!


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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 21, 2016 ⏰

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L'amore non esiste || Genn ButchDove le storie prendono vita. Scoprilo ora