Ciclo Vitale

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La prima cosa che noterai, probabilmente non ti inquieterà troppo. Sarà solo l'ennesima crepa nel muro o ammaccatura nel gesso alla quale non avevi prestato attenzione prima. Se sei un buon osservatore avresti potuto notarle così come non avresti potuto. Solitamente, quando ne sei terrorizzato, è troppo tardi. I tuoi "muri" saranno coperti di piccole ammaccature, come una casa in rovina. Si muoveranno come insetti, incredibilmente veloci, contorcendosi e schizzando tra di loro e tu potrai non pensare immediatamente all'esatta parola, ma comprenderai subito la tua realtà: infetto. E sicuramente poco dopo, la parola "colonizzato" sarà vicina. Il concetto è il seguente: esistono in generazioni alterne. La prima vive nelle tue mura, vedendola, sei testimone dei loro spasmi di morte. Se ne andranno presto. Essi muoiono dopo la riproduzione. E un giorno, ti sveglierai e non ti sentirai semplicemente bene. Non sarai esattamente malato... starai solo poco bene. Nervoso e suscettibile, come se ci fosse qualcosa dentro te stesso che non va bene. Pochi giorni dopo realizzerai che vi è qualcosa dentro te stesso che brulica. Nonostante tutto, i dottori non ti crederanno. T'abituerai alla parola "psicosomatico", ma insisterai nel dire che loro sono nel torto, prima gentilmente, poi in maniera sempre più brusca, finché non urlerai loro in faccia che ti senti come se ti stessero mangiando vivo. Non ti ascolteranno. Forse a casa, forse all'ospedale, comincerai a sentirti come in letargo. Quando proverai a muoverti, sarai lento, impacciato. Poche ore dopo, capirai che non è la stanchezza... Sarai paralizzato. Potrai provare a cercare aiuto, ma non avrà senso. Rilasceranno le loro neurotossine all'improvviso ed all'unisono. Anche se riuscirai a trovare qualcuno che ti aiuti, nessuno ti capirebbe. Sarà meglio tu chiuda gli occhi, poiché in quel preciso istante, scaveranno attraverso a tua pelle ed usciranno.

CREEPYPASTADove le storie prendono vita. Scoprilo ora