I. Runaway

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La scuola era ormai sotto assedio: i cancelli erano spalancati e, senza alcuna resistenza, introducevano una quantità di mangiamorte spaventosa. Essi al loro passaggio distruggevano qualsiasi cosa: dai muri ai libri di testo degli allievi. Gli studenti dal terzo anno in su ed i professori erano impegnati a fermare l'avanzata dei mangiamorte che, sghignazzanti, combattevano per ordine di Voldemort.

Gli studenti del primo ed il secondo anno erano i più spaventati; non conoscendo la maggior parte degli incantesimi di difesa tremavano e balbettavano terrorizzati. Essendo i soggetti più facili da uccidere e da catturare, la McGranitt aveva incaricato Ginny Weasley e Neville Paciock di proteggerli. I due ragazzi avevano radunato gli studenti in un salone del castello e ne stavano difendendo l'entrata con il massimo impegno. I loro volti erano affaticati e coperti di polvere, la quale si infrangeva sulle loro teste a causa delle crepe che infestavano il soffitto.

"Expelliarmus!" gridò Ginny, un mangiamorte che aveva puntato Neville venne disarmato. Il ragazzo, accortosi del gesto di Ginny, schiantò subito il mangiamorte rivolgendole poi uno sguardo di ringraziamento a cui lei rispose con un dolce sorriso.

***

Nel frattempo Harry era sceso dalla torre di Astronomia, il viso provato e shockato da ciò che aveva appena visto: Silente, l'amato preside di Hogwarts, era stato ucciso da Piton.

Harry aveva sempre temuto che il professore di pozioni fosse una spia del famigerato Voldemort ma Hermione gli aveva sempre ripetuto di non avere prove per accusarlo di un crimine così grave. Harry però adesso la prova l'aveva ma era troppo tardi per agire. Un sentimento di rabbia invase il suo corpo facendolo iniziare a correre e urlare incantesimi a tutti i mangiamorte che, invano, cercavano di sbarrargli la strada.

Voleva vendetta, voleva uccidere il professor Piton. Gli aveva portato via un amico, una persona di cui fidarsi, con cui sentirsi al sicuro e protetto. Svoltando l'angolo attraversò il portone della Sala Grande dove Hermione e Ron combattevano contro due mangiamorte coraggiosamente.

Hermione stava avendo la meglio sulla mangiamorte dai capelli nero lucidi. Schivava gli incantesimi e si proteggeva brillantemente; Harry la sentì nominare anche un incantesimo mai sentito prima che fece ruotare la donna su se stessa dando il tempo ad Hermine di schiantarla. Sicuramente aveva letto di quell'incantesimo su uno dei tomi polverosi che prendeva dalla biblioteca.

 Ora capiva: aveva sempre preso in giro Hermione per la sua sete di conoscenza ma ora che stavano combattendo se ne pentiva, avrebbe dovuto imitare Hermione. Forse se l'avesse fatto avrebbe imparato un incantesimo in grado di salvare Silente.

Ron invece stava avendo la peggio, era scoordinato nei movimenti a causa del suo fisico alto e leggermente massiccio, che gli impediva di schivare gli incantesimi e le maledizioni del mangiamorte che, al contrario, era piccolo e molto agile. Harry non ci pensò due volte: puntò la bacchetta sul piccolo mago. "Pietrificus totalus" urlò. Ron, sorpreso di vedere il mago pietrificato di fronte a se, si girò verso Harry facendogli un sorriso . Harry raggiunse i suoi amici, prese le loro mani tra le sue e li trascinò via dalla Sala Grande.

"Devo parlarvi" disse con l'affanno mentre correvano in cerca di un posto privo di mangiamorte. Sulla loro strada ne trovarono circa cinque che finirono schiantati oppure pietrificati. Harry spalancò la porta del bagno di Mirtilla Malcontenta, l'unica stanza del castello a non essere stata invasa,( probabilmente perchè conosciuta da pochi) e, con un incantesimo, bloccò la porta.

"Cosa devi dirci Harry? Perchè non siamo lì fuori a combattere?" domandò Hermione leggermente alterata e con l'affanno.

"Ero nella torre di Astronomia e stavo parlando con Silente quando sono entrati." cominciò a raccontare sospirando.

Prisoner |Dramione #Wattys2016Where stories live. Discover now